Le esportazioni di frutta e verdura crescono per il nono anno consecutivo

Le esportazioni di frutta e verdura crescono per il nono anno consecutivo

Le esportazioni di frutta e verdura hanno raggiunto lo scorso anno 2023 la cifra di 16.682 milioni di euro, ovvero il 5,4% in più rispetto all’anno precedente e quasi il 60% in più rispetto al 2014, anno in cui hanno subito un calo ma da allora non hanno smesso di crescere.

È questa una delle principali conclusioni dello studio Sectores basic Frutas y Hortalizas elaborato dall’Osservatorio settoriale DBK di INFORMA, che mostra come, dopo diversi anni consecutivi di crescita, il valore della produzione ortofrutticola sia aumentato del 12,3% nel 2023 per raggiungere i 24.240 milioni di euro, favorito dall’aumento dei prezzi, rispetto alla crescita di solo l’1,8% registrata nell’anno precedente.

Esportazioni di frutta e verdura.

In questo contesto, le esportazioni di frutta e verdura hanno accelerato la loro crescita in termini di valore nel 2023, con un aumento del 5,4%, rispetto al 2,9% dell’anno precedente, per raggiungere 16.682 milioni di euro. Questo completa un periodo di nove anni consecutivi di aumenti dal crollo del 2014, da allora accumulando un incremento vicino al 60%.

Il valore delle esportazioni di frutta nel 2023 è aumentato dell’1,4% a 9005 milioni di euro, mentre le vendite all’estero di ortaggi sono aumentate del 10,5% a 7677 milioni di euro.

Per quanto riguarda le destinazioni di queste esportazioni spagnole, la principale continua ad essere l’Unione Europea, che rappresenta l’83% delle vendite di frutta all’estero e l’80% di quelle di ortaggi. Per quanto riguarda i Paesi, Germania, Francia e Regno Unito sono i principali Paesi di destinazione in entrambi i segmenti, che insieme rappresentano circa il 60% del valore delle merci esportate.

 

Dal canto loro, le importazioni di frutta e verdura sono aumentate del 17,0%, raggiungendo i 4.121 milioni di euro; spicca il peso delle importazioni dal Marocco, che rappresentano il 17% del totale delle importazioni di frutta e il 39% di quelle di verdura, con un valore degli acquisti da questo Paese pari a 921 milioni di euro (10% in più rispetto al 2022).

Per quanto riguarda la struttura del settore, è possibile individuare un elevato numero di produttori di piccole e medie dimensioni, anche se vi è una crescente tendenza all’integrazione e all’associazione in organizzazioni di produttori e di commercializzazione. Nel settore della commercializzazione all’ingrosso specializzata si registra un maggior grado di concentrazione. Il fatturato complessivo dei primi venti operatori ha superato i 6800 milioni di euro nel 2022, mentre i primi trenta hanno fatturato 8450 milioni di euro.

Fonte: Diariodegastronomia.com

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Il settore della ristorazione collettiva consolida la propria ripresa in Spagna

Il settore della ristorazione collettiva consolida la propria ripresa in Spagna

I principali settori che compongono il mercato alberghiero e della ristorazione collettiva hanno consolidato nel periodo 2022-2023 la ripresa iniziata nel 2021, con il venir meno degli effetti della pandemia e delle misure restrittive, trainati dalla favorevole congiuntura economica, dall’aumento dei consumi e dal dinamismo del turismo, oltre che dall’aumento dei prezzi.

Queste sono alcune delle conclusioni tratte dallo studio Informe Especial El Mercado de Hostelería y Colectividades, recentemente pubblicato dall’Osservatorio di Settore DBK di INFORMA, che mostra come il mercato alberghiero e della ristorazione – ristoranti, hotel, ospedali, case di riposo e catering – abbia registrato ancora una volta una performance favorevole nel 2023, completando la ripresa dopo la crisi pandemica, grazie a fattori quali la buona situazione economica, la crescita dell’occupazione, l’aumento dei consumi delle famiglie e il dinamismo della domanda turistica, che hanno permesso a tutti i settori considerati di crescere in modo significativo.

Alberghi e ristoranti

  • Da un lato, la maggiore propensione alla spesa per la ristorazione fuori casa e l’evoluzione positiva degli afflussi turistici hanno permesso al mercato della ristorazione di crescere dell’8% nel 2023, raggiungendo i 27,8 miliardi di euro.
  • Da parte sua, il settore alberghiero ha registrato una crescita del 15%, sostenuta dall’aumento del numero di viaggiatori, sia spagnoli che, soprattutto, stranieri. Anche l’effetto dell’aumento dei prezzi sul fatturato del settore è degno di nota. Il valore del mercato si è attestato a 18,2 miliardi di euro.
    Il fatturato degli ospedali privati supererà i 13 miliardi di euro nel 2023, con un aumento del 5%.
  • Questo incremento è leggermente superiore a quello del 4% ottenuto dalle società di gestione delle case di cura, che ha permesso loro di raggiungere i 5,1 miliardi di euro.
  • Infine, il mercato della ristorazione è cresciuto di quasi il 6,5% nel 2023, raggiungendo i 3,75 miliardi di euro. Tutti i suoi sottosegmenti di attività hanno registrato sviluppi positivi.

