Il consorzio SIS, formato per il 51% dall’italiana Fininc e per il 49% dalla spagnola Sacyr ha portato a termine nel mese di giugno il secondo tratto dell’autostrada Pedemontana-Veneta, corrispondente al corridoio Malo-Valdastico.
L’apertura di questo secondo tratto corrisponde ai 12 i chilometri dell’asse Malo-Valdastico e da continuità al primo tratto aperto nel 2019 tra Breganze e l’interconnessione con la A31.
La società concessionaria, Superstrada Pedemontana Veneta, si occupa della progettazione, della costruzione, del finanziamento, della gestione e della manutenzione dell’autostrada a pedaggio per un periodo di 39 dal termine della costruzione.
L’Autostrada Pedemontana-Veneta è un delle infrastrutture più importanti in costruzione in Italia e una delle principali del poftafoglio di Sacyr, con un investimento previsto di 2.600 milioni di euro.
Il progetto richiede la costruzione di 162 chilometri: 94 km corrispondono alla via principale che comunicherà 34 municipi e l’area industriale di Vicenza e Treviso; e 68 km, a accessi secondari. Il progetto prevede la costruzione di due tunnel: quello di Malo (6 km) e quello di S. Urbano (1,5 km) e 8 km di viadotti.
L’infrastruttura fa parte dell’European TEN-T ed è considerata un attivo strategico di rilevanza nazionale al situarsi tra le autostrade esistenti A4 e A 27, attraversando la regione del Veneto e passando tra le province di Vicenza e Treviso.
Il traffico inizialmente stimato per tutta l’autostrada è di 27.000 veicoli al giorno, di cui il 20% corrispondente a veicoli pesanti.
Fonte: monedaunica.net