Le esportazioni andaluse hanno raggiunto quota 2.519 milioni di Euro nel primo mese del 2018, superando i 2.500 milioni per la seconda volta nella storia, nonostante un lieve decremento rispetto a gennaio 2017 (il miglior risultato registrato dal 1995, il primo anno di cui si dispone dei dati). Anche le importazioni sono cresciute (+9,8%) fino a raggiungere i 2.710 milioni di Euro. Si registra quindi un tasso di copertura parti al 93%, contro l’85% della media nazionale. In generale, le esportazioni spagnole sono cresciute a gennaio del 6,5% (raggiungendo i 22,8 miliardi), mentre le esportazioni dell’8,9% (26,8 miliardi): conseguentemente si è registrato un saldo negativo pari a poco meno di 4 miliardi di Euro.
Con questi dati, l’Andalusia si è accreditata come la terza Comunità Autonoma spagnola per export, dietro a Catalogna (5,8 miliardi) e Comunità Valenziana (2,6 miliardi). Per quanto riguarda la composizione delle esportazioni, al primo posto troviamo legumi e verdure fresche (409 milioni di Euro – 16,2%) che registrano una diminuazione del 17,1% rispetto al 2017. Seconda posizione per combustibili ed oli minerali (333 milioni – 13,2%) che crescono del 22,2%. Salgono sull’ultimo gradino del podio di questo ranking i minerali, scorie e cenere (228 milioni – 9%), categoria cresciuta dell’1,7%.
Seguono le vendite di olio d’oliva, che, dopo essere cresciute fortemente negli ultimi anni, diminuiscono del 18%, e di frutta che invece crescono del 14%.
A gennaio 2018, sono cresciute le vendite all’estero nella metà delle province andaluse rispetto al 2017. Siviglia è la quarta provincia per export ed è quella che più cresce nel gennaio 2018 (+13%). La prima provincia è Huelva, che vede ridursi del 2,8% le proprie vendite all’estero. Secondo posto per Cadice (-0,3%) e terza posizione per Almería (-15,8%). Le quote percentuali di export per provincia risultano essere le seguenti: Huelva 23,7%, Cádiz 21,9%, Almería 17,2%, Siviglia 15,3%, Malaga 7%, Cordoba 6,9%, Jaén 4% e Granada 3,8%.
Cresce l’export verso cinque dei primi dieci Paesi di destinazione delle vendite andaluse. La Cina risulta essere il primo mercato non comunitario (139 milioni – 5,5% del totale e crescita del 15,2%), mentre il Marocco il mercato che più cresce in termini di importazioni dalla Comunità spagnola (121 milioni – 4,8% del totale e crescita del 35%). La Germania è il Paese che più importa dall’Andalusia (268 milioni – 10,6% del totale e crescita del 3,5%), seguito da Francia (260 milioni – 10,3% e diminuzione del 26,3%) e Portogallo (192 milioni – 7,6% e crescita del 16,2%).
Fonte: Moneda Única