In termini di struttura del mercato, il mercato dell’ospitalità nel suo complesso continua a essere altamente frammentato, anche se negli ultimi anni è proseguita la tendenza a una progressiva concentrazione dell’offerta, soprattutto a seguito di acquisizioni societarie e dell’integrazione di strutture e centri indipendenti in catene e reti. Questo aumento della concentrazione è stato particolarmente significativo nel settore ospedaliero, dove i primi dieci gruppi avevano una quota di mercato combinata del 52% nel 2022.

Fonte: Diariodegastronomia.com

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La CCIS a IMEX-Madrid 2024

La CCIS a IMEX-Madrid 2024

La 22ª edizione di IMEX-Madrid, IMEX-Madrid 2024, si terrà dal 27 al 29 febbraio e si svolgerà in due sedi. L’evento inizierà il 27 febbraio presso la Camera di Commercio spagnola e proseguirà il 28 e 29 febbraio presso il Palacio de Cibeles di Madrid.

La fiera IMEX-Madrid è il più grande incontro d’affari internazionale che si tiene in Spagna. Il suo obiettivo principale è cercare di migliorare la competitività delle PMI spagnole e, a tal fine, IMEX offre la più ampia gamma di prodotti e servizi per incoraggiare le aziende ad andare all’estero. Questi tre giorni offrono un’opportunità concreta a tutte le aziende spagnole che vogliono trovare le chiavi per la loro internazionalizzazione e conoscere le opportunità dei mercati esteri, indipendentemente dal loro settore di attività o dalle loro dimensioni. 

©MIGUEL BERROCAL

27 febbraio. La Spagna in chiave internazionale.

La prima delle tre giornate, intitolata “La Spagna in chiave internazionale”, si terrà il 27 febbraio presso la sede della Camera di Commercio spagnola. Dopo l’inaugurazione dell’evento, da parte dei responsabili delle principali istituzioni che promuovono il commercio estero per le imprese spagnole, si terranno tre tavole rotonde per discutere l’evoluzione del commercio internazionale spagnolo e analizzare il contesto attuale dal punto di vista delle principali istituzioni imprenditoriali. Alla fine della giornata, verrà tracciata una sintesi attraverso le conclusioni.

Situazione geopolitica e implicazioni per il commercio e gli investimenti internazionali.

Questa tavola rotonda affronterà i trattati internazionali, lo sviluppo del settore tecnologico, la strategia di difesa commerciale (approvata nel luglio 2023), la sicurezza economica e la politica commerciale della Spagna nel contesto globale.

Architettura istituzionale e strumenti di sostegno all’internazionalizzazione delle imprese.

La seconda tavola rotonda della prima giornata di IMEX-Madrid 2024 vedrà la partecipazione dei principali enti e organizzazioni spagnoli che promuovono lo sviluppo delle imprese.

I settori del futuro per l’internazionalizzazione delle imprese.

La prima giornata si concluderà con una tavola rotonda sulle sfide che attendono i settori industriale e automobilistico, energetico, agroalimentare e tecnologico. Alla tavola rotonda parteciperanno i top manager di alcune aziende di questi settori, esperti in ciascuno dei loro campi.

28 e 29 febbraio. 22ª edizione della Fiera IMEX-Madrid.

Il 28 febbraio (dalle 9.00 alle 19.00) e il 29 febbraio (dalle 9.00 alle 14.00) l’evento proseguirà presso il Palacio de Cibeles di Madrid (Municipio di Madrid) con un programma ricco di cinque tavole rotonde e 40 conferenze commerciali internazionali. Durante questi due giorni sarà allestita un’area espositiva con circa 50 stand di aziende e organizzazioni che esporranno i loro servizi agli imprenditori in visita. Come ogni anno, IMEX-Madrid ha attivato l’applicazione per l’organizzazione di incontri faccia a faccia, in modo che i visitatori d’affari possano fissare la loro agenda personale di incontri con i rappresentanti economici e commerciali degli oltre 60 Paesi che si prevede invieranno migliaia di richieste a IMEX-Madrid 2024. 

Anche quest’anno, la Camera di Commercio Italiana parteciperà alla Fiera IMEX, in rappresentanza del mercato italiano e i responsabili del dipartimento commerciale saranno a disposizione delle aziende e dei professionisti interessati alle opportunità nei settori in cui operano.

Gli incontri vengono organizzati prima dell’inizio dell’evento attraverso l’applicazione sul sito web di IMEX-Madrid 2024. 

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La ristorazione in Spagna cresce nel 2023

La ristorazione in Spagna cresce nel 2023

Il 2023 è stato il migliore degli ultimi anni per il settore del foodservice in Spagna, soprattutto per gli esercizi di ristorazione, che attualmente rappresentano circa l’83% della spesa totale per il foodservice. Nonostante il 2023 abbia ancora risentito della ripresa post-covid, soprattutto nella prima prima metà dell’anno, durante il quale le restrizioni dovute alla variante Omicron erano ancora presenti, a partire dal periodo estivo il consumatore spagnolo ha iniziato a stabilizzare le sue abitudini e la frequenza di consumo nel foodservice, che si sono mantenute fino alla fine dell’anno.

