Dati positivi sull’export di vino di Spagna e Italia

Dati positivi sull’export di vino di Spagna e Italia

L’Osservatorio Spagnolo del Mercato del Vino (OeMv), in collaborazione con l’Organizzazione Interprofessionale del Vino di Spagna (OIVE), ha pubblicato una serie di relazioni che analizzano, su base individuale, l’andamento delle esportazioni di vino nel primo semestre del 2022 di Spagna e Italia, che, insieme a Francia, Cile, Australia, Sudafrica, Germania, Portogallo, Stati Uniti e Nuova Zelanda, fanno parte dei dieci principali fornitori mondiali di vino.

La Spagna ha registrato il suo primo miglior semestre della serie storica in termini di valore, fatturando 1.435 milioni di euro, con un aumento del +4%. Nel primo semestre del 2022, sono stati esportati 1021,7 milioni di litri (-11%), per un valore di 1435,3 milioni di euro (+4%), che presuppone 28,7 milioni di litri in più e 166,3 milioni di euro in più. Si tratta del miglior primo semestre registrato in termini di valore, ma non in termini di volume. In un contesto di inflazione globale, la Spagna ha registrato un aumento generalizzato dei prezzi medi.

L’Italia ha esportato soltanto lo 0,8% in più di vino nel primo semestre del 2022, fino ai 1043,4 milioni di litri. Tuttavia, ha fatturato il 14% in più, raggiungendo i 3766,5 milioni di euro, con un aumento del prezzo medio del 13%, ai 3,61 €/litro. In un periodo di forte inflazione globale, il volume di mercato del vino italiano è stagnante (i buoni dati di gennaio e febbraio prevengono il calo semestrale), anche se il fatturato è ancora alle stelle. L’Italia ha chiuso il semestre come primo esportatore mondiale di vino in volume, ma è ancora lontano dalla Francia in termini di valore. Tutti i vini salgono di prezzo, raggiungendo la doppia cifra. Lo spumante è l’unico che cresce in volume, ed è quello che più aumenta in fatturato.

Fonte: www.diariodegastronomia.com

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BUY WINE 2023 – Incontri B2B con produttori della Toscana

BUY WINE 2023 – Incontri B2B con produttori della Toscana

Dopo il successo delle dodici edizioni precedenti, torna BUY WINE, l’evento dedicato alla produzione di vino della regione Toscana, che si svolgerà a Firenze (Fortezza da Basso), nei giorni 10 e 11 (B2B meetings) e 12(Wine tour opzionale) di febbraio 2023. 

Durante questi tre giorni, i buyer e gli importatori internazionali selezionati potranno entrare in contatto con produttori toscani delle principali denominazioni regionali (DOC, DOCG, IGT).

Grazie agli accordi stipulati con gli organizzatori, la Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna sta selezionando buyer spagnoli interessati a partecipare agli incontri B2B con i produttori locali nell’ambito dell’evento.

Di seguito i dettagli dell’evento: 

PROGRAMMA

9 FEBBRAIO 2022: arrivo a Firenze e trasferimento in hotel.

10 FEBBRAIO 2022: incontri B2B e cena di benvenuto.

11 FEBBRAIO 2023: incontri B2B.

12 FEBBRAIO 2023: Partenza da Firenze o Wine Tour in Toscana opzionale (in questo caso la partenza sarebbe il giorno 13).

PACCHETTO BUYER

A ciascuno dei buyer selezionati gli organizzatori garantiscono la copertura dei seguenti costi:

• Viaggio di andata/ritorno;

• Trasferimenti aeroporto di Firenze – hotel – aeroporto;

• 3 notti di pernottamento in albergo *** (4 se si partecipa al Wine Tour);

• Cena di benvenuto il 10 febbraio;

• Pranzo il 10 e 11 febbraio.

Il pacchetto buyer è valido per una sola persona per ogni società partecipante.

Gli incontri B2B si svolgeranno in italiano o inglese.

QUOTA DI PARTECIPAZIONE BUYER

Come garanzia per la partecipazione all’evento è richiesta ai buyer selezionati una quota di ammissione di 230,00 €. Per eventuali accompagnatori la quota sarà di 150,00 euro (hotel e voli non inclusi).

Per maggiori informazioni sui prodotti e le aziende espositrici: https://www.buy-wine.it/index.asp

PARTECIPAZIONE

Per partecipare è necessario indicare un minimo di 15 aziende con cui richiedere gli incontri B2B nell’ambito dell’evento (qui il catalogo completo e aggiornato dei partecipanti: https://b2bbuyfood2022.likeevent.it/bw_catalogoseller.aspx).

