L’insieme delle vendite del settore della ristorazione spagnola è cresciuta di circa il 2%, superando i 35.000 milioni di euro nel 2016 e creando circa 47.000 posti di lavoro netti. Per il 2017 le previsioni indicano un aumento delle vendite intorno al 14%
Questi i dati pubblicati nella ricerca di mercato presentata da The NPD Group e Marcas de Restauración– l’associazione che raggruppa tutte le maggiori catene di ristoranti spagnoli- durante la II Giornata della Ristorazione in Spagna celebrata lo scorso 8 febbraio nella sede dell’IESE Business School. Da questa analisi si evince che il settore della ristorazione in Spagna ha consolidado nel 2016 il suo recupero.
“La ristorazione si é posizionata ai primi posti tra i settori che generano più posti di lavoro e ricchezza in Spagna e questo é un bene da preservare. Negli ultimi tre anni, l’insieme del settore ha creado 192.000 nuove occupazioni, il che significa che il settore ha fatto il suo dovere” assicurava il presidente di Marcas de Restauración e consigliere della CCIS, Octavio Llamas, nell’inaugurazione della giornata.
Jochen Pinsker, vicepresidente di NPD Group in Europa, ha voluto sottolineare invece il buon comportamento del settore, in particolare quello della ristorazione organizzata a fronte di un’evoluzione neutrale degli operatori indipendenti: “I risultati della Spagna sono i migliori in Europa per quanto riguarda il numero di clienti, dopo quelli ottenuti dal Regno Unito”.
Le catene di ristorazione organizzate scommettono da diversi anni sulla crescita e nel 2016 le vendite totali delle catene integrate nell’associazione sono cresciute del 7,8%, poco più del doppio del PIL. Nel 2017, le prospettive continuerano ad essere positive e si spera in un aumento delle vendite intorno al 7,8% e l’apertura di circa 450 nuovi locali con un investimento totale di 75 milioni di euro da parte delle 35 catene che compongono Marcas de Restauración.
Il settore della ristorazione in cifre
– Il mercato della ristorazione ha chiuso il 2016 con un incremento delle vendite dell’1,9% in Spagna, il che suppone un aumento di 948 milioni di euro rispetto all’anno precedente, fino a raggiungere i 35.131 milioni di euro. Il settore consolida cosí il suo recupero, dopo che nel 2015 aveva chiuso la sua fase negativa (durata sette anni), crescendo dell’1,4%.
– L’aumento delle vendite dell’anno passato si basa su un incremento dell’1,3% del numero di clienti, di cui 96 milioni di consumi aggiuntivi fuori casa, ed anche un lieve incremento della spesa media per commensale, dello 0,4% (4,82 euro per cliente).
– Ogni spagnolo ha consumato fuori casa una media di 157 volte all’anno, il che suppone due visite in piú a persona rispetto al 2015.
– I fast food, bar e bar di tapas- sono i principali generatori di visite, contribuendo all’80% dell’incremento dei clienti registrato l’anno passato. Oltretutto, nel 2016 si evidenzia l’aumento della spesa media nei ristoranti italiani e nelle hamburgherie di tendenza.
– Per quanto riguarda i pasti, le colazioni sono gli attivatori del mercato che contribuiscono ad apportare quasi la metá dei nuovi clienti al mercato, mentre le cene sono i momenti che piú contribuiscono al recupero delle vendite del mercato di foodservice. In concreto, apportano il 45% dell’incremento delle stesse nel corso dell’ultimo anno.
– D’altro canto, la consegna a domicilio continua guadagnare peso nel mercato della ristorazione, a fronte di una caduta del consumo “take away”.
– La ristorazione organizzata presenta un’incremento molto superiore ripetto ai ristoratori indipendenti, che si mantengono stabili. Negli ultimi anni, le catene hanno assunto un’importanza sempre più rilevante nel mercato, raggiungendo la quota del 24% per quanto riguarda le vendite totali del 20
Fonte: diariodegastronomia.com