Incontri B2B tra operatori del settore biomedicale a Padova, nell’ambito della fiera Circular Medical Expo

Incontri B2B tra operatori del settore biomedicale a Padova, nell’ambito della fiera Circular Medical Expo

Il 3 e 4 dicembre prossimo si celebra a Padova la Circular Medical Expo, l’evento dedicato agli operatori del settore sanitario e biomedicale, che verrà ospitato presso i padiglioni del quartiere fieristico locale.

Circular Medical Expo è l’evento di riferimento per tutti gli operatori delle aziende che fanno parte della filiera tecnologica e produttiva del settore biomedicale. In particolare, vi prendono parte imprese attive nei comparti:

– ausili e tecnologie assistive, mobilità e fisioterapia

– apparecchiature elettro medicali e dispositivi medici

– diagnostica

– arredi e forniture ospedaliere (cucine, carrelli sanitari, illuminazione, igiene ecc.) e sanificazioni

– organi artificiali

L’evento prevede un programma di incontri B2B con le imprese espositrici, a cui possono prendere parte distributori e importatori dei principali mercati dell’export italiano, tra cui la Spagna.

In questo senso, anche per l’edizione 2024, la CCIS collabora con gli organizzatori per la selezione di buyer spagnoli interessati a prendere parte allo specifico programma di incontri nell’ambito dell’evento, così definito:

2 dicembre

– Arrivo a Padova

3 dicembre

– 09:00 Saluti di benvenuto

– 10:00-13:00 Visita alla fiera Circular Medical Expo e incontri con le aziende espositrici presso il loro stand

– 13:00 – 14:00 Pausa pranzo

– 14.15 – 18.00 Visita alla fiera Circular Medical Expo e incontri con le aziende espositrici presso i loro stand

4 dicembre

– 10.00 – 13.00 Visita alla fiera Circular Medical Expo e incontri con le aziende espositrici presso il loro stand

– 13.00 – 14.00 Pausa pranzo

– 14.15 – 18.00 Visita alla fiera Circular Medical Expo e incontri con le aziende espositrici presso il loro stand

5 dicembre

– Rientro in Spagna

L’organizzazione si farà carico delle spese di volo e alloggio degli operatori selezionati e ammessi al programma di incontri B2B.

Per richiedere il modulo per la richiesta di partecipazione al programma è necessario mettersi in contatto con il Dipartimento Servizi Commerciali della CCIS, inviando una mail a departamento.comercial@italcamara-es.com

L’iniziativa fa parte del progetto “Biomedicale”, realizzato grazie alla Camera di Commercio di Padova ed inserito nel programma promozionale 2024 condiviso con la Regione del Veneto. Ê organizzata da Venicepromex in partnership con Padova Hall ed in collaborazione con Unioncamere Veneto, Sistema Camerale Veneto, CNA Veneto, Confartigianato Imprese Veneto, Confimi Industria Sanità – Sanità Veneto, Confindustria Veneto Est, Confapi Veneto, Galileo Visionary District, Osservatorio Biomedicale Veneto, Unismart Fondazione Università di Padova, Università degli Studi di Padova.

Per maggiori informazioni: https://circularmedicalexpo.com/

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

Madrid, mercato di riferimento per i data center

Madrid, mercato di riferimento per i data center

Secondo quanto pubblicato da Madrid Investment Attraction, l’agenzia per l’attrazione degli investimenti del Comune di Madrid, negli ultimi mesi, la capitale spagnola e la sua area metropolitana hanno assistito a un’ondata di annunci di investimenti multimilionari in nuovi Data Centre. Microsoft, Oracle, Google, Iron Mountain, Pure DC, Data4, Interxion e Azora sono solo alcune delle numerose aziende che hanno recentemente lanciato o annunciato nuovi sviluppi nei dintorni della capitale. Secondo l’agenzia, questa rinnovata e vigorosa propensione agli investimenti è il risultato di una confluenza di fattori che hanno contribuito a posizionare Madrid come uno dei principali hub digitali dell’Europa meridionale. Tra questi vengono sottolineati l’importante processo di digitalizzazione delle aziende e delle amministrazioni pubbliche, le infrastrutture digitali installate negli ultimi anni, la connettività digitale della capitale, l’accesso all’energia (soprattutto da fonti rinnovabili) e la disponibilità di risorse umane altamente qualificate.

