Webinar: “Cómo usar ChatGPT y la Inteligencia Artificial para crear contenidos”

Webinar: “Cómo usar ChatGPT y la Inteligencia Artificial para crear contenidos”

La CCIS organizza in collaborazione con il socio CONTINEO il webinar “Cómo usar ChatGPT y la Inteligencia Artificial para crear contenidos”.

L’evento si terrà martedì 14 novembre alle ore 10:00.

In questo webinar Nicola Mariani, fondatore di CONTINEO e Miguel Calzada, esperto SEO, spiegheranno come imparare a utilizzare ChatGPT e altre soluzioni di intelligenza artificiale (Google Bard) per aiutare il content marketing applicato alle attività di comunicazione aziendale. In questo modo si potrà imparare ad automatizzare e ottimizzare le attività e ottenere il massimo da questi nuovi strumenti digitali.

L’evento è gratuito e per partecipare è necessaria la registrazione.
Per iscriversi: webinar

Il potere del podcast: come amplificare la voce della tua marca e rafforzare la tua strategia di marketing

Il potere del podcast: come amplificare la voce della tua marca e rafforzare la tua strategia di marketing

L’agenzia di content marketing Contineo, socio collaboratore della CCIS, presenta il podcast come un efficace strumento di marketing per le aziende.

Nell’era digitale, in cui è sempre più difficile attirare l’attenzione dei consumatori, il Content Marketing è diventato uno strumento fondamentale per avere successo in qualunque tipo di settore. Tra i numerosi formati di contenuto attualmente disponibili, il podcast è sicuramente uno dei più efficaci, poiché consente di arrivare a nuovi pubblici e generare un impatto significativo in mercati sempre più saturati di stimoli pubblicitari. In questo articolo ti spieghiamo come si fa un podcast e come puoi sfruttare al massimo questo formato per potenziare il tuo brand e la tua strategia di marketing.

Che cos’è un podcast?

Prima di vedere in dettaglio quali sono i vantaggi del podcasting e analizzarne gli aspetti tecnici, occorre definire che cos’è esattamente un podcast.

Un podcast consiste in una serie di episodi di contenuto audio che gli utenti possono scaricare o ascoltare online attraverso i propri dispositivi digitali. A differenza della radio tradizionale, i podcast consentono agli ascoltatori di accedere ai contenuti on-demand, cioè in qualsiasi momento e ovunque si trovino.

Nato come esperimento di ibridazione digitale tra il blogging e la tradizionale diffusione radiofonica di contenuti, il podcast è un prodotto tipico dell’era di Internet e non ha limiti di durata o di contenuto editoriale che può diffondere.

La parola “podcast” fu coniata nel 2004 dal giornalista britannico Ben Hammersley nel suo articolo “Audible revolution”, che fu pubblicato nel quotidiano The Guardian e in cui l’autore rifletteva sulla diffusione dell’audio digitale all’inizio del XXI Secolo. “Podcast” deriva dalla fusione di due parole: “iPod” e “broadcasting”.

Il successo crescente dei podcast

Negli ultimi anni il podcast ha raggiunto un successo enorme in tutto il mondo. Si tratta, infatti, del formato di comunicazione che sta avendo attualmente la maggiore espansione.

Il boom del podcasting a livello globale è dovuto a diversi motivi. Il più importante è sicuramente il fatto che i podcast offrono un’esperienza di consumo diretta, a basso costo (spesso gratuita) e molto flessibile, poiché gli ascoltatori possono ascoltarli anche mentre svolgono altre attività, come ad esempio guidare, fare sport, cucinare o lavorare.

In Italia, come nel resto del mondo, i podcast sono molto apprezzati dagli ascoltatori, tanto che si parla oggi di una vera e propria “podcast-mania”. Secondo i dati delle due ricerche 2022 Podcast Trends Report di Megaphone by Spotify e Ipsos Digital Audio Survey, nel 2022 ben 11 milioni di italiani hanno ascoltato podcast tutti i giorni. Rispetto all’anno precedente, il download di podcast è aumentato del 244%. 

