Cajamar ha presentato lo scorso 2 luglio l’ultima edizione dell’ “Osservatorio sul settore agroalimentare spagnolo nel contesto europeo“. Lo studio, che viene pubblicato annualmente dall’entità finanziaria, offre un’analisi dell’evoluzione dei principali indicatori della catena del valore del settore agroalimentare spagnolo nel suo complesso nel 2023.
In particolare, il settore, considerando l’intera catena del valore, ha visto crescere il proprio valore aggiunto lordo (VAL) del 2,3% in termini reali, leggermente al di sotto del totale dell’economia (2,5%), ma al di sopra di quello dell’UE-27 (1,9%). Alla base di questa crescita c’è il maggiore dinamismo del settore della distribuzione (il cui VAL è aumentato del 4,3%) e dell’industria di trasformazione (3,4%), che contrasta con il calo dell’1,9% del settore primario. Pertanto, il settore agroalimentare contribuisce all’8,94% del PIL spagnolo (leggermente superiore all’8,9% nel 2022), con un valore di 119.140 milioni di euro. Per quanto riguarda l’occupazione, è aumentata dello 0,3% nel 2023, raggiungendo i 2.394.353 dipendenti, l’11,3% dell’economia totale (4 decimi in meno rispetto al 2022).
Come di solito accade, una caratteristica del settore agroalimentare è la sua importanza come pilastro del settore delle esportazioni, con il valore esportato che torna a un massimo storico di 72.258 milioni di euro, il 3,5% in più rispetto al 2022. Tuttavia, questa crescita si spiega con l’aumento del prezzo dei prodotti agroalimentari (in termini di volume, le esportazioni sono diminuite), in un contesto che continua a essere influenzato dall’aumento dei costi di produzione e dall’inflazione. Il settore agroalimentare contribuisce al 18,5% delle esportazioni totali di beni della Spagna (un punto in più rispetto al 2022), il più alto tra le principali economie esportatrici europee. La Spagna rimane il quarto esportatore del settore agroalimentare nell’UE-27, con una quota del 9,9% delle esportazioni totali verso l’UE. Un altro aspetto da sottolineare è l’elevata competitività del settore agroalimentare spagnolo nel contesto europeo, che si spiega soprattutto con la sua maggiore produttività. Il valore aggiunto per dipendente del settore è del 22,4% superiore a quello dell’UE-27. Questa elevata produttività si traduce in una maggiore competitività, in quanto il costo del lavoro per unità di prodotto è inferiore del 15% rispetto a quello dei concorrenti europei.
Il processo inflazionistico in atto nel settore, sebbene sia stato contenuto per tutto il 2023 in Spagna e nell’UE-27, continua a produrre alti tassi di crescita dei prezzi di alimenti e bevande. Ciò è dovuto al fatto che i costi di produzione non sono stati sufficientemente ridotti, nonostante il calo della spesa energetica a seguito della guerra tra Ucraina e Russia, alle tensioni sui mercati internazionali dovute alla carenza di alcuni prodotti, nonché alla siccità che è alla base di queste tensioni e allo scarso raccolto di prodotti rilevanti per l’economia spagnola e dell’UE. Così, alla fine del 2023, i prodotti alimentari e le bevande analcoliche hanno raggiunto un tasso di inflazione del 7,3% in Spagna e del 5,9% nell’UE-27, ancora alto, ma lontano dal 15,7% e dal 17,8% registrati in entrambe le economie nel 2022.
Il rapporto completo (in lingua spagnola) è disponibile cliccando il seguente link (per scaricarlo è necessaria la registrazione alla pagina): Observatorio sobre el sector agroalimentario español en el contexto europeo. Informe 2023 (plataformatierra.es)