La capitale spagnola, infatti, si è posizionata come mercato strategico nel crescente panorama dei servizi digitali e del cloud computing. Madrid, motore della quarta economia più grande dell’Unione Europea, rappresenta uno dei principali hub commerciali e tecnologici dell’Europa meridionale. La domanda di servizi cloud ha conosciuto un boom senza precedenti, trainato dall’accelerazione della digitalizzazione delle aziende e delle amministrazioni pubbliche. Madrid, in quanto fulcro di settori importanti come la finanza, le telecomunicazioni e i servizi, con un peso crescente di attività tecnologiche e ad alta intensità di conoscenza, e in quanto capitale della lingua spagnola, offre un mercato maturo e in espansione per i fornitori di servizi cloud. Inoltre, la sua posizione geografica privilegiata la rende un ponte naturale tra l’Europa, l’Africa e l’America Latina, estendendo in modo significativo la sua portata potenziale.

Madrid sta emergendo come il mercato di riferimento in termini di capacità installata nei Data Center dell’Europa meridionale. La capitale spagnola e la sua area circostante ospitano una massa critica di aziende leader nel settore dei data center, con 40 centri operativi per un totale di 164 MW di capacità installata, secondo l’ultimo rapporto di Colliers, che prevede un aumento del 56% della capacità installata entro il 2023. A ciò si aggiunge una robusta pipeline di progetti in fase di sviluppo, con l’ambizioso obiettivo di superare i 600 MW entro il 2026. Questa crescita esponenziale è sostenuta dalla scelta di Madrid da parte di grandi multinazionali tecnologiche per l’implementazione delle loro regioni cloud in Spagna, consolidando così l’ecosistema digitale della città e la sua posizione di hub tecnologico di riferimento.

L’eccezionale connettività digitale di Madrid è un’altra delle sue principali attrattive per il settore dei data center. La capitale spagnola gode di una posizione geostrategica privilegiata, che funge da collegamento naturale tra il mercato europeo e quello americano. Negli ultimi anni, i progressi nelle infrastrutture fisiche sono stati combinati con una maggiore competitività digitale. Gli investimenti significativi dell’ultimo decennio, come l’espansione della rete in fibra ottica, il miglioramento della connettività mobile, la concentrazione di punti neutri per la bassa latenza (Espanix, NetIX, DE-CIX), i grandi investimenti nei data center e la creazione di importanti regioni cloud, insieme all’arrivo di nuovi cavi sottomarini transoceanici, che convergono a Madrid, posizionano la capitale come un hub digitale di rilevanza internazionale. La necessità di percorsi alternativi, diversi dalle regioni congestionate come gli Stati Uniti o dalle città dei mercati FLAP-D in Europa, contribuisce a conferire a Madrid un ruolo sempre più rilevante nel panorama digitale europeo.

L’accesso all’energia, il suo trasporto e il suo costo continuano a essere le principali sfide per un settore che si è impegnato a ridurre il proprio impatto sull’ambiente attraverso l’uso di energia pulita, con iniziative come il Climate Neutral Data Centre Pact. A livello europeo, fonti come Savills stimano che sarà necessario moltiplicare per 2,5 volte l’attuale pipeline di potenza installata per soddisfare l’aumento della domanda di data center. Madrid e la Spagna in generale offrono ulteriori vantaggi in termini di disponibilità di energia rinnovabile e costi energetici competitivi, fattori cruciali per il settore dei data center. La Spagna è al secondo posto in Europa in termini di capacità installata di energia rinnovabile, il che contribuisce a mantenere i costi energetici contenuti e competitivi rispetto ad altri Paesi come la Francia (33% in più) o l’Italia (64% in più), insieme all’importanza dei modelli PPA (Power Purchase Agreement) per garantire i costi a lungo termine.

La capitale si distingue anche come polo di attrazione e ritenzione di talenti, un fattore cruciale per il settore dei data center. La capitale spagnola è il centro di un’area metropolitana di oltre 6,8 milioni di abitanti, che ospita una delle più alte concentrazioni di professionisti della scienza e della tecnologia (STEM) in Europa. Con 19 università e scuole di business di fama internazionale, Madrid offre un flusso costante di talenti qualificati con esperienza sia nell’intero ciclo di costruzione dei centri dati (sviluppo, ristrutturazione e commercializzazione dei centri dati) sia nelle competenze specifiche del settore per la successiva gestione e manutenzione.