A livello europeo, nel Sud del continente gli ascolti sono aumentati più che in altre zone. Oltre all’Italia, infatti, Francia e Spagna sono i Paesi in cui si è registrata la maggiore crescita di download, con rispettivamente il +379% e il +298%. In Spagna, in particolare, nel 2020 tre su quattro internauti (74,6%) conoscevano i podcast e quasi uno su due (47,1%) li ascoltava. Secondo Spotify, durante la pandemia di covid il 45% della popolazione spagnola compresa tra i 18 e 35 anni si è affezionato a un podcast. Inoltre, nel 2022 il consumo di podcast è raddoppiato rispetto all’anno precedente, raggiungendo un tempo medio di ascolto di 9,5 ore alla settimana, mentre il 42,5% degli utenti di Internet ha ascoltato almeno un podcast tutti i giorni.

Il podcast come strumento di marketing ideale per promuovere la tua marca

Dal punto di vista delle marche, anziché degli ascoltatori, il podcast è oggi uno dei formati più efficaci per raggiungere importanti obiettivi di marketing. Meno massificato del video e meno sfruttato del blog, il podcast, infatti, riesce ad attirare l’attenzione del pubblico e a farsi ascoltare nel gran rumore di Internet, superando lo scetticismo di un pubblico sempre meno sensibile alla pubblicità. 

Attraverso il podcast le marche riescono a disporre di un mezzo di comunicazione proprio con un grande potenziale sia a livello di impatto sia a livello di viralità. In questo senso, si tratta di un canale particolarmente adatto alle imprese B2B e a quelle di recente costituzione. 

In quanto alle prestazioni, il podcast raggiunge i migliori risultati quando viene utilizzato per incidere sulle fasi di awareness, branding ed engagement della marca e per diffondere contenuti specialistici (cioè rivolti a un pubblico molto settoriale). 

Concretamente, i vantaggi che la tua marca può ottenere da una strategia di podcasting sono i seguenti:

  • Aumento dell’autorità e credibilità della tua marca nel settore
  • Creazione di un legame emotivo con il tuo target di riferimento (top of mind presso il tuo buyer-persona nel mercato).
  • Maggiore diffusione e visibilità della tua marca (brand awareness).
  • Maggiore efficienza nella tua strategia di Content Marketing (creazione di un’esperienza multimediale redditizia).
  • Uno strumento utile per le tue strategie di Pubbliche Relazioni (“ho un podcast, ti piacerebbe essere invitato?”). 
  • Una comunità di ascoltatori fedeli e ambasciatori della tua marca.
  • Aumento del tuo tasso di conversione.

Aumento dell’autorità e credibilità della tua marca

Uno dei principali vantaggi che il podcasting può apportare alla tua strategia di marketing è aiutare la tua marca ad affermarsi come un’autorità del mercato. Creando e diffondendo contenuti rilevanti e di qualità, infatti, potrai condividere con il tuo pubblico le tue conoscenze, i tuoi valori di marca, la tua storia e le tue proposte. Questo ti permetterà di guadagnare credibilità e fiducia nel tuo settore e di diventare un player abituale del mercato. In questo modo potrai differenziarti dalla concorrenza e posizionarti come referente per il tuo pubblico e per i tuoi clienti potenziali.

Creazione di un legame emotivo con il tuo target

Attraverso il podcast la tua marca può stabilire un profondo legame emotivo con il suo pubblico. Ascoltando direttamente la voce e i contenuti della tua marca, gli ascoltatori del podcast “umanizzano” la marca stessa, provando nei suoi confronti un senso di empatia e approfondendo la relazione con essa. Questa connessione emotiva è essenziale per costruire una base solida di seguaci fedeli che possono diventare sostenitori entusiasti della tua marca. Il legame emotivo con il pubblico di ascoltatori del podcast favorisce il ricordo della marca e rafforza il posizionamento nel top of mind del buyer-persona.