È quanto emerge da un recente rapporto sul settore in Spagna, realizzato dalla società internazionale di ricerche di mercato Circana attraverso il suo Crest Panel – che raccoglie dati sul consumo di pasti, snack e bevande in Francia, Germania, Italia, Spagna e Gran Bretagna. In partticolare, gli spagnoli hanno realizzato quasi 7.210 milioni visite preso locali e strutture di foodservice durante tutto l’anno, per una spesa di oltre 41.650 milioni di euro. Ciò rappresenta una forte crescita rispetto al periodo precedente, rispettivamente del 3,2% e dell’11% in visite e spesa.

La ristorazione guida il settore del foodservice

Attualmente, l’83% della spesa per il foodservice avviene in un esercizio di ristorazione, sia esso organizzato o indipendente. Il restante 17% corrisponde ad altri punti vendita che, grazie a nuovi sviluppi, offerte e innovazioni, offrono alternative dirette al consumatore per quelle occasioni di consumo immediato di cibi e bevande, in particolare:

  • Gli alberghi, che attraggono fortemente le nuove occasioni di consumo, generate dal nuovo modello di lavoro/studio a distanza.
  • L’offerta di cibi caldi dei supermercati, un canale che ha già un fatturato annuo di oltre 860 milioni di euro nel settore del foodservice.

Cambiamenti importanti si stanno verificando anche all’interno dello stesso settore della ristorazione:

  • Il consolidamento del QSR Fast Food – esercizi di ristorazione veloce senza cameriere – che cresce del +13% rispetto all’anno precedente, trainato da tutte le sue varietà (hamburger, pollo, etnico, poke, insalate individuali e personalizzate, ecc.) e che ora rappresenta il 12,7% della spesa totale in Spagna.
  • I consumatori spagnoli scommettono anche sulla nuova offerta che si sta sviluppando nel canale FSR (Full Service Restaurant) attraverso nuove offerte, nuovi locali ed espansioni territoriali nel segmento Casual Dining e FSR International (italiano, messicano, hamburger, ecc.), guidati dalla tendenza dei consumatori spagnoli che sono sempre più esigenti in quanto a innovazione nel settore della ristorazione.

Abitudini di consumo e nuove tipologie di servizi

La ristorazione continua ad essere il centro nevralgico e il punto preferito degli spagnoli, che destinano il 68% della loro spesa ai consumi all’interno degli stabilimenti, una percentuale ben al di sopra della media dei vicini europei.

Le raccomandazioni provenienti dall’ambiente di fiducia dei consumatori continuano a essere il principale driver per un consumatore su tre nella scelta di un ristorante o bar. Tuttavia altri concetti entrano nell’elenco dei fattori determinanti della scelta, come la qualità del trattamento da parte del personale del locale, fondamentale per il 15% dei consumatori spagnoli, la scontistica sui prezzi, le recensioni pubblicate nella rete, i consigli degli influencer, ecc.

Sempre secondo i dati pùbblicati dalla ricerca il 32% della spesa complessiva degli spagnoli in foodservice  è destinata al FoodDelivery e al Takeaway. 

In particolare, il FoodDelivery in Spagna chiude l’anno con un fatturato annuo di oltre 2.925 milioni di euro annui. Un utente su due del servizio afferma di aver mantenuto o addirittura aumentato il proprio utilizzo rispetto a un anno fa, come emerge dall’ultima inchiesta del Sentiments Survey realizzato da Circana. E non si può trascurare lo sviluppo continuo e sostenuto che sta avendo il take away in Spagna, che rappresenta già il 25% della spesa totale in Foodservice, quasi 8 punti in più rispetto a quanto rappresentava prima della pandemia.

gIn questo senso, Gli spagnoli si stanno avvicinando sempre di più al profilo del consumatore europeo. L’esplosione dei consumi da asporto si vede nelle Colazioni, dove già il 30% della spesa è destinata al take away (12 punti sopra i risultati pre-pandemia). Ma anche i pasti principali stanno registrando un aumento di questa modalità di consumo, visto che il 20% della spesa effettuata  nel Foodservice riguarda cibo che viene ritirato direttamente e consumato fuori dal locale.