Infine, sottolinea Madrid Investment Attraction, negli ultimi anni la capitale ha dimostrato un forte impegno nel potenziamento del settore digitale. Il Comune di Madrid ha definito i BigData come un settore strategico per la città e ha contribuito alla creazione del BigData Cluster, dimostrando la volontà di collaborare e sostenere nuovi progetti in questo campo. La Comunità di Madrid, da parte sua, ha istituito l’Ufficio per la promozione dei centri di elaborazione dati (OICPD), che funge da punto di supporto e coordinamento per snellire le procedure e le autorizzazioni.

Previsto un forte impatto economico e occupazionale a livello locale

Questo rinnovato interesse per gli investimenti non solo promette di trasformare il panorama tecnologico di Madrid, ma fa anche presagire un notevole impatto economico in termini di creazione di posti di lavoro, attrazione di talenti e rafforzamento dell’ecosistema locale dell’innovazione.

Fonti del settore, come Spain DC, stimano che per ogni euro investito nei data center, ci si può aspettare un ritorno di oltre sette euro nell’economia locale e che gli investimenti nella digitalizzazione, di cui lo sviluppo dei data center è una leva fondamentale, potrebbero aggiungere quasi 50 miliardi di euro al PIL nazionale entro il 2026, oltre agli oltre 6 miliardi di euro di investimenti diretti in infrastrutture fisiche di data center che potrebbero essere attratti.

Per maggiori informazioni: Madrid Investment Attraction

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

Al MiCo Fiera Milano Congressi il 25 e 26 settembre torna Go International, la fiera dei servizi per rilanciare l’export

Al MiCo Fiera Milano Congressi il 25 e 26 settembre torna Go International, la fiera dei servizi per rilanciare l’export

Aggiornamenti e novità per la quarta edizione di “Go International”, la Fiera dei servizi per l’export in programma a Milano il 25 e 26 settembre: dopo l’ottimo esito dello scorso anno Go International torna negli spazi dell’Allianz MiCo Fiera Milano Congressi. Go International è organizzata da Aice, l’Associazione italiana commercio estero (Confcommercio) che rappresenta le imprese con attività di import e di export, e da Trade Events, società specializzata nell’organizzazione di eventi fieristici e di partecipazioni di aziende italiane a fiere internazionali.

A “Go International” quest’anno ci saranno più di 150 espositori ed è previsto un ricco programma di conferenze (oltre 30) dedicate alla presentazione di servizi e strumenti utili per accedere ai mercati internazionali.

“Go International” è la piattaforma dove trovare le soluzioni necessarie per accedere a nuove opportunità globali, in un periodo storico dove l’instabilità geoeconomica internazionale è elemento di criticità per molte imprese. La collaborazione e la condivisione di esperienze hanno reso l’evento un successo, aprendo la strada alla crescita internazionale delle pmi.

Oltre alle istituzioni nazionali dedicate alla promozione del Made in Italy (ICE Agenzia, Sace, Simest, ADM) il 25 e 26 settembre a Go International saranno presenti all’Allianz MiCo Fiera Milano Congressi, in qualità di espositori: istituti bancari, temporary export manager, operatori della logistica internazionale, spedizionieri, società di certificazione di conformità, assicurazioni crediti export, studi legali internazionali, consulenti export, piattaforme per e-commerce internazionale, agenzie di promozione di Paesi esteri, Camere di commercio italiane all’estero e molto altro.