Maggiore diffusione e visibilità della tua marca

Il podcasting ti offre la possibilità di arrivare a un pubblico più ampio e differenziato, superando le barriere geografiche e temporali. Mano a mano che il tuo podcast diventa conosciuto, di conseguenza aumenta anche la visibilità della tua marca. Inoltre, gli ascoltatori possono condividere istantaneamente gli episodi del podcast con altre persone, amplificando in modo esponenziale la voce della tua marca. Questa capacità di raggiungere facilmente nuovi segmenti di pubblico è molto efficace per promuovere la notorietà del tuo brand e far crescere il tuo fatturato.

Maggiore efficienza nella tua strategia di Content Marketing

Il podcast è un formato molto efficiente anche per massimizzare il tuo investimento in Content Marketing. Infatti, attraverso il podcast si può generare un’esperienza multimediale redditizia. Ciò significa che da un solo episodio di podcast si possono ottenere anche altri pezzi di contenuto in formati differenti, come ad esempio un video per il tuo canale YouTube o altre piattaforme; un teaser promozionale con trascrizione e audiogramma; un link da condividere nelle reti sociali; un post per il tuo blog (con un grande potenziale per il posizionamento SEO); una guida scaricabile con un testo molto esteso; una infografica etc. Grazie al podcast, quindi, puoi far ascoltare letteralmente la voce della tua marca al tuo pubblico attuale, ma puoi anche raggiungere nuovi clienti potenziali attraverso gli altri pezzi di contenuto che si possono generare “a posteriori” dal podcast.

Uno strumento utile per le tue strategie di Pubbliche Relazioni

Il podcast ti offre una piattaforma di tua proprietà per potenziare le tue strategie di PR, co-marketing, inserzioni pubblicitarie (più o meno esplicite), offensive promozionali ecc. Ad esempio, in ogni episodio del tuo podcast puoi ospitare un esperto del settore come invitato speciale. Ciò aumenta la credibilità della tua marca e ti consente di stabilire alleanze strategiche con altri operatori del settore. In questo senso, il format “intervista a esperti e professionisti del settore” è molto utile per dare visibilità gratuita a potenziali partner della tua attività e per migliorare l’engagement dei tuoi clienti o dei prescrittori della tua marca. Inoltre, puoi sfruttare il tuo podcast per eventuali inserzioni pubblicitarie o promozionali di prodotti e servizi (in modo più o meno diretto).

Una comunità di ascoltatori fedeli e ambasciatori della tua marca

Con il tuo podcast puoi anche creare una comunità di ascoltatori fedeli e impegnati, che possono essere, allo stesso tempo, lead qualificati per la tua attività e ambasciatori/prescrittori del tuo brand. Questi ascoltatori fedeli non solo ti seguiranno e ti sosterranno, ma consiglieranno anche il tuo podcast ad altri e condivideranno con loro i tuoi contenuti, ampliando così la portata del tuo podcast e la notorietà della tua marca.

Aumento del tuo tasso di conversione

Il podcasting ha un grande potenziale anche per far aumentare il tasso di conversione della tua attività. Infatti, stabilendo un legame emotivo con il tuo pubblico (cioè creando fiducia e credibilità nel tuo settore e costruendo una comunità di ascoltatori fedeli e impegnati) riuscirai a creare le condizioni ideali per trasformare i tuoi ascoltatori in clienti. Come già visto, inoltre, potrai utilizzare in qualunque momento il tuo podcast per promuovere i tuoi prodotti o servizi in modo strategico per far aumentare il tuo tasso di conversione.

5 passi per creare un podcast di successo

Il podcast è senza dubbio un formato molto versatile, che consente di esplorare stili, varianti e combinazioni diverse. In effetti, non esiste un formato ideale, una durata ideale o un modo ideale per fare podcasting. 

Ci sono podcast che durano un’ora (o anche di più) e mini podcast (o audio-pillole) di 5 minuti (o anche di meno); podcast che sono monologhi di un singolo autore e podcast che sono interviste a un ospite (o gruppi di ospiti); podcast di notizie e podcast che raccontano storie; podcast con un copione chiuso e podcast in cui regna l’improvvisazione; podcast rigorosi e podcast informali ecc. 

