Secondo quanto pubblicato da Istat, a maggio 2017, rispetto al mese precedente, entrambi i flussi commerciali sono in espansione, con un aumento più marcato per le importazioni (+4,3%) che per le esportazioni (+2,2%).
L’incremento congiunturale delle vendite italiane verso i paesi extra Ue è esteso a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie, a esclusione dell’energia (-6,3%) e dei beni di consumo durevoli (-2,7%). L’aumento delle esportazioni è marcato per i beni intermedi (+4,3%) e i beni di consumo non durevoli (+4,0%).
Dal lato dell’import, l’incremento congiunturale è più ampio per i beni strumentali (+15,2%) che registrano un marcato aumento dovuto anche all’acquisto di mezzi di navigazione marittima e per i beni di consumo durevoli (+10,0%); di intensità minore per i beni di consumo non durevoli (+2,3%).
Se si considera l’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta positiva (+1,5%) ed estesa a quasi tutti i raggruppamenti principali di industrie a esclusione dell’energia (-17,3%). L’aumento delle vendite di beni strumentali sui mercati extra Ue è molto marcato (+4,2%).
Nello stesso periodo si rileva una espansione delle importazioni (+1,6%) particolarmente ampia per i beni di consumo durevoli (+11,6%) e i beni strumentali (+6,7%).
In termini tendenziali, le esportazioni sono in forte aumento (+13,9%). La crescita è molto marcata per l’energia (+39,0%), e di intensità comunque elevata per i beni strumentali (+17,4%) e per i beni di consumo non durevoli (+12,3%).
Le importazioni registrano una marcata crescita tendenziale (+22,3%), determinata dai beni di consumo durevoli (+49,0%), dai beni strumentali (+31,7%) e dall’energia (+28,9%).
Il surplus commerciale (+2.658 milioni) è in diminuzione rispetto a quello dello stesso mese del 2016 (+3.257 milioni). Il surplus nell’interscambio di prodotti non energetici (+5.494 milioni) è in lieve aumento rispetto a maggio 2016 (+5.492 milioni).
I mercati di destinazione dell’export italiano che hanno sperimentato le maggiori crescite tendenziali a maggio 2017 sono i paesi MERCOSUR (+38,2%), Cina (+35,3%), Russia (+26,7%) e Stati Uniti (+16,0%).
Relativamente ai mercati d’importanzione vanno evidenziati il Giappone (+125,1%), l’India (+36,4%) e la Turchia (+35,5%), con un aumento superiore a quello medio.