È possibile accedere ad ulteriori dati riguardo il foodservice in Spagna consultando l’Anuario de la Innovación 2023 pubblicato da Food Retail & Service, attraverso il seguente link (p.124 – 131)

 

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Certificazione, qualità e tradizione nel progetto Enjoy European Quality Food: un’identità che accomuna i prodotti italiani e spagnoli

Certificazione, qualità e tradizione nel progetto Enjoy European Quality Food: un’identità che accomuna i prodotti italiani e spagnoli

Certificazione, qualità e tradizione nel progetto Enjoy European Quality Food: un’identità che accomuna i prodotti italiani e spagnoli

Il progetto dell’Unione Europea per la promozione e la valorizzazione dei prodotti di qualità certificata, Enjoy European Quality Food (EEQF) (https://www.eeqf.eu/es/), dal 2019 divulga la ricchezza dei prodotti italiani con DOP, IGP ed ETG attraverso diverse iniziative, tra cui conferenze stampa, tavole rotonde, degustazioni, press tour e altri eventi in Italia, Germania, Regno Unito (solo nel 2019, prima del Brexit), Polonia e Spagna. Proprio nel Paese iberico si è tenuta lo scorso 18 gennaio una nuova tavola rotonda per promuovere la qualità e la tradizione di prodotti come vino, olio e formaggi a Denominazione di Origine, Indicazione Geografica e Specialità Tradizionale Garantita del Paese dello Stivale. Si tratta di prodotti che sono sempre più presenti nella gastronomia spagnola, forti della loro autenticità e del fatto di costituire una parte fondamentale della Dieta Mediterranea condivisa tra i due Paesi.

Giovanni Guarneri, leader del progetto EEQF e presidente del Consorzio di Tutela del Provolone Valpadana, ha partecipato all’incontro tra esperti presso la prestigiosa sede dell’Ateneo di Madrid, moderato dal giornalista Alberto Luchini; Rogelio Enríquez, presidente dell’Accademia di Gastronomia di Madrid; Juan José Burgos, presidente di Slow Food Madrid; e Paolo Casagrande, head chef del ristorante Lasarte (Barcellona), con 3 stelle Michelin, e direttore gastronomico di Orobianco (Calpe), con 1 stella. Casagrande è stato anche l’autore del menù di degustazione servito presso La Cantina del Ateneo e basato su ricette italiane con ingredienti come mozzarella STG, Olio d’oliva Toscano IGP, Provolone Valpadana DOP o Moscato d’Asti DOCG.

In questa occasione il tema centrale è stato “Certificazione, qualità e tradizione: un’identità comune tra Italia e Spagna”, dal momento che entrambi i Paesi condividono una forte tradizione enogastronomica che fa della qualità dei loro prodotti il ​​loro punto di forza. Italia e Spagna, infatti, rappresentano oltre il 35% dei prodotti agroalimentari di qualità certificata dell’Unione Europea. Nello specifico 1.214, di cui 855 con etichetta italiana e 359 con etichetta spagnola. Nel corso dell’incontro, lo chef Paolo Casagrande ha affermato di considerarsi particolarmente fortunato di “svolgere il proprio lavoro nei Paesi del Mediterraneo” ed ha sottolineato l’importanza “di sapere chi c’è dietro al prodotto, come è stato elaborato“, assumendosi, in qualità di chef, la responsabilità di fungere da “filtro tra il prodotto e il cliente”.

Giovanni Guarneri ha spiegato che “la Denominazione d’Origine soddisfa i tre tipi di sostenibilità: economica, sociale e ambientale” e che “tutela anche i territori”; inoltre apporta ricchezza, perché “quando una persona decide di viaggiare, lo fa per scoprire la cultura e la storia del territorio, ma anche le sue abitudini alimentari”. Rogelio Enríquez ha sottolineato proprio a questo proposito che “la gastronomia è la seconda ragione che spinge il turismo”. Da qui l’importanza di tutelare e di valorizzare “i prodotti di entrambi i Paesi, poiché fanno parte delle nostre culture”. Le diverse denominazioni di origine che sono rappresentate dai prodotti EEQF sono senza dubbio una garanzia e “il consumatore deve sapere quando un prodotto è di qualità“, ha affermato il presidente dell’Accademia di Gastronomia di Madrid.

Si è parlato anche delle certificazioni come modello di sviluppo rurale sostenibile basato sui territori e sulla qualità, sulla loro capacità di conferire maggior valore alle materie prime, nonché dell’uso di prodotti italiani certificati nella cucina spagnola, che deve essere considerato come un esempio di sinergia. Inoltre, è stato evidenziato il legame che si crea con il consumatore per il fatto che i prodotti da lui consumati hanno un territorio d’origine specifico e preminente. Juan José Burgos, presidente di Slow Food Madrid, ha sottolineato l’importanza di “essere consumatori attivi, cioè coproduttori, capaci di trasmettere ciò che c’è dietro ogni certificazione” e di trasformare il marchio IGP in valore aggiunto, perché il prodotto che troviamo sul piatto “è solo la punta dell’iceberg e dovremmo concentrarci sulla sua origine, sulla sua preparazione…”.

Partecipano a questo progetto cofinanziato dall’Unione Europea, che si conclude a febbraio di quest’anno, il Consorzio per la Tutela dell’Asti DOCG, il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG, il Consorzio Vino Nobile Montepulciano DOCG, il Consorzio Tutela Provolone Valpadana, l’Associazione Produttori Olivicoli Toscani -APOT- e Latteria Soligo.