I dati: trend incerto per l’export. Diversificare le aree di mercato per incrementare i flussi

Nel 2023 l’Italia, pur registrando un avanzo commerciale pari a 34,5 miliardi di euro (nel 2022 la bilancia commerciale era risultata negativa soprattutto a causa della spinta inflazionistica sui prezzi di energia e materie prime), ha avuto una performance nell’export sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Lo scorso anno l’Italia ha esportato beni per 626,2 miliardi di euro con una crescita dell’1.3% (dati Istat) ed un +5.3% in valore, ma con un -5.1% in volume: a conferma che la quantità di beni esportati è diminuita. E in questo 2024 sembra proseguire il trend incerto: Istat stima una riduzione dell’export, nel primo trimestre, dell’1,1%. Se si considera il mese di marzo, la flessione dell’export su base annua è dell’8,9% in termini monetari e del 10,3% in volume, con la contrazione più significativa nei mercati dell’UE (-12,3%). I settori più penalizzati sono stati la metallurgia (-19,3%), macchinari e apparecchi (-10,3%), prodotti chimici (-12,5%) cioè i settori tradizionalmente tra i più performanti del sistema economico italiano.

In particolare, è calato l’export verso la Germania, da sempre primo partner per l’Italia, che sta vivendo un periodo di crisi economica. Occorre, pertanto, operare per incrementare i flussi di export verso altre aree europee sensibili alle offerte italiane di prodotti e servizi e dove il Governo sta concentrando impegni e iniziative utili, quali i Balcani, il Regno Unito e l’Europa centro orientale. Non a caso Aice ha aperto da aprile il proprio primo ufficio di rappresentanza a Varsavia, in Polonia, in posizione centrale per quell’area che avrà un ruolo nevralgico per le attività di ricostruzione della confinante Ucraina. In parallelo sarà importante concentrarsi per migliorare le vendite verso i mercati extra UE più promettenti – India, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Vietnam, Thailandia – che offrono segnali interessanti per il Made in Italy, e migliorare la bilancia commerciale con la Cina (oggi negativa per l’Italia per circa 15 mld di euro) puntando su servizi e prodotti che assecondino i nuovi cambiamenti di acquisto del consumatore cinese. I dati dell’export extra UE di aprile confermano questo orientamento con un incremento congiunturale del 3,4%.

Da qui la necessità di un approccio ai mercati esteri più selettivo che si basi sulla diversificazione dei mercati di sbocco e di approvvigionamento, sulla regionalizzazione degli scambi, su una più attenta gestione delle catene globali del valore e su un sempre migliore collegamento con trasporti e logistica italiani.

Riccardo Garosci, presidente Aice: da Go International le soluzioni migliori ed i servizi più professionali e affidabili per affrontare i mercati esteri con fiducia e meno rischi

“L’export rappresenta quasi il 40% del Pil italiano – afferma Riccardo Garosci, presidente di Aice e vicepresidente Confcommercio (e Confcommercio MiLoMB) per l’internazionalizzazione – ma l’instabilità a livello globale che stiamo vivendo rende più complesso operare sui mercati esteri. Le opportunità offerte dai mercati internazionali devono essere colte dalle imprese con un approccio strategico e ragionato al fine di evitare sprechi di risorse”. “E Go International, la fiera dei servizi per l’export – prosegue Garoscioffrirà alle imprese le soluzioni migliori ed i servizi più professionali e affidabili per affrontare i mercati esteri con più fiducia e meno rischi”.

Nicolò Costanzo, ad di Trade Events, sottolinea come “Go International è il più importante momento di incontro a livello nazionale per la community dell’export. L’edizione 2024 di Go International vedrà una crescita della superficie netta espositiva di circa il 30%. Più dell’80% degli Espositori 2023 ha riconfermato la presenza anche per il 2024, a riprova dell’importanza di Go International, con una partecipazione tramite uno stand espositivo per incontrare clienti nuovi, già esistenti o per creare network e collaborazioni con i colleghi. Inoltre, quest’anno saranno 6 le sale adibite a conferenze e workshop”

per maggiori informazioni sulla fiera e sugli espositori presenti si rimanda alla web ufficiale: https://www.go-international.it/

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

Chiusura della CCIS per le vacanze estive dal 12 al 23 agosto 2024

Chiusura della CCIS per le vacanze estive dal 12 al 23 agosto 2024

La Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS) chiuderà i propri uffici dal 12 al 23 agosto 2024 per le vacanze estive. In questo specifico periodo non saranno disponibili i servizi normalmente prestati durante l’anno.

Inoltre, per via del periodo estivo e vacazionale, la CCIS riduce la propria attività nel mese di agosto. per questo motivo, non si potrà garantire una rapida risposta alle eventuali richieste che perverranno in questo periodo.

Lo staff della Camera augura a tutti i soci e amici buone vacanze estive.