Saranno gli organizzatori a confermare la partecipazione dei buyer registrati secondo i profili selezionati.

Se interessati a partecipare, si prega di inviare entro il 5 dicembre 2022 una e-mail a: departamento.comercial@italcamara-es.com

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Il valore del vino spagnolo esportato supera i 3 miliardi di euro

Il valore del vino spagnolo esportato supera i 3 miliardi di euro

Secondo il dossier dell’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMv), che analiza l’evoluzione dell’import modiale di vino nel periodo compreso tra luglio 2017 e giugno 2018, il vino spagnolo esportato ha superato in termini di valore i 3 miliardi di euro, con una crescita dell’11,2% rispetto al periodo precedente.

Per categorie, sono stati registrati incrementi per i vini sfusi( +25,4%, imbottigliati (+7,3%) e spumosi (+4,2%), anche se, in termini di volume, si è registrato un calo del vino sfuso, prodotto che depende direttamente dalla raccolta, che nel 2017 è stata particolarmente breve.

USA e Regno Unito sono i principali mercati di destinazione del vino spagnolo.

Il dossier sottolinea inoltre che il vino spagnolo è cresciuto molto di più in valore che in volume nel commercio mondiale, dato che il prezzo medio si è incrementato di circa il 10%.

Fonte: www.diariodegastronomia.com

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Il prezzo del vino spagnolo cresce in tre continenti

Il prezzo del vino spagnolo cresce in tre continenti

Il primo semestre del 2018 si è chiuso con una considerevole crescita del prezzo dei vini spagnoli in Asia, Africa ed America latina. In particolar modo in Asia si è assistito ad un’impennata del prezzo, aumentato quasi del 50%, passando da 1,47 a 2,15 €/litro. Un aumento più moderato si è verificato in America Latina (+25,4%m da 2,18 a 2,73 €/litro) ed in Africa (+22,3%, da 68 a 83 centesimi al litro).

 

I dati corrispondono a tre recenti rapporti pubblicati dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMv) che, inoltre, confermano che si è ridotto il volume del vino spagnolo esportato in queste tre macro-zone geografiche. Nonostante ciò, la Spagna ha fatturato meno per le vendite del vino solo in Asia, a causa soprattutto del crollo dell’export verso la Cina, primo mercato asiatico. Questa caduta riguarda soprattutto il vino sfuso, dopo la grande crescita del 2017.

 

Per quanto riguarda l’America Latina, la Spagna ha esportato una quantità di vino inferiore del 10%, ma ha fatturato il 13% in più. Il Messico è di gran lunga la prima destinazione dell’export in questa zona. Un grande semestre per il vino spagnolo si registra anche nella Repubblica Domenicana, Panama ed Ecuador. Infine, il valore del vino spagnolo è aumentato quasi del 20% in Africa, grazie all’andamento dell’export verso il Marocco, Paese che è passato da tenere scarsissima rilevanza, ad essere il primo mercato del continente. Crescono anche le esportazioni verso l’Algeria, mentre decrescono quelle verso Nigeria, Togo e Ghana.

 

Fonte: Diario de Gastronomía

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La CCIS al XI Congresso Nazionale di Enoturismo a Madrid

La CCIS al XI Congresso Nazionale di Enoturismo a Madrid

Dal 26 al 27 aprile 2018,  Madrid ha ospitato l’XI Congresso Nazionale di Enoturismo, che si è svolto presso la sede di Aliter – Escuela Internacional de Negocios.

L’inaugurazione di questo importante evento ha visto la presenza dell’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Stefano Sannino, e del Sottosegretario del Ministero di Agricoltura, Alimentazione e Medio Ambiente, Jaime Haddad Sánchez Cueto.

Nel corso delle due giornate sono stati trattati numerosi temi di interesse ed attualità relativi al turismo enológico in Spagna, come l’importanza dell’innovazione nel settore, il potenziale dell’enoturismo nel paese, la promozione internazionale del vino, i Big Data e la loro rilevanza nel settore turistico.

Il Segretario generale della Camera di Commercio e Industria italiana per la Spagna (CCIS), Giovanni Aricò, ha partecipato in qualità di conferenciante alla giornata di chiusura, insieme a Iole Piscolla, responsabile settore enotorismo per l’associazione Città del Vino. Quest’ultima ha presentato l’utimo studio realizzato sul settore dell’enoturismo in Italia, evidenziandone le caratteristiche ed illustrando alcuni casi di eccellenza nel paese.