L’Italia è il primo mercato al mondo per numero di denominazioni d’origine concesse dall’Unione Europea, con quattro nuovi prodotti registrati nel 2023: Sebadas di Sardegna IGP, Ciliegia di Lari IGP, Asparago Verde di Canino IGP ed Emilia Romagna DOP.

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Gli investimenti esteri in Spagna hanno superato i 21 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2023

Gli investimenti esteri in Spagna hanno raggiunto 21,232 miliardi di euro nei primi tre trimestri del 2023, secondo i dati pubblicati dal Registro degli Investimenti Esteri della Segreteria di Stato per il Commercio disponibili su DataInvex.

Nel terzo trimestre del 2023, gli investimenti sono aumentati del 54%, mentre nel caso degli investimenti produttivi sono aumentati del 167% (da 2.267 a 6.070 milioni di euro). Questi risultati del terzo trimestre sono dovuti alla fiducia degli investitori nell’economia spagnola e all’attrattiva della Spagna, con interessanti opportunità di business in settori strategici ad alto valore aggiunto.

Investimenti esteri
Gli investimenti esteri totali, da gennaio a settembre 2023, sono cresciuti di oltre il 6,9% e del 21,3% rispetto alla media degli ultimi cinque anni (dal 2019 al 2023). Per settore, il 51% degli investimenti esteri totali in Spagna è stato destinato al settore dei servizi, il 45,5% al settore industriale e il 3% alle costruzioni.

Il settore dei servizi ha continuato a essere il principale settore beneficiario: tra i sottosettori beneficiari spiccano le attività sanitarie e le telecomunicazioni, per un importo rispettivamente di 1.814 e 1.762 milioni di euro.

Origine degli investimenti
Per Paese, gli Stati Uniti sono stati la principale fonte di flussi di investimento verso la Spagna. Insieme a Germania e Francia, questi tre Paesi hanno emesso il 56,8% degli investimenti nel periodo. Da parte sua, l’investimento lordo spagnolo all’estero ha raggiunto i 13.939 milioni di euro. Il 27,7% in più rispetto alla media degli ultimi cinque anni.

Spagna in testa ai nuovi progetti
Secondo FDI Markets, la banca dati sui progetti greenfield del Financial Times Group, nel 2022 la Spagna ha ricevuto 860 progetti greenfield da capitali stranieri, diventando così il sesto Paese al mondo a ricevere il maggior numero di progetti greenfield a livello globale, dopo Stati Uniti, Regno Unito, India, Emirati Arabi Uniti e Germania, e davanti a grandi potenze come Cina, Francia, Giappone, Canada e Italia.

Questa tendenza si sta consolidando nel 2023 poiché, secondo gli ultimi dati disponibili da gennaio a ottobre, la Spagna è il quinto Paese al mondo che ha ricevuto il maggior numero di progetti greenfield di Investimenti Diretti Esteri.

Inoltre, la Spagna sta registrando risultati molto promettenti nelle modalità di investimento estero più avanzate e produttive. Secondo la stessa fonte FDI Markets, nel 2022 la Spagna è stata il terzo maggior destinatario globale di progetti greenfield nel settore delle energie rinnovabili. È stata anche la terza maggiore destinataria di progetti nel settore aerospaziale e la quarta maggiore destinataria nel settore delle TIC e delle infrastrutture internet.

È stato anche il quarto Paese a ricevere il maggior numero di progetti che riguardano attività di R&S, posizionandosi al quarto posto nell’elenco dei Paesi che hanno ricevuto progetti nel settore automobilistico. È stato anche il quarto maggior destinatario di progetti greenfield legati all’idrogeno pulito, il quinto maggior destinatario di progetti legati all’intelligenza artificiale e il sesto maggior destinatario di progetti di start-up straniere.

Fonte: Moneda Única

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Gian Maria Gros-Pietro (Intesa Sanpaolo) e Alejandra Kindelán (Asociación Española de Banca) ricevono il Premio Tiepolo 2023

Gian Maria Gros-Pietro (Intesa Sanpaolo) e Alejandra Kindelán (Asociación Española de Banca) ricevono il Premio Tiepolo 2023

Gian Maria Gros-Pietro, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo e membro del Consiglio dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI) e Alejandra Kindelán, Presidente dell’Asociación Española de Banca (AEB), hanno ricevuto stasera il Premio Tiepolo 2023, un riconoscimento che, dal 1996, valorizza la traiettoria di personalità spagnole e italiane di successo in campo economico ed imprenditoriale e il loro contributo al rafforzamento delle relazioni tra i due Paesi.

La cerimonia di consegna di questo prestigioso riconoscimento, conferito dalla Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS) e dalla Confederación Española de las Organizaciones Empresariales (CEOE), sotto gli auspici dell’Ambasciata d’Italia in Spagna,si è svolta a Madrid, presso il Palazzo di Amboage, sede della rappresentanza diplomatica della Repubblica Italiana, alla presenza di numerosi rappresentanti istituzionali e del mondo economico e imprenditoriale dei due Paesi. In particolare, all’evento hanno preso parte l’Ambasciatore d’Italia in Spagna, Giuseppe Buccino Grimaldi, il Ministro spagnolo di Politica Territoriale e Memoria Democratica, Víctor Ángel Torres, l’Ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Fernández-Palacios Martínez, ed i Presidenti della CCIS, Marco Pizzi, e della CEOE, Antonio Garamendi.