Sede

 

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

Paloma G. López, fondatrice di The Circular Project, protagonista del nuovo workshop Smart Green – 12 agosto

Paloma G. López, fondatrice di The Circular Project, protagonista del nuovo workshop Smart Green – 12 agosto

Lunedì 12 agosto, alle ore 16:00, si terrà il nuovo workshop del progetto Smart Green, che mira a promuovere l’implementazione di buone pratiche nel campo della sostenibilità e dell’economia circolare nelle piccole e medie imprese.

In questa occasione, parteciperà come Green Mentor Paloma G. López, fondatrice di The Circular Project, punto di riferimento per la moda sostenibile, presidente dell’Associazione spagnola per la sostenibilità, l’innovazione e la circolarità nella moda (SIC Moda) e direttrice della Circular Sustainable Fashion Week.

In particolare, Paloma G. López è appassionata di moda sostenibile, circolare e rigenerativa. Con la sua visione dirompente e attuale, ha lavorato instancabilmente per promuovere e potenziare il ruolo della moda sostenibile come motore della trasformazione sociale e della decarbonizzazione del settore.

Dirige anche la TCP School, dove non solo parla dei principi della moda sostenibile e circolare, ma dà anche agli studenti gli strumenti per essere motori del cambiamento con progetti dirompenti che trasformano il panorama aziendale.

La sua vasta esperienza nei processi circolari e rigenerativi nel settore tessile l’ha resa un riferimento indiscutibile nel settore.

Per partecipare al workshop, è necessario inviare la richiesta a eudesk@italcamara-es.com


Per saperne di più sul progetto Smart Green clicca qui.

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

Le imprese spagnole e l’uso dell’IA generativa: lo studio di BIP Consulting

Le imprese spagnole e l’uso dell’IA generativa: lo studio di BIP Consulting

BIP Consulting, società di consulenza associata alla CCIS, ha appena pubblicato un rapporto sull’adozione dell’IA generativa nelle aziende spagnole.

Lo studio “Adopción, tendencias IA Generativa” rivela un panorama di crescente interesse e applicazione di queste tecnologie. Attraverso un’indagine condotta su oltre 50 aziende spagnole di vari settori, vengono evidenziati i principali risultati:

– Circa il 90% delle aziende intervistate si trova nella fase di esplorazione o di adozione dell’IA generativa.

– Oltre il 50% ha apportato modifiche ai propri modelli organizzativi per aumentare l’efficacia e l’agilità del processo di adozione;

– Tuttavia, solo il 29% ha implementato programmi di formazione specifici per i propri dipendenti.

Il rapporto esplora anche le opportunità non sfruttate nei programmi di finanziamento pubblico e mette in evidenza sfide come l’integrazione dei dati e la conformità alla nuova legge sull’IA. Il rapporto può essere scaricato tramite il seguente link: Rapporto BIP Consulting

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

La Camera di Commercio di Bergamo lancia la seconda edizione del MADE Film Festival

La Camera di Commercio di Bergamo lancia la seconda edizione del MADE Film Festival

Il MADE Film Festival, la cui 2ª edizione si terrà a Bergamo dal 15 al 17 novembre 2024, è un progetto di promozione del patrimonio d’impresa, finalizzato a valorizzarne la memoria storica e la dimensione operativa attraverso l’utilizzo di una pluralità di linguaggi e di forme innovative. Si focalizza sul mondo manifatturiero inteso come espressione e sintesi della cultura del lavoro e si pone l’obiettivo di rappresentare, narrare e divulgare il patrimonio culturale d’impresa in una prospettiva che dal territorio si estende al dialogo internazionale.

Lanciato nel 2023 come idea originale della Camera di commercio di Bergamo sull’onda di Bergamo Brescia Capitale italiana della cultura 2023, il festival ha da subito mostrato la sua vocazione per diventare un progetto permanente.

Attraverso il filtro della creazione artistica, MADE Film Festival si propone di indagare i vari momenti del processo manifatturiero: l’efficienza dei processi, la riduzione dell’impatto ambientale, il riciclo e il riutilizzo delle risorse primarie, i modelli di innovazione, lo studio, la ricerca e la formazione, il miglioramento delle condizioni lavorative, l’occupazione giovanile.

