Automotive e alimentazione sono i settori che vendono maggiormente all’estero. Il deficit commerciale si riduce dell’1,2%
L’export spagnolo di beni è crescito del 4,3% in termini tendenziali nel 2015 (1,8 punti in più rispetto al tasso registrato nel 2014, 2,5%) fino a raggiungere i 250.241,3 milioni di euro, il valore più alto dall’inizio della serie storica. In termini di volume, l’aumento è stato del 3,7%, al netto della crescita dello 0,6% dei prezzi approssimati dagli Indici di Valore Unitario. Le importazioni, invece, sono cresciute del 3,7%, per un valore complessivo di 274.415,2 milioni di euro. In termini di volume, l’aumento è stato maggiore, del 6,4%, dal momento che i prezzi sono diminuiti del 2,5%.
Nel 2015, quindi, il deficit commerciale ha raggiunto i 24.173,9 milioni di euro, con una riduzione dell’1,2% rispetto a quello del 2014 ed il secondo valore più basso dal 1998 (superato solo dal dato del 2013, -16.532 mlioni di euro). Il saldo non energetico ha registrato un surplus di 1.911,7 milioni di euro (13.599,3 milioni di euro nel 2014),mentre il saldo energetico ha registrato un miglioramento del 31,5% (riduzione del deficit energetico), favorito dalla caduta dei prezzi dell’energia.
Settori economici
Nel 2015 l’export spagnolo è cresciuto nei principali settori. I beni strumentali(20,1% del totale) hanno registrato un aumento del 4,2% annuale. Il settore dell’automotive (17,0% del totale) è cresciuto del 19,6% annuale, mentre i settori dell’alimentazione, bevande tabacchi (16,2% del totale) e dei prodotti chimici (14,4% del totoale) hanno aumentato le vendite all’estero rispettivamente del 9,0% e del 5,5%. Gli unici settori ad ever registrato un calo sono stati i prodotti energetici (-27,7% interannuale) e le materie prime (-3,8%).
Per ciò che concerne le importazioni, il consolidamento della domanda interna ha favorito l’acquisto di beni dall’estero. In particolare, le importazioni di beni strumentali (20,4% del totale) sono cresciute del 18,9%, quelle del settore automobilistico (13,1% del totale) del 16,8%, quelle dei prodotti manufatturieri di consumo del 13,7% e quelle dei beni di consumo durevoli del 14,6%.
Aree greografiche
L’export diretto all’UE 28 (64,8% del totale) è cresciuto del 6,4% nel 2015 rispetto all’anno precedente, spinto dal recupero delle economie della regione. In particolare le vendite alla zona euro (50,4% del totale), hanno registrato un aumento del 5,4%, mentre quelle dirette al resto dell’UE (14,3% del totale) del 10,1%. Le esportazioni a paesi terzi sono aumentate dello 0,5% interannuale e rappresentano il 35,2% del totale.
I paesi che hanno contribuito maggiormente alla variazione positiva del tasso interannuale dell’export spagnolo nel 2015 (+4,3%) sono la Germania (0,9 punti, soprattutto per le maggiori vendite di auto e moto, frutta, ortaggi e legumi e, per ultimo, dei medicinali), Regno Unito (0,7 punti, principalmente per l’aumento dell’export di autoveicoli e, in misuna minore, di frutta, ortaggi, legumi e motori), l’Italia (0,6 punti, soprattutto per l’aumento delle vendite di autoveicoli, frutta ortaggi, legumi e prodotti ittici) e la Francia (0,4 punti, soprattutto per l’export di autoveicoli, frutta, ortaggi, legumi e componente per il settore dell’auto).