La giornalista e conduttrice televisiva Leticia Iglesias ha dato inizio alla cerimonia di consegna del Premio ricordando la traiettoria di successo di Gros-Pietro e Kindelán, il loro contributo al rafforzamento del settore finanziario in Italia e Spagna e il loro sostegno alla crescita e alla competitività delle imprese che compongono il tessuto imprenditoriale dei due Paesi.

Quest’anno sono state premiate due figure di grande spessore che, con la loro visione ed esperienza, hanno consolidato il settore bancario come motore di business sostenibile e responsabile”, ha affermato nel suo discorso di apertura l’Ambasciatore Buccino Grimaldi, riferendosi ai due protagonisti della serata. “Delle vere, importanti ed autentiche storie di successo di cui non solo hanno potuto beneficiarsi i due Paesi – Italia e Spagna – ma anche l’intero contesto europeo” ha aggiunto l’Ambasciatore, per concludere rivolgendo un “particolare apprezzamento, a pochi mesi dal mio insediamento ed alla prima cerimonia di Premio Tiepolo a cui ho il piacere di presenziare, della consegna del Premio – per la prima volta dalla sua istituzione – ad una rappresentante del mondo imprenditoriale donna”.

Gian Maria Gros-Pietro, alla guida di Intesa Sanpaolo nell’anno del 50º anniversario della sua presenza in Spagna

Gian Maria Gros-Pietro (Torino, 1942) è Presidente del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo dall’aprile 2016 e Vice Presidente Vicario dell’ABI (Associazione Bancaria Italiana).

Sotto la sua presidenza, il Gruppo Intesa Sanpaolo si è consolidato tra i principali istituti bancari in Europa, fornendo sostegno all’economia nei Paesi in cui opera attraverso un approccio al business sostenibile e responsabile.  Attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking (IMI CIB) – guidata da Mauro Micillo – il gruppo ha incrementato significativamente negli ultimi anni la quota del business derivante da clientela internazionale, che oggi rappresenta circa il 50% dei ricavi complessivi della Divisione, a conferma della sua solida vocazione internazionale.

Proprio quest’anno Intesa Sanpaolo celebra il 50° anniversario del suo primo insediamento in Spagna, grazie alla Banca Commerciale Italiana (Comit). Il Paese Iberico rappresenta uno dei presidi maggiormente rilevanti del network internazionale della Divisione IMI CIB, grazie ai solidi e radicati rapporti in essere con le principali corporate e financial institutions del Paese e all’expertise sviluppata dalle persone della filiale e alle risorse impegnate in loco.

Sono onorato di ricevere questo premio, quale Presidente di Intesa Sanpaolo, in considerazione del prestigio e della rappresentatività delle persone che mi hanno preceduto, e della Presidente di AEB, Alejandra Kindelán”, ha affermato Gros-Pietro durante il suo intervento.  

“La Banca è presente in Spagna per aiutare le imprese a collaborare con le imprese spagnole e per guardare insieme al bacino del Mediterraneo, dove va tutelata la pace e si devono realizzare le condizioni favorevoli a una crescita economica sostenibile”, ha sottolineato il Presidente di Intesa Sanpaolo. “Quando si riceve un premio è bene ricordarsi, e ricordare, che quello che si ottiene è perlopiù frutto della collaborazione e della capacità di lavorare con gli altri, superando ostacoli e incomprensioni. Mi auguro che l’amicizia tra Spagna e Italia possa crescere ancora e svolgere un ruolo catalizzatore per costruire una società meno ineguale e più attenta all’ambiente, anche grazie all’aiuto prezioso del sistema bancario e finanziario”.

Oltre alla presidenza del prestigioso gruppo bancario italiano e alla vicepresidenza di ABI, Gros-Pietro riveste numerosi incarichi presso enti e istituzioni legate al settore finanziario e della ricerca. In particolare, è membro del Comitato Corporate Governance di Borsa Italiana, del Comitato degli Operatori di Mercato e degli Investitori presso Consob, del Consiglio di Amministrazione di Cotec Italia (di cui è socio Fondatore) e di quello di ISPI (Istituto per gli Studi di Politica Internazionale).

Alejandra Kindelán, promotrice del posizionamento europeo del sistema bancario

Alejandra Kindelán (Caracas, 1971) è Presidente dell’Asociación Española de Banca (AEB) e della Fundación AEB dall’aprile 2022. Inoltre, dal dicembre dello stesso anno ricopre una delle vicepresidenze della CEOE ed è Vicepresidente del BIAC, il consiglio consultivo aziendale dell’OCSE. Prima del suo approdo ad AEB, è stata responsabile del Servizio Studi, Public Policy e Relazioni Istituzionali del Banco Santander, e consigliere dell’attività di finanziamento al consumo del Banco Santander in Europa (SCF) e di Santander Argentina. È stata anche Presidente del Comitato per gli Affari Economici e Monetari della Federazione bancaria europea (2006-2012) e membro del Comitato di regolamentazione dell’Institute of International Finance (IIF), oltre ad aver occupato altre posizioni in comitati esecutivi o consultivi di istituzioni accademiche e del settore.