Si tratta pertanto di un concorso di storytelling e cultura aziendale a cui possono aderire imprese, case di produzione cinematografica, agenzie di comunicazione e associazioni.

La partecipazione è gratuita, possono essere candidati film terminati dopo il 1° gennaio 2018, della durata massima 15 minuti.  https://www.madefilmfestival.it/corporate-movies-application/ SCADENZA ENTRO IL 31/08/2024

Per maggiori informazioni sull’iniziativa è possibile consultare la pagina ufficiale: https://www.madefilmfestival.it/

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

Il settore agroalimentare spagnolo ha contribuito per quasi il 9% al PIL nazionale nel 2023

Il settore agroalimentare spagnolo ha contribuito per quasi il 9% al PIL nazionale nel 2023

Cajamar ha presentato lo scorso 2 luglio l’ultima edizione dell’ “Osservatorio sul settore agroalimentare spagnolo nel contesto europeo“. Lo studio, che viene pubblicato annualmente dall’entità finanziaria, offre un’analisi dell’evoluzione dei principali indicatori della catena del valore del settore agroalimentare spagnolo nel suo complesso nel 2023.

In particolare, il settore, considerando l’intera catena del valore, ha visto crescere il proprio valore aggiunto lordo (VAL) del 2,3% in termini reali, leggermente al di sotto del totale dell’economia (2,5%), ma al di sopra di quello dell’UE-27 (1,9%). Alla base di questa crescita c’è il maggiore dinamismo del settore della distribuzione (il cui VAL è aumentato del 4,3%) e dell’industria di trasformazione (3,4%), che contrasta con il calo dell’1,9% del settore primario. Pertanto, il settore agroalimentare contribuisce all’8,94% del PIL spagnolo (leggermente superiore all’8,9% nel 2022), con un valore di 119.140 milioni di euro. Per quanto riguarda l’occupazione, è aumentata dello 0,3% nel 2023, raggiungendo i 2.394.353 dipendenti, l’11,3% dell’economia totale (4 decimi in meno rispetto al 2022).

Come di solito accade, una caratteristica del settore agroalimentare è la sua importanza come pilastro del settore delle esportazioni, con il valore esportato che torna a un massimo storico di 72.258 milioni di euro, il 3,5% in più rispetto al 2022. Tuttavia, questa crescita si spiega con l’aumento del prezzo dei prodotti agroalimentari (in termini di volume, le esportazioni sono diminuite), in un contesto che continua a essere influenzato dall’aumento dei costi di produzione e dall’inflazione. Il settore agroalimentare contribuisce al 18,5% delle esportazioni totali di beni della Spagna (un punto in più rispetto al 2022), il più alto tra le principali economie esportatrici europee. La Spagna rimane il quarto esportatore del settore agroalimentare nell’UE-27, con una quota del 9,9% delle esportazioni totali verso l’UE. Un altro aspetto da sottolineare è l’elevata competitività del settore agroalimentare spagnolo nel contesto europeo, che si spiega soprattutto con la sua maggiore produttività. Il valore aggiunto per dipendente del settore è del 22,4% superiore a quello dell’UE-27. Questa elevata produttività si traduce in una maggiore competitività, in quanto il costo del lavoro per unità di prodotto è inferiore del 15% rispetto a quello dei concorrenti europei.

Il processo inflazionistico in atto nel settore, sebbene sia stato contenuto per tutto il 2023 in Spagna e nell’UE-27, continua a produrre alti tassi di crescita dei prezzi di alimenti e bevande. Ciò è dovuto al fatto che i costi di produzione non sono stati sufficientemente ridotti, nonostante il calo della spesa energetica a seguito della guerra tra Ucraina e Russia, alle tensioni sui mercati internazionali dovute alla carenza di alcuni prodotti, nonché alla siccità che è alla base di queste tensioni e allo scarso raccolto di prodotti rilevanti per l’economia spagnola e dell’UE. Così, alla fine del 2023, i prodotti alimentari e le bevande analcoliche hanno raggiunto un tasso di inflazione del 7,3% in Spagna e del 5,9% nell’UE-27, ancora alto, ma lontano dal 15,7% e dal 17,8% registrati in entrambe le economie nel 2022.


