In un contesto nel quale le esportazioni mondiali sono diminuite del 4% a causa della caduta dei prezzi del petrolio e della crisi che ha colpito i mercati della Eurozona, Cina e Brasile, la Spagna è il Paese che ha registrato tassi di crescita dell’export maggiori nei primi nove mesi del 2016.
Secondo un rapporto dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, da gennaio a settembre 2016, le esportazioni mondiali dei settanta Paesi oggetto dell’analisi del WTO (che rappresentano il 90% del PIL mondiale) sono precipitate, toccando i 10,91 miliardi di Euro, la cifra più bassa registrata dal 2010. Anche le importazioni hanno registrato una diminuzione, raggiungendo gli 11,03 miliardi di Euro. In controtendenza sono risultate le esportazioni spagnole, che sono cresciute, registrando la maggiore percentuale di crescita (+1,9%). Solamente altri tre Paesi hanno visto crescere l’Export rispetto allo stesso perido del 2015.
Secondo i dati riportati da Eurostat, l’agenzia statistica della Commissione Europea, nei primi nove mesi dell’anno, il 51,7% delle esportazioni spagnole sono state dirette verso la zona Euro ed il 66,5% verso l’Unione Europea (percentuali molto simili a quelle registrate negli anni precedenti alla crisi mondiale). La crisi dei Paesi produttori di petrolio e le crisi di China e Brasile, hanno fatto sì che le esportazioni spagnole fossero dirette verso Paesi europei.
Le esportazioni spagnole sono state trainate dai settori automobilistico, alimentario e delle attrezzature.
Fonti: cincodias.com, World Trade Organization ed Eurostat