Kindelán, che non ha potuto essere presente alla cerimonia, è stata rappresentata da María Abascal, Direttrice Generale di AEB, che ha avuto l’incarico di ritirare il premio in sua vece. Successivamente, il presidente della CEOE, Antonio Garamendi ha letto alcune parole di ringraziamento da parte della premiata: “Quest’anno il Tiepolo premia il settore in cui ho sviluppato il mio percorso professionale e che sono orgogliosa di rappresentare come presidente dell’Associazione Bancaria Spagnola. Un settore che rappresenta un pilastro fondamentale delle nostre economie. Che rende i nostri Paesi luoghi migliori in cui vivere e sviluppare opportunità. Che convoglia miliardi di euro di risparmi di cittadini e imprese verso progetti che ci fanno crescere, essere più competitivi, e questa è senza dubbio la formula migliore per portare reale progresso alla società e benessere ai cittadini.

Dalle diverse responsabilità ricoperte negli enti in cui ha lavorato, Kindelán è stata una grande promotrice del posizionamento europeo del sistema bancario, convinta dell’importanza della collaborazione pubblico-privato e della cooperazione tra Paesi e settori per rafforzare il grande legame europeo e sostenere gli importanti progetti necessari per lo sviluppo e la competitività dei diversi mercati. Inoltre, ha lavorato per difendere ciò che il sistema bancario italiano e quello spagnolo hanno in comune: la natura marcatamente commerciale, la vicinanza ai clienti, una forte presenza nell’attività retail e l’attenzione al sociale.

Che il settore bancario venga oggi riconosciuto con un premio promosso dalla Camera di Commercio Italiana e dalla CEOE è per noi una spinta, uno stimolo. Perché il nostro settore vuole stare e sta con le imprese, con chi promuove la crescita delle economie, favorisce l’occupazione e crea ricchezza. Con chi è, senza dubbio, il motore della Spagna, dell’Italia e dell’Europa. Questa Europa che sta cercando il suo posto in un contesto turbolento e in un momento di incertezza. Che ha costruito uno spazio di convivenza e di benessere che costituisce un riferimento internazionale, e che attualmente riflette sul suo ruolo in un mondo multipolare“.

Laureata in Economia e Scienze Politiche al Wellesley College del Massachusetts, Kindelán ricopre anche altri incarichi in istituzioni ed enti rilevanti in campo finanziario e accademico, tra cui quello di membro dell’Instituto de Estudios Económicos, del Consiglio di Amministrazione della Fondazione per gli Studi Finanziari e dell’Osservatorio della Escuela de Organización Industrial.

Un ringraziamento agli sponsors:

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Spagna protagonista ad Artigiano in Fiera 2023

Spagna protagonista ad Artigiano in Fiera 2023

Ha chiuso i battenti lo scorso 10 dicembre la 27ª edizione di Artigiano in Fiera, il principale evento internazionale dedicato alla promozione dell’artigianato, organizzato nel polo fieristico di Rho-Pero (Milano). Anche quest’anno i numeri hanno confermato il successo di questa importante fiera dell’artigianato: oltre 1.000.000 di visitatori, 2.550 espositori provenienti da 86 paesi e distribuitii su 8 padiglioni (uno in più rispetto al 2022).

Dopo il grande successo dell’edizione dello scorso anno, l’area espositiva dedicata all’artigianato spagnolo, gestita dalla Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS), si è confermata come uno degli spazi più visitati dal pubblico. In particolare, l’Area España ha visto la partecipazione di 40 espositori, distribuiti su una superficie di quasi 600 metri quadrati.

All’interno dell’Area Spagna, situata nel Padiglione 7 di Fiera Milano, è stata esposta un’ampia varietà di prodotti artigianali provenienti da diversi settori, come oggetti e accessori decorativi, abbigliamento e accessori in pelle e pelliccia, bigiotteria e gioielleria, oggettistica, articoli per la casa, giocattoli e modelli in legno e argilla, ideali per lo shopping natalizio. Inoltre, neanche quest’anno sono mancati i prodotti alimentari e piatti tipici della cucina spagnola, tra cui il jamón ibérico e la paella, oltre a un’ampia varietà di salumi.

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Aperte le iscrizione per il workshop Smart Green sulla sostenibilità impresariale

Aperte le iscrizione per il workshop Smart Green sulla sostenibilità impresariale

È aperto il portale per iscriversi al workshop sulla sostenbilità “SMART GREEN: Pensando en el futuro de las empresas”, che fa parte di AL INVEST VERDE.

Finanziato dall’Unione Europea, il programma di questo laboratorio è stato definito dalla CCIS in collaborazione con la Camera di Commercio del Costa Rica con l’obiettivo di aiutare le imprese a gestire la propria attività in modo sostenibile e acquisire strumenti teorici e pratici per implementare buone pratiche di sostenibilità ambientale..