La scelta del tipo di podcast più adatto a te dipende fondamentalmente dall’obiettivo che hai, il pubblico che desideri raggiungere e il tipo di contenuto che vuoi diffondere. Qui di seguito ti presentiamo i 5 passi fondamentali per creare una strategia di podcasting di successo:

  1. Definisci il tuo obiettivo e il tuo pubblico ideale.
  2. Organizza e struttura gli episodi del podcast.
  3. Dotati degli strumenti adeguati.
  4. Crea contenuti di valore.
  5. Promuovi e distribuisci il tuo podcast.

Definisci il tuo obiettivo e il tuo pubblico ideale

Prima di iniziare a creare un podcast, è fondamentale chiarire bene quale obiettivo vuoi raggiungere per la tua marca attraverso questo strumento di marketing e a chi vuoi rivolgerti. Per farlo, devi identificare precisamente il tuo target e capire quali sono le sue caratteristiche socio demografiche, i suoi interessi, gusti, valori, bisogni, preferenze ecc.. Questo ti aiuterà a creare contenuti rilevanti, coinvolgenti e coerenti, capaci di sintonizzarsi con il tuo pubblico di riferimento. In questa fase è utile analizzare anche cosa fanno le altre marche, sia nel tuo stesso settore sia in altri settori. In questo modo potrai individuare casi concreti da cui trarre ispirazione o esempi di cattive pratiche da evitare per non compromettere la tua strategia di podcasting.

Organizza e struttura gli episodi del podcast

La chiave per il successo della tua strategia di podcasting è un’attenta pianificazione, sia dei contenuti che creerai appositamente per il tuo podcast sia del calendario della loro pubblicazione e diffusione. Pertanto, definisci in anticipo il formato dei tuoi episodi: decidi la durata, stabilisci una struttura chiara (ad esempio se ci sarà un copione o meno, chi lo scriverà e lo approverà, se ci saranno interviste o no) e crea un calendario di pubblicazione coerente e realistico. Inoltre, individua degli argomenti pertinenti e di chiaro interesse per il tuo pubblico. Che si tratti di un monologo, di una conversazione o di un’intervista, prepara per ogni episodio del tuo podcast uno schema che ti permetta di mantenere vivo il flusso comunicativo e di affrontare tutti i punti chiave che avrai definito in precedenza.

Dotati degli strumenti adeguati

La qualità dell’audio è essenziale nel podcasting. Per questo è consigliabile investire in un buon microfono e in apparecchiature di registrazione con una qualità sufficiente a garantire un suono chiaro e professionale. Inoltre, assicurati di avere uno spazio di registrazione adeguato e isolato acusticamente, per evitare rumori esterni o echi indesiderati, così come strumenti di editing affidabili. Se gli obiettivi e la portata della strategia richiedono standard qualitativi molto elevati, è consigliabile fare ricorso a uno speaker professionista o ad altri tipi di esperti (come per esempio un’agenzia di Content Marketing, un redattore professionista, un tecnico del suono, ecc.). In generale, è buona prassi non sottovalutare l’importanza della qualità del podcast. Una bassa qualità, infatti, può essere controproducente per la tua marca e generare sfiducia presso il pubblico. Dopotutto, il tuo podcast è la voce del tuo brand nell’ambiente digitale e dovresti averne cura, per fare in modo che ci sia sempre uno stretto legame di fiducia tra la tua marca e il pubblico del tuo podcast.

Crea contenuti di valore

Oltre che dalla qualità dell’audio, il successo del tuo podcast dipende in gran parte anche dalla qualità intrinseca dei contenuti che offri al tuo pubblico. Cioè, da ciò che dici e da come lo fai. Per questo motivo, devi assicurarti che i tuoi episodi siano sempre informativi, divertenti, coerenti e rilevanti per il tuo pubblico. Ospitare esperti del settore e offrire informazioni esclusive, idee originali o punti di vista particolari è una buona pratica che offre sempre ottimi risultati. Inoltre, mantieni sempre un tono colloquiale e amichevole, per favorire quella connessione empatica e genuina con i tuoi ascoltatori che abbiamo già menzionato varie volte in precedenza.

