I dati registrati da gennaio a settembre 2016 indicano come l’Italia abbia aumentato le proprie esportazioni di vino, fatturando 128 milioni di Euro in più, grazie, fondamentalmente, allo spumante. Il Belpaese si conferma così il secondo fornitore mondiale, sia nella classifica stilata sulla base del valore delle esportazioni (dietro alla Francia), che su quella basata sul volume dell’export (dietro alla Spagna).
I dati di un rapporto pubblicato dall’Osservatorio Spagnolo del mercato del Vino (OeMv) indicano, inoltre, che i Paesi che guidano questa crescita dello spumante italiano sono USA e Regno Unito.
Le esportazioni italiane di vino sono cresciute di un 1,2% in volume e di un 3,3% in valore, fino a sfiorare i 1.460 mlioni di litri e i 3.965 milioni di Euro.
Tra i tipi di vini, lo spumante è quello che ha registrato la maggiore crescita di esportazioni (+20%). Il vino sfuso, invece, ha visto calare le vendite all’estero, perdendo il ruolo di leader delle esportazioni.
Gli USA risultano essere i maggiori acquirenti di vini italiani (quasi 1.000 milioni di Euro), seguiti dalla Germania. Gli States, insieme al Regno Unito, risultano essere i principali consumatori di spumante. La maggior parte delle esportazioni di vino sfuso sono, invece, dirette verso la Germania.
Fonte: Diario de Gastronomía