Attraverso questo workshop, le imprese partecipanti apprenderanno i seguenti punti:

1.            Sviluppare competenze chiave per gestire un’azienda in modo sostenibile.

2.            Apprendere nuove conoscenze pratiche che faranno la differenza nella propria attività.

3.            Avere la possibilità di entrare in contatto con altri imprenditori appassionati di sostenibilità.

4.            Imparare ad avviare o migliorare l’attività con un approccio sostenibile.

Inoltre, alla fine del percorso di apprendimento, verrà premiata una delle imprese partecipanti, che avrà la  possibilità di viaggiare una settimana in Costa Rica per un educational tour organzzato nell’ambito del progetto Smart Green.  

L’iscrizione al workshop è gratuita ed è necessaria la previa registrazione attraverso il seguente formulario: Iscrizione

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Le esportazioni spagnole raggiungono un nuovo record nei primi 9 mesi dell’anno

Le esportazioni spagnole raggiungono un nuovo record nei primi 9 mesi dell’anno

Le esportazioni di merci spagnole hanno raggiunto 287.586 milioni di euro nel periodo gennaio-settembre, il dato più alto della serie storica per questo periodo. Le importazioni hanno invece raggiunto i 317.182 milioni di euro. Questo è quanto emerge dall’ultimo Rapporto mensile sul commercio estero del Segretario di Stato per il Commercio con i dati commerciali dichiarati dalle dogane.

Di conseguenza, il deficit commerciale dei primi nove mesi dell’anno è sceso a 29.596 milioni di euro, rispetto al deficit di 53.437 milioni di euro registrato nello stesso periodo del 2022.

Il dinamismo delle esportazioni spagnole rispetto alle importazioni ha ridotto il deficit commerciale fino al 44%. Una delle priorità di questo governo è stata quella di rafforzare e incrementare le imprese esportatrici e la competitività e di rendere la Spagna un Paese attraente per gli investimenti esteri.

Il tasso di copertura – il rapporto tra esportazioni e importazioni – è aumentato al 90,7% (84,3% nel periodo gennaio-settembre 2022, dati provvisori). Il saldo non energetico ha continuato a diminuire il suo deficit di 4.718 milioni di euro (rispetto a un deficit di 13.380 milioni di euro nel periodo cumulato fino a settembre 2022) e il deficit energetico è sceso a 24.878 milioni di euro (deficit di 40.057 milioni di euro nello stesso periodo del 2022). Inoltre, le esportazioni spagnole tra gennaio e settembre (crescita dello 0,3%) mostrano una crescita maggiore rispetto alle economie europee, dato che l’UE-27 (-1,1%) e l’Eurozona (-1,9%) hanno registrato cali.

I settori che hanno contribuito positivamente al tasso di variazione annuale delle esportazioni da gennaio a settembre 2023 sono stati il settore automobilistico (contributo di 2,8 punti), i beni strumentali (contributo di 1,9 punti) e i prodotti alimentari, bevande e tabacco (contributo di 0,8 punti). Inoltre, spicca anche il boom delle esportazioni spagnole di servizi, che sono aumentate del 26,4% nel 2022. Senza dubbio, il settore estero spagnolo è un motore di crescita economica e un generatore di occupazione.

Le esportazioni verso l’Unione Europea (62,8% del totale) sono aumentate dell’1,1% su base annua nei primi nove mesi dell’anno. Le vendite verso l’Eurozona (54,8% del totale) sono cresciute dello 0,2% e quelle verso il resto dell’Unione Europea (8,0% del totale) del 7,4%. Le esportazioni spagnole verso destinazioni terze hanno rappresentato il 37,2% del totale. Le Comunità Autonome con la maggiore crescita delle esportazioni nel periodo sono state Castilla y León, Catalogna e La Rioja.

Settembre 2023


Nel mese di settembre, le esportazioni di merci spagnole hanno superato i 31.015 milioni di euro, a fronte di 34.853 milioni di euro di importazioni. Le importazioni sono diminuite più delle esportazioni (rispettivamente 16,2% contro 10,4% su base annua). Tuttavia, rispetto al mese precedente, le esportazioni sono aumentate dello 0,4% e le importazioni dell’1,6%. Nel settembre 2023, il deficit commerciale si è ridotto a 3.838 milioni di euro (deficit di 6.976 milioni di euro nello stesso mese del 2022).

Il saldo non energetico ha registrato un deficit di 886 milioni di euro (deficit di 2.481 milioni di euro nel settembre 2022, dati provvisori) e il deficit energetico è sceso a 2.953 milioni di euro (deficit di 4.495 milioni di euro nel settembre 2022). Da parte loro, le esportazioni spagnole verso l’Unione Europea nel settembre 2023 rappresentano il 62,5% del totale, mentre le esportazioni verso i Paesi terzi (non UE) rappresentano il 37,5% del totale e le vendite verso il Regno Unito sono aumentate dell’1,2%.

Fonte: (monedaunica.net)

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