Sono 27 le “Rutas del Vino” in Spagna. Secondo l’ultimo rapporto pubblicato dalla ACEVIN – Asociación Española de Ciudades del Vino (Settembre 2017), la spesa media dell’enoturuista ha registrato un incremento dell’8,5% nell’ultimo anno (156,6 euro al giorno rispetto ai 144,3 dell’anno precedente), così come la permanenza media (+16,9%), che ha raggiunto i 2,65 giorni.

In Italia, le “Strade del Vino” già operative e organizzate sono più di 30. Secondo i dati pubblicati nel XII rapporto nazionale sul turismo del vino per conto dell’associazione Città del Vino, il settore ha registrato nel 2017 un fatturato superiore ai 2,5 miliardi di euro.

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Spagna, crescono le esportazioni di vino nel 2017

Spagna, crescono le esportazioni di vino nel 2017

Le esportazioni di vino spagnole sono cresciute del 7,6% in termini di valore e del 2,5% in termini di volume nel 2017. Sono stati venduti all’estero 2.284,1 milioni di litri per un valore totale di 2.847,2 milioni di Euro, ad un prezzo medio di 1,25 €/litro. In termini assoluti, sono stati esportati 54,9 milioni di litri e 202,2 milioni di Euro in più rispetto al 2016 (il prezzo medio è cresciuto di 6 centesimi/litro).

 

I dati, corrispondenti all’ultimo rapporto dell’Agencia Tributaria ed analizzati dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV), indicano che in termini di valore cresce il fatturato di tutti i vini posati imbottigliati, così come quello degli spumenti e di tutti i vini sfusi (salvo quello dei vini sfusi DOP).

 

Anche in termini di volume crescono tutte le categorie di vini posati imbottigliati, spumanti e dei vini sfusi IGP.

 

Esportazioni spagnole di vino imbottigliato
Sono cresciute le vendite all’estero di tutte le categorie di vini posati e degli spumanti, mentre è diminuito l’export dei vini liquorosi e frizzanti. Il Regno Unito è il principale cliente delle cantine spagnole, sia in temini di volume che di valore (anche se le vendite non sono cresciute rispetto al 2016). La Germania resta in seconda posizione in termini di volume, mentre perde terreno e viene superata dagli Stati Uniti in termini di valore.

 

Esportazioni spagnole di vino sfuso
La Spagna ha fatturato 93,6 milioni di Euro in più (18,9%) rispetto al 2016 (+7,7 milioni di litri valore pari allo 0,6%; prezzo medio superiore del 18,2%). Sono stati esportati 1,26 miliardi di litri di vino, per un valore pari a 588 milioni di Euro. Sono cresciute le esportazioni di tutte le categorie di vino sfuso, salvo quelle dei vini DOP.

 

La Francia continua ad essere il principale compratore per quanto riguarda i vini spagnoli sfusi (anche se i volumi acquistati risultano essere in calo). Eccellente è risultata essere la chiusura dell’anno per Cina, Italia, Portogallo, Canada e Stati Uniti.
Fonte: Diario de Gastronomía

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Spagna, le esportazioni di vino registrano il miglior primo semestre di sempre

Spagna, le esportazioni di vino registrano il miglior primo semestre di sempre

Le esportazioni di vino spagnolo hanno registrato il proprio miglior semestre della storia raggiungendo una cifra totale che supera il miliardo di Euro (1,3 mld) ed una crescita del 6%.

 

I dati di Aduanas, analizzati dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMV), indicano che, nonostante sia stato esportato meno vino in termini di volume (1,1 miliardi di litri, ossia -0,7% in termini relativi), la crescita del prezzo medio delle esportazioni spagnole (+6,7%) ha comportato un incremento rilevante del fatturato.

 

Sono cresciute anche le vendite del vino sfuso, che, insieme all’incremento del 5% delle vendite dei vini imbottigliati e del 24% degli spumanti e dei vini secchi, hanno fatto aumentare di 75 milioni di Euro il valore delle esportazioni. Questa crescita è stata guidata soprattutto dalla vendita di vini in Cina, Canada e Portogallo. Crescite più moderate si sono registrate invece negli Stati Uniti, in Francia ed in Germania.

 

L’incremento del valore delle esportazioni del vino spagnolo è dovuta a produzioni stabili, un migliore adattamento alle necessità dei mercati, una crescita continuativa dei vini imbottigliati, un miglioramento nella distribuzione, una diversificazione dei mercati ed un progressivo passaggio dal vino sfuso a prodotti di qualità e caratterizzati da un maggior prezzo medio.

