Nonostante l’incertezza sull’evoluzione dell’attività economica, solo il 7% delle aziende, due punti in meno rispetto al 2023, prevede un’evoluzione negativa del proprio settore di attività.
Nonostante l’incertezza sugli sviluppi nel 2024, solo il 7% delle aziende, due punti in meno rispetto al 2023, prevede sviluppi negativi nel proprio settore. Il 42% prevede una crescita del fatturato del settore e il 51% lavora con uno scenario di stabilità. I dati provengono dall’ampio lavoro annuale sul campo svolto da Iberinform per arricchire la qualità delle sue informazioni, con quasi 500.000 interviste condotte con i team di gestione delle aziende spagnole.
Il settore di attività influenza chiaramente queste previsioni. Le percentuali più alte di aziende che elaborano scenari di crescita settoriale si registrano nel settore alberghiero e della ristorazione (55%), nei servizi alle imprese (50%), nelle costruzioni (48%), nella sanità (47%), nelle comunicazioni (47%), nell’energia (47%) e nell’istruzione (43%). All’estremità più pessimista dello spettro si trovano le aziende dedicate al settore primario: solo il 33% si aspetta un miglioramento e un significativo 17% prevede un deterioramento del contesto imprenditoriale settoriale.
In tutte le Comunità Autonome, ad eccezione delle Asturie, la percentuale di aziende che prevedono un’evoluzione positiva dell’attività settoriale supera quella di chi lavora con scenari di declino. Le percentuali più alte di aziende che elaborano scenari di crescita settoriale si registrano nelle Isole Baleari (63%), nelle Isole Canarie (58%), in Estremadura (55%), a Valencia (48%), a Ceuta (47%), a Murcia (45%), in Catalogna (44%), a Madrid (43%) e nei Paesi Baschi (43%). Le percentuali scendono significativamente a Melilla (23%), Cantabria (25%), Navarra (29%) e Asturie (29%). La percentuale più alta di aziende con previsioni negative sulla propria performance settoriale si registra nelle Asturie (36%).
Fonte: https://www.iberinform.es/