Si tratta di una crescita molto al di sopra della media dell’ultimo decennio (del 3,4%), che riporta questo settore ai livelli precedenti alla crisi economica.
Le esportazioni spagnole di gruppi e componenti per automozione sono cresciute di un 7,4% durante il primo quadrimestre dell’anno, raggiungendo i 6.675 milioni di euro. Si tratta di una crescita al di sopra della media registrata negli ultimi dieci anni (del 3,4%), che riporta questo settore ai livelli precedenti alla crisi economica.
Sernauto – l’Associazione spagnola di produttori di macchinari e componenti per l’automozione – sottolinea la chiara vocazione esportatrice del settore e prende ad esempio l’esercizio del 2015, nel quale le vendite all’estero raggiunsero i 18,9 miliardi di euro, il 7,5% in più dell’anno precedente. Questa cifra rappresenta il 59% del fatturato del settore e più dell’80% se si considerano i componenti installati su veicoli esportati.
Secondo i dati riguardanti il periodo compreso tra Gennaio ed Aprile di quest’anno, l’Unione Europea costituisce il principale mercato per le esportazioni spagnole di componenti per automozione ed il 75% delle vendite – che hanno totalizzato 5 miliardi di euro, il 7,6% in più su base annua.
Per paesi, il 3,6% dei componenti è stato venduto in Germania, superando 1,4 miliardi di euro; il 9,1% in Francia, con 1,1 miliardi di euro. Anche le esportazioni in Portogallo e in Italia sono cresciute rispettivamente del 12,4% e del 13,6%, raggiungendo i 471 milioni di euro da un lato e 324 milioni dall’altro.
Tra le principali dieci mete europee del settore spagnolo di componenti di automobili, soltanto il Regno Unito ha acquistato meno rispetto al primo quadrimestre dell’anno precedente (-3,5%), sottolinea Sernauto. Fuori dall’Europa, il principale mercato compratore è la Turchia, al quale è stata venduta merce per un valore di 146 milioni di euro, il 59% in più; seguono gli Stati Uniti, con 271 milinoi di euro, (+16%). Anche la Cina si consolida come uno dei mercati stranieri più rilevanti per la Spagna, con una crescita del 29% ed esportazioni che superano i 150 milioni di euro; allo stesso tempo, le consegne in Marocco sono aumentate del 17%, fino a 289 milioni di euro, e in Russia del 7,6%, fino a 50 milioni di euro.
Fonte: Moneda Única