Promuovi e distribuisci il tuo podcast

Creare un podcast eccellente da solo non basta. Infatti, affinché la tua strategia possa avere successo, è necessario un altro passo fondamentale: quello della distribuzione del contenuto. Cioè, un’adeguata promozione del tuo podcast. Per questo dovrai utilizzare tutti i tuoi asset digitali, come ad esempio i tuoi profili social, il tuo sito web, il tuo blog o qualunque altra piattaforma digitale in cui la tua marca sia presente, in modo da far conoscere ogni episodio del tuo podcast il più possibile. Inoltre, valuta la possibilità di sviluppare forme di sinergia con altre marche o con opinion leader del tuo stesso settore (o di settori affini o contigui al tuo). In altre parole: cerca opportunità di co-marketing o collaborazioni con altri podcaster, influencer o esperti del tuo settore per aumentare la tua visibilità. Inoltre, assicurati di distribuire il tuo podcast attraverso tutte le piattaforme di podcasting più conosciute, come Apple Podcasts, Spotify o Google Podcasts, per arrivare a un pubblico il più vasto possibile.

Conclusione

Negli ultimi anni il podcast è diventato un formato molto potente nel settore del Content Marketing. La sua grandissima diffusione a livello planetario e i numerosi vantaggi che offre lo rendono oggi uno strumento prezioso per espandersi in qualunque tipo di attività. In questo articolo ti abbiamo spiegato che cos’è un podcast, quali vantaggi ti offre e come puoi implementare una strategia di podcasting efficace. 

Seguendo i 5 passi per creare un podcast di successo che abbiamo elencato, riuscirai a rafforzare la tua autorità nell’ambiente digitale, generare una connessione autentica ed empatica con il tuo pubblico, rafforzare la fiducia dei tuoi ascoltatori nei confronti della tua marca, aumentare la tua visibilità e infine il tuo tasso di conversione. Sfrutta tutto il potenziale di questo formato di contenuto e inizia a pianificare la tua strategia di podcasting per amplificare la voce della tua marca e far prosperare il tuo business.

Webinar: “Come far crescere il tuo business attraverso il Content Marketing”

In questo webinar verrà presentata una panoramica dei concetti chiave del Content Marketing e di come questo potente strumento possa rafforzare e valorizzare qualsiasi tipo di business. Imparerai a creare una strategia di contenuti efficace per aumentare la consapevolezza del tuo brand nell’ambiente digitale, entrare in contatto con il tuo pubblico, attrarre e fidelizzare i tuoi clienti e aumentare le tue vendite in modo organico.
In breve, tutto ciò che devi sapere per iniziare a utilizzare il Content Marketing e far prosperare la tua attività.

Programma:
• Digital Marketing
• Cosa è il Content Marketing?
• Come funziona il Content Marketing?
• Come creare una strategia di contenuti efficace
• Come diffondere i contenuti
• I risultati, misurazioni e miglioramenti
• Checklist, benefici per il tuo business, concetti chiave e domande

Relatori:
– Nicola Mariani, fondatore di CONTINEO
– Miguel Calzada, esperto di SEO, collaboratore di CONTINEO

Data : 8 maggio 2023
Ora : 10:00 – 11:00 h

La partecipazione è gratuita, ma dato che la capienza è limitata è indispensabile la registrazione tramite questo link: https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_9Knj4GUeSSuY2-rMhj8o1w#/registration

Falsi amici in italiano e spagnolo: il diavolo è nei dettagli

Falsi amici in italiano e spagnolo: il diavolo è nei dettagli

Il fatto che le lingue italiana e spagnola siano così simili tende a fornire grande sicurezza sia agli italiani che agli spagnoli. In ogni frase riconosciamo immediatamente parole ed espressioni che ci fanno sentire a nostro agio, anche quando abbiamo dei dubbi sul vero significato dei concetti espressi.

