Più di 21 milioni persone hanno visitato i diversi padiglioni dell’esposizione universale dedicata all’Alimentazione che si è conclusa lo scorso 31 ottobre
Lo scorso 31 ottobre si è chiuso il sipario sull’esposizione universale Expo Milano 2015. Stando ai dati diffusi da Coldiretti in collaborazione con Ixè si è trattato di un’edizione da record che ha contato 21,5 milioni di presenze (116 mila persone al giorno di media, 274mila il giorno record, sabato 10 ottobre) con 6,5 provenienti dall’estero, 300 visite istituzionali, la presenza di 60 Capi di Stato o di Governo, oltre duemila eventi, 480 classi scolastiche con circa 11 mila studenti visitatori e ventimila tra impiegati e volontari addetti al sito animato da 140 Stati partecipanti, dei quali 54 con padiglioni propri eoltre 70 nei nove cluster, ma anche tre organizzazioni internazionali.
La spesa complessiva per visitare l’Esposizione Universale è stata di 2,3 miliardi di € (compresi i costi di viaggio, alloggio, spese e ingresso con consumazioni all’interno), di cui 570 milioni solo per il mangiare.
Sempre secondo i dati diffusi da Coldiretti, il padiglione maggiormente apprezzato dai viisitatori è stato quello del Giappone, con il 21 % dei consensi, seguito dalla Cina con il 9 % e dal Kazakistan con l’8 %. Successo anche per i padiglioni degli Emirati Arabi e di Israele, entrambi con il 7% dei consensi. Tra gli italiani i più apprezzati Palazzo Italia con il 26 %, Perugina con il 15 %, Coldiretti con il 12 % e Coop e Eataly con l’11 %.
Il principale aspetto negativo di questa edizione sono state le lunghe code per l’accesso ai padiglioni (segnalate dal 73% dei visitatori).
Durante la ceremonia di chiusura il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha posto l’accento sull’atmosfera di festa della manifestazione.
“L’Esposizione – ha dichiarato infatti Mattarella – ci lascia una importante eredità, frutto del confronto che è riuscita a promuovere e delle speranze che ha messo in campo”. La Carta di Milano – ha aggiunto – ha un importante compito: portare in tutto il mondo il messaggio di questa Esposizione rivolto alla vita e ai diritti umani. Attraverso il cibo si possono esaltare le tradizioni di ogni singolo Paese, ovvero legare alla storia lo spirito dell’innovazione e dello sviluppo per il futuro.”