L’export spagnolo mostra segni di recupero nel mese di settembre, raggiungendo i 23.250 milioni di euro (+31,6% rispetto ad agosto) e si situa a livelli simili a quelli di settembre 2019. Il settore che mostra una tendenza positiva è quello dell’Alimentazione, Bevande e Tabacchi. Al contrario, i principali contributi negativi provengono dai beni strumentali, prodotti energetici e settore automobilistico.
Sono queste alcune delle conclusioniche si ricavano dall’ Informe de comercio exterior. Enero-septiembre de 2020 realizzato dal Ministerio de Industria, Comercio y Turismo in base ai dati di commercio dichiarati dalle Dogane.
Nei primi 9 mesi dell’anno, le esportazioni spagnole hanno raggiunto i 188.401 Milioni di €, con una diminuzione del 12,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le importazioni sono invece diminuite del 17,2%, raggiungendo i 199.507 milioni di €.
L’export spagnolo è decresciuto in termini annuali in linea con le principali economie europee, ad una cifra di poco inferiore alla media della zona euro (-11,25) e della UE-27 (-10,5%). Sono diminuite anche le esportazioni della Francia (-19,1%); Regno Unito (-16,2%), Italia (-11,6%) e Germania (-11,7%). Nei paesi terzi sono diminuite le vendite degli Stati Uniti, (-15,4%), del Giappone (-14,6%) e, in misura minore, della Cina (-0,8%).
Nello stesso periodo, il settore in cui l’export è aumentato è quello dell’Alimentazione, bevande e Tabacchi, mentre i principali contributi negativi provengono dai beni strumentali, dai prodotti energetici e dal settore automobilistico.
L’export diretto all’UE, il 60,5% del totale, si è ridotto del 10,3% nei primi nove mesi dell’anno, mentre le vendite ai paesi terzi (39,5% del totale) si sono ridotte del 16% nello stesso periodo, con una diminuzione dell’export in America Latina (-27,0%), in Africa (-19,0%), nel Medio Oriente (-13,5%), nel Nord America (-12,7%), nel resto dell’Asia (-6,7%) e nell’Oceania (-6,6%).