Casa, libro, padre, madre, ristorante (restaurante), bagno (baño), amico (amigo), cucina (cocina), gatto (gato)… sono solo alcune delle tante parole che in entrambe le lingue sono o identiche o molto simili. È per questo che gli italiani credono che basti aggiungere una s alla fine delle parole per diventare piccoli Cervantes. Gli spagnoli, invece, pensano che la lingua di Dante consista fondamentalmente nel far terminare tutto in -ini e -oni. Ma cosa succede quando compaiono falsi amici? Qui le cose si complicano.

Cosa sono i falsi amici? Quelle parole o espressioni che in due lingue diverse hanno una forma identica o molto simile, ma con un significato diverso. Come ad esempio “primo”, che in spagnolo significa “cugino”; “cara”, che in spagnolo è il “volto”; “carta”, che in spagnolo è ciò che si scriveva in passato per informare qualcuno di ciò che stava accadendo, , oppure “largo”, che in spagnolo “lunghezza”… e così via.

Parlare correttamente italiano e spagnolo: la maledizione delle piccole percentuali

Italiani e spagnoli: due cugini che parlano due lingue romanze molto simili con radice latina comune e somiglianza lessicale superiore all’80%. Due lingue che condividono un’alta percentuale dei loro vocabolari e hanno una struttura grammaticale, fonetica e coniugazioni molto simili. Tutto ciò significa che c’è una grande intelligibilità tra di loro. Eppure, quante volte abbiamo sbagliato! VERO?

Non sappiamo chi sia stato il primo a dire che il diavolo si nasconde nei dettagli, ma sicuramente aveva ragione. Molto probabilmente sarà capitato anche a te. Quando hai detto “questo è facilissimo”, e, una volta al lavoro, ti sei reso conto che ti sbagliavi di grosso, scoprendo di aver sottovalutato alcuni dettagli fondamentali.

Quella volta che hai iniziato a parlare con sicurezza in Itañolo e hai visto come il tuo interlocutore ti guardava con incredulità. O quell’altra che hai postato sul tuo sito web un contenuto tradotto tramite Google Translate e, quando è stato rivisto da un professionista del marketing digitale, ti sei reso conto che restavano ancora molte questioni da risolvere e dovevi dedicarci molto più tempo del previsto.

Tutti abbiamo sbagliato almeno una volta a credere che questa piccola percentuale di differenze tra italiano e spagnolo non fosse importante. E invece, è proprio lì, in quel dannato, sottovalutato X per cento, dove si nasconde la radice dei tuoi problemi. Il fatto è che il successo o il fallimento dei nostri progetti spesso dipende proprio da quelle piccole percentuali, che tendiamo a chiamare con disprezzo “dettagli”. Quanta frustrazione, tempo e denaro si sarebbero potuti risparmiare se avessimo compreso prima il valore dei dettagli!

Falsi amici tra italiano e spagnolo: alcuni esempi

Ma torniamo ai falsi amici. Non appena iniziamo a prenderne coscienza e a rilevarli nella nostra quotidianità, il terrore ci assale!

Come abbiamo detto, tra italiano e spagnolo ci sono molti falsi amici. In particolare, ce ne sono alcuni che, oltre a farti sorridere, possono procurarti brutte sorprese quando meno te lo aspetti. Vediamo alcuni casi che hanno a che fare, ad esempio, con il settore alimentare:

Burro: in spagnolo significa “asino”. Questo è probabilmente il falso amico più conosciuto.

Caldo: in spagnolo significa “brodo”.

Gamba: in spagnolo significa “gambero”.

Nata: in spagnolo signifa “panna”.

Quesito: in spagnolo significa “formaggino” o “formaggetto”).

Seta: in spagnolo significa “fungo”.

Ci sono altre parole nel settore alimentare che, sebbene non siano esattamente identiche, sono molto simili ma hanno significati diversi. È il caso, ad esempio, della parola spagnola pisto e dell’italiano pesto (pisto manchego vs. salsa al basilico genovese) o di altre come truffa , che si può facilmente confondere con trufa, che in spagnolo significa “tartufo”; aceto, che richiama l’aceite spagnolo (“olio”).

Altri esempi ricorrenti possono riguardare il mondo aninale, dove uno dei termini più facili da confondere è caballa, che in spagnolo non indica l’equino ma …lo “sgombro”!