 

ITALIA

Nel primo trimestre del 2017, le importazioni italiane di vino sono cresciute del 39,2% in termini di volume e del 15,4% in termini di valore, fino a raggiungere i 52 milioni di litri (+14,7 milioni) ed i 65 milioni di Euro (+8,7 milioni), ad un prezzo medio che è sceso del 17% (1,25€ al litro). Il vino sfuso, che ha trainato questa crescita, si consolida come il primo vino, costituendo l’82% in termini di volume ed il 40% in termini di valore delle importazioni italiane di vino. Il primo trimestre ha fatto registrare buoni risultati anche per i vini imbottigliati. Un lieve peggioramento va segnalato, invece, per quanto riguarda gli spumanti.

 

Fonte: Diario de gastronomía

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Diminuiscono le esportazioni spagnole di vino e cresce il prezzo medio

Diminuiscono le esportazioni spagnole di vino e cresce il prezzo medio

Le esportazioni spagnole di vino hanno registrato una diminuzione del 5,6% in termini di valore e del 14,3% in volume nel mese di aprile. È invece aumentato del 10,1% il prezzo medio.

 

Secondo gli ultimi rapporti pubblicati dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMv), fino ad aprile 2017 si sono esportati 706,3 milioni di litri (-4%) per un valore totale di 850,6 milioni di € (+4,7%) ad un prezzo medio di 1,20 € per litro (+9,1%). In termini assoluti si sono esportati 29,8 milioni di litri in meno, fatturando 38,2 milioni di Euro in più (il prezzo medio è cresciuto di 0,10 € al litro).

 

La crescita in termini di valore si spiega con il buon andamento delle esportazioni dei vini fermi imbottigliati, con IGP e senza nessuna indicazione. È cresciuto anche il valore degli spumanti. Tra i vini sfusi, si sottolinea l’aumento in termini di valore dei vini senza nessuna indicazione.

 

Esportazioni spagnole di vino imbottigliato

I vini fermi imbottigliati, insieme agli spumanti ed ai vini sfusi guidano la crescita globale in termini di valore. Tra i vini fermi imbottigliati sono i vini DOP quelli che hanno maggiore rilevanza sul risultato delle esportazioni, con 114,3 milioni di litri e 392,3 milioni di Euro, seguiti dai vini senza nessuna indicazione (che crescono dell’11,2% in termini di valore e dell’8,3% in termini di volume) e dai vini IGP imbottigliati (+5,2 in valore e +9,6 in volume). Le esportazioni di spumante sono cresciute del 28,6% in volumen e del 12,8% in valore.

 

Esportazioni spagnole di vino sfuso

I prezzi medi del vino sfuso sono cresciuti del 20,1%. La Spagna ha esportato l’11,6% in meno di vino sfuso nei primi quattro mesi del 2017, fatturando il 6,2% in più (prezzo medio +20,1%). In termini assoluti, si sono esportati quasi 51 milioni di litri in meno, mentre il fatturato è cresciuto di 10,2 milioni.

 

A partire da gennaio 2017, i vini sfusi si dividono in due gruppi: vini in recipienti tra 2 e 10 litri (bag in box) e vini in recipienti che contengono più di 10 litri. Questi ultimi rappresentano il 93,8% del valore ed il 97,7% del volume del vino sfuso esportato.

 

Per quanto riguarda i mercati di destinazione, la Francia continua ad essere il principale Paese importatore (nonostante abbia registrato una diminuzione). Dopo un 2016 negativo, il Portogallo ha recuperato la propria quota di importazioni.

 

Fonte: Diariodegastronomia.com

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Sempre più imprese spagnole esportano vino

Sempre più imprese spagnole esportano vino

Nel 2016 è aumentato dello 0,9% il numero di imprese spagnole esportatrici di vino, fino a raggiungere la quota record di 3.992 imprese. La fatturazione delle esportazioni, tuttavia, si è ridotta dello 0,5%, attestandosi sui 2.714,5 milioni di euro. La Catalogna, nel 2016, è la comunità autonoma che ha fatturato di più e che ha registrato il maggior numero di cantine esportatrici.

 

Secondo un recente rapporto elaborato dall’ICEX España Exportación e Inversiones, e recepito e commentato dall’Observatorio Español del Mercado del Vino (OeMy), nel 2016, 3.992 imprese spagnole hanno esportato vino per un valore pari a 2.714,5 milioni di euro. Rispetto al 2015, si è prodotto un aumento dello 0,9% con riferimento al numero di imprese esportatrici ed una caduta dello 0,5% per quanto riguarda i fatturati.