Il rapporto completo (in lingua spagnola) è disponibile cliccando il seguente link (per scaricarlo è necessaria la registrazione alla pagina): Observatorio sobre el sector agroalimentario español en el contexto europeo. Informe 2023 (plataformatierra.es)

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

Terzo evento locale del progetto Europe, Plural, Feminine

Terzo evento locale del progetto Europe, Plural, Feminine

Il 28 giugno, presso la sede della Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS), si è svolto il terzo evento locale del progetto EPF – Europe, Plural, Feminine, intitolato “Conciliazione vita personale e lavorativa”.

L’evento, organizzato dalla CCIS e dall’associazione Solidaridad Sin Fronteras, è stato l’occasione per discutere di temi rilevanti come la gestione e la cura e della famiglia e come bilanciare la vita personale e familiare in un contesto caratterizzato dalle esigenze lavorative.

In particolare, Pilar Sanz Salvo, direttrice della Fundación Woman Forward, ha parlato di come le aziende possono promuovere l’equità sul posto di lavoro.

L’evento si è concluso con un laboratorio creativo a cui hanno preso parte tutti i partecipanti.

EPF è un progetto che mira a sensibilizzare la società sui problemi legati all’uguaglianza di genere nella vita quotidiana, a partire dal luogo di lavoro, attraverso momenti di incontro in cui si condividono opinioni, soluzioni e buone pratiche. Il progetto si sviluppa in 4 Paesi: Spagna, Italia, Francia e Germania.


Per maggiori informazioni sul progetto EPF: https://www.italcamara-es.com/es/europe-plural-femenine-epf/

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

La CCIS alla XXIII Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero

La CCIS alla XXIII Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’Estero

Dal 22 al 25 giugno scorso la città di Brescia si è tenuta la 33ª edizione della Convention Mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’estero, organizzata dalla Camera di Commercio di Brescia in collaborazione con ProBrixia e Assocamerestero e con il supporto di Unioncamere.

Sono stati oltre 200 i delegati che hanno preso parte all’evento, giunti da 63 Paesi dei cinque continenti, tra cui il presidente della CCIS, Marco Pizzi, ed il Segretario Generale, Michela Dell’Acqua.

Tra i numerosi appuntamenti che si sono svolti nel corso delle quattro giornate, va sottolineata l’Assemblea dei Delegati delle Camere di Commercio Italiane all’Estero (CCIE) del 23 Giugno, a cui hanno preso parte il Presidente di Assocamerestero Mario Pozza, i deputati Nicola Carè e Andrea Di Giuseppe, del presidente di Unioncamere Andrea Prete e del viceministro alle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini. Nel corso dell’icontro si è parlato del ruolo delle CCIE e dell’organizzazione del network camerale alla luce dei nuovi scenari economici e istituzionali.

Inoltre, tra il 24 ed il 25 giugno, presso il Brixia Forum, polo fieristico della città di Brescia, si sono svolte le due giornate di incontri tra i rappresentanti di diverse imprese del territorio ed i Delegati delle CCIE con sede nei mercati di interesse. In particolare, sono stati all’incirca un migliaio gli incontri realizzati tra le Camere e le aziende nel corso della Convention. Per la CCIS, oltre al Segretario Generale Dell’Acqua, ha preso parte agli incontri la responsabile dei Servizi Commerciali, Elena Bianco. Le due giornate sono state l’occasione per fornire alle aziende del territorio indicazioni utili sulle migliori strategie di ingresso nel mercato di riferimento e per presentare l’ampia gamma di servizi a supporto del processo di internazionalizzazione degli operatori italiani.

Tweet about this on TwitterShare on FacebookShare on Google+Pin on PinterestShare on LinkedIn

Uso de cookies

Este sitio web utiliza cookies para que usted tenga la mejor experiencia de usuario. Si continúa navegando está dando su consentimiento para la aceptación de las mencionadas cookies y la aceptación de nuestra política de cookies, pinche el enlace para mayor información.

L'uso di cookies

Questo sito utilizza cookies per voi di avere la migliore esperienza utente. Se si continua a navigare si sta dando il suo consenso all'accettazione dei cookie e l'accettazione della nostra politica dei cookie di cui sopra, fare clic sul link per maggiori informazioni.

ACEPTAR
Aviso de cookies