Italia e Spagna: due culture e due mercati simili, ma non uguali

Nessuno conosce il pericolo dei falsi amici meglio di chi lavora in un’azienda di respiro internazionale e opera quotidianamente nei mercati esteri e che deve fare i conti con leggi, culture e lingue diverse. Quando si attraversano i confini del tuo paese per affari, non tener conto delle specificità di un contesto locale può metterti nei guai. E ancora di più se parliamo di due Paesi che hanno molte cose in comune, ma non saranno mai uguali, come l’Italia e la Spagna.

Se lavori in un’azienda italiana che opera in Spagna o in un’azienda spagnola che opera in Italia, sai già di cosa stiamo parlando. Avrete già capito bene che la sfida più difficile è cercare di non sbagliare proprio dove i due mercati, le due culture e le due lingue, più che assomigliarsi, differiscono.

Pertanto, per gestire correttamente la tua attività italiana in Spagna o la tua attività spagnola in Italia, è fondamentale tenere in debita considerazione la percentuale di differenze che esistono tra i due paesi, anche e soprattutto dal punto di vista culturale. Solo adattando correttamente la tua offerta, i tuoi messaggi e le tue attività di marketing al mercato locale puoi assicurarti che siano percepiti come coerenti e “naturali” a livello locale. Per evitare di commettere svarioni, meglio iniziare a padroneggiare i falsi amici e, se necessario, farsi consigliare da agenti esperti del settore.

A proposito – già che ci siamo – sono sicuro che sai già che la parola spagnola negocio è un altro falso amico. In Spagna, indica infatti un’occupazione, un compito o un lavoro principalmente a scopo di lucro (che in inglese sarebbe “business”). Il negozio si dice “tienda”…anche in questo caso da non confondere con …tenda. Insomma, lo sai già….fai attenzione ai falsi amici!

Questo contenuto è stato condiviso dall’agenzia di marketing Contineo, socio collaboratore della nostra Camera

5 motivi per cui avere un blog è ancora moderno (e necessario)

5 motivi per cui avere un blog è ancora moderno (e necessario)

Nel mondo del Marketing è normale essere vittime della moda (una parola che, ricordiamolo, indica in origine il valore statistico con la frequenza più alta). Se poi parliamo di Marketing Digitale, questa debolezza si fa ancora più evidente. La moda rischia di diventare il tutto, di trasformarsi nella cultura stessa. Quindi o sali anche tu sul treno che passa o resti indietro per sempre. Fuori dalla cultura, fuori dal settore, da solo.

Ti è già successo altre volte. Quando ti hanno detto che le reti sociali sarebbero state l’unica cosa veramente importante e che dovevi creare il tuo profilo social (anche senza sapere esattamente cosa farne). O quando ti hanno detto che dovevi riciclarti perché il futuro si chiamava Big Data. O quando ti parlano del metaverso come se fosse stato inventato ieri.

O quando senti dire in giro che i blog ormai appartengono al passato.

In realtà, è successo praticamente l’esatto contrario. I blog sono cresciuti talmente tanto che hanno finito per far fuori tutti gli altri formati testuali. Nel corso degli ultimi 20 anni, infatti, la stragrande maggioranza dei siti internet ha incorporato dei componenti informativi, informali e attuali, tanto che oggi risulta sempre più difficile distinguere un sito da un blog.

I blog rischiano ora di diventare il tutto. 20 anni fa erano la moda. Ma ora tutto ciò è superato, perché i blog fanno già parte della cultura. E di fronte a questa realtà, non c’è moda che tenga.

 Di seguito ti presentiamo 5 motivi per cui possedere oggi un blog, gestirlo, farlo crescere… ha ancora oggi tutto il senso del Marketing.

Avremmo potuto spiegarlo in un altro modo, senza ricorrere a un elenco con il “top 5”… ma 20 anni di cultura blogger hanno finito per influenzare anche noi.

1. Perché è un formato aperto che ti darà libertà

 Il blog è un formato così tanto aperto che non è possibile nemmeno darne un’unica definizione 4rigorosa. È su Internet, ha lo scopo di informare/intrattenere e le sue pubblicazioni si susseguono con una certa frequenza.