 

Dall’inizio del secolo, l’aumento è stato consistente: molte imprese che commercializzano vino hanno iniziato ad esportare. Dal 2000 si è assistito ad un grande aumento di imprese esportatrici di vino, che, dal 2001 al 2002, sono passate da 1.305 a 2.099 e, dal 2009 al 2011, da 3.013 a 3.602 (+19,5%). Tra il 2011 ed il 2014 è aumentato sostanzialmente il valore delle esportazioni. Nel 2012 e nel 2014 si è assistito ad una diminuzione del numero di imprese esportatrici (rispettivamente, -52 e -36), che sono tornate a crescere nel 2015, fino a raggiungere nel 2016 il maggior numero di sempre (3.992).

 

Delle 3.992 esportatrici di vino esistenti, nel 2016, 1.203 imprese hanno iniziato (o riniziato) l’attività esportatrice (30,1% del totale), mentre 2.074 (52%) hanno esportato negli ultimi 4 anni. Per quanto riguarda la segmentazione, secondo l’importo fatturato per l’esportazione di vino, osserviamo che molte imprese esportano una piccola quantità del totale. Nel 2016, il 54,6% delle imprese esportatrici fattura solo lo 0,5% del totale. Al contrario, il 69,7% delle esportazioni complessive (in valore) è stato realizzato dal 2,6% delle imprese, che rappresentano solo 102 imprese, a fronte delle 3.922 totali. Questo dimostra come, nonostante esistano molte piccole imprese che si dedicano al commercio estero, le vendite complessive siano realizzate da poche compagnie. Le prime 50 imprese, infatti, si accaparrano il 56% e le principali 1000 il 97,8%.

 

Per quanto riguarda i continenti ed i Paesi, l’Europa accoglie le esportazioni di 2.326 imprese spagnole, che costituiscono il 66,5% (1.804,6 milioni di Euro) del fatturato totale. All’interno del continente europeo, la maggior parte delle esportazioni sono destinate a Paesi della zona Euro (40%). Seguono, con il 18,1% del totale, i Paesi che utilizzano un’altra valuta e, con lo 0,5%, quelli europei non aderenti all’Unione. La Germania, con i suoi 368,8 milioni, è il Paese che importa più vino spagnolo, seguito dal Regno Unito (319,1), Francia (275), Paesi Bassi (118,3), Svizzera (129,2) e Belgio (104,8).

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Bacchus 2017, premiate 13 etichette italiane

Bacchus 2017, premiate 13 etichette italiane

Grande successo dei vini italiani al concorso Bacchus 2017, al termine del quale sono state premiate 13 etichette del Belpaese. In particolare hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento “Bacchus de oro” i seguenti vini:

• SEI VIGNE INSYNTHESIS (CANTINA SOCIALE DI VINCHIO – VAGLIO SERRA E Z.L.);
• VIGNE VECCHIE (CANTINA SOCIALE DI VINCHIO – VAGLIO SERRA E Z.L.);
• SOAVE CLASSICO (SUAVIA);
• BAROLO DOCG DEL COMUNE DI SERRALUNGA D’ALBA (AZIENDA VINICOLA PALLADINO SRL).

 

Sono state, inoltre, premiate con il “Bacchus de plata” altre 9 etichette italiane:

• KUÉNTU (ATHA RUJA PODERI SRL SOCIETÁ AGRICOLA);
• TERRA ASPRA PRIMITIVO MATERA DOP (TENUTA MARINO);
• PETIT MANSENG (CASALE DEL GIGLIO AZ. AGR. SRL);
• IL NERELLO DEL CONTE (CONTE UVAGGIO DI GIERI CRISTIAN);
• PROSECCO SPUMANTE ANDREA BIASIOTTO (AZIENDA AGRICOLA BIASIOTTO S.A.G.S.);
• FURORE ROSSO RESERVA (CANTINE MARISA CUOMO SRL);
• SORDO BAROLO RISERVA PERNO (SORDO GIOVANNI AZIENDA AGRICOLA);
• RISERVA DEL NONNO (BOSCA SPA);
• BOTTEGA VINAS PINOT GRIGIO (CAVIT S.C.).

 

In questa edizione del concorso internazionale hanno partecipato ben 54 etichette italiane (clicca qui per scaricare la lista): una presenza importante frutto dello sforzo congiunto messo in atto dalla Camera di Commercio e Industria italiana per la Spagna, dall’ICE – Agenzia Italiana per il Commercio Estero e dall’Ambasciata d’Italia a Madrid.

 

I vini che hanno ricevuto il “Bacchus de oro” verranno degustati durante un evento di promozione delle eccellenze enologiche italiane, che verrà organizzato dalla CCIS nell’ambito del Salón de Gourmets 2017, che si terrà il 25 aprile 2017 (dalle 15 alle 16).

 

Bacchus700

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