L’export spagnolo nel 2019 ha registrato un nuovo record storico, con un aumento dell’1,8% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 290.089 milioni di euro. Le cifre corrispondono all’ultimo Informe de Comercio Exterior, presentato lo scorso 20 febbraio dalla Segretaria di Stato di Commercio, Xiana Méndez, secondo i quali anche le importazioni hanno registrato un aumento dell’1%, raggiungendo i 322.069 milioni di euro. Come risultato, il deficit commerciale si è ridotto del 5,5% rispetto al 2018, per un totale di 31.908 milioni di euro. Il tasso di copertura – quoziente tra export e import – si è situato al 90,1% (89,4% nel 2018).
I principali contributi positivi al tasso di variazione annuale dell’export sono dovuti ai seguenti settori: Alimenti, bevande e tabacchi (1 punto); beni strumentali (0,7 punti); prodotti chimici (0,5 punti); Manufatture di consumo (0,3 punti).
D’altro canto, i principali contributi negativi sono arrivati dai settori dei prodotti energetici (-0,5 punti); materie prime (-0,2 punti), settore automobili (-0,1 punti) e semimanufatture non chimiche (-0,1 punti).
Per mercati di destinazione, le esportazioni all’UE (65,7% del totale) sono aumentate del 2%, quelle dirette alla zona euro (51,5% del totale) hanno registrato un incremento dell’1,7% , quelle al resto dell’UE (14,3% del totale) del 3,2% e l’export a paesi terzi (34,3% del totale) sono aumentate dell’1,3%, con incrementi all’America del Nord (9,2%) , Asia escluso Medio Oriente (7,4%) e Africa (0,5%) e riduzioni dell’export con destinazione Medio oriente (-8,5%), Oceania (-2,7%) e America Latina (-1,1%).