Esistono ben pochi, per non dire nessun limite a ciò che si può fare con un blog. Ci sono blog che vengono aggiornati più volte al giorno e blog che si limitano a poche pubblicazioni all’anno. Ci sono quelli solo testuali e senza fronzoli (senza nemmeno il grassetto) e quelli con video, infografiche interattive e audio incorporati. Ci sono quelli individuali e quelli collaborativi. Quelli aziendali. Quelli anonimi. Quelli con obiettivi dichiarati o quelli con obiettivi inconfessabili (forse persino inconsapevoli).

Con un blog si può fare qualunque cosa, e questo è uno dei segreti del suo grande successo. I blog non ti condannano a un tipo di architettura predefinita, né ti obbligano a utilizzare un dominio esclusivo (ci sono blog con indirizzo web proprio e altri che sono semplicemente parte di un sito più grande, come sottocartella).

 Non c’è motivo per cui i blog debbano limitarsi a parlare di un solo tema (eppure possono farlo) e possono sempre cambiare forma, obiettivi e orientamento con maggiore agilità ed efficacia rispetto ad altri tipi di piattaforme.

2. Perché la gente non legge più… ma continua a fare domande

 O almeno così dicono i guru. Costantemente. “La gente non legge più”. “Questo è troppo lungo”. “Serve qualcosa di più visivo”.

 Purtroppo, dietro a molte di queste affermazioni ci sono pochi dati e tante opinioni personali. Pochi “user testing” e tanta moda. In ogni caso, al di là del dibattito se le persone leggano o meno, una cosa è certa. Non è una cosa nuova e sarebbe bello che non passasse mai di moda: quando la gente non sa qualcosa, chiede. La gente chiede.

La gente chiede a Google, chiede ad Alexa. Parla con il proprio orologio, con la propria macchina. E per questo i guru parlano di intelligenza artificiale. Benissimo. Ma da dove viene la conoscenza? Dove riescono a trovare i robot le risposte a le tante domande specifiche che vengono loro fatte?

Nei blog. Nelle centinaia di migliaia di blog che si nutrono di informazioni frequenti, ampiamente commentate dagli internauti e immagazzinate in modo permanente. Quel post scritto nel 2007 su quella specifica questione… può rivivere nel 2023 quando qualcuno cerca esattamente quella cosa su Google e arriva a quel blog.

Un dato che confuta tutte le opinioni: tra il 70% e l’80% degli utenti che cercano qualcosa su Google ignorano i risultati a pagamento (il SEM) e preferiscono cliccare sui risultati che provengono dai post di un blog.

3. Perché può essere il tuo “corpus” di conoscenza

Per fortuna nessun integralista del settore sostiene che il blog debba essere l’unico strumento digitale da utilizzare. Anzi, i blog offrono i loro migliori risultati proprio quando si segue la strategia opposta.

 Se stai pensando di creare un tuo proprio ecosistema digitale, tieni presente che il blog può essere il “corpus” di conoscenza che nutre tutto il resto. La linea editoriale per le reti sociali (come diavolo faccio a sapere ciò che devo pubblicare in ogni momento?), gli slogan per le campagne e i banner, il materiale con cui creare webinar e newsletter, o il contenuto che ti darà sicurezza quando deciderai di fare un podcast. In breve: la tua storia, ciò che vuoi raccontare.

 Il blog come nave ammiraglia, come “focolare domestico” di tutti i tuoi altri asset digitali. Ognuno di questi, infatti, finirà per emanciparsi e racconterà la propria storia in modo autonomo, realizzando i propri obiettivi specifici. Tuttavia avrà sempre a disposizione una “casa” dove poter tornare per nutrirsi. In questo modo, il blog consentirà a tutte le tue risorse digitali, a tutta la tua azienda, di trarne beneficio costantemente e senza sforzo.

4. Perché i blog hanno inventato il linguaggio-cliente

Un’altra delle mode del Marketing Digitale è stata quella per cui a un certo punto tutte le aziende si sono riempite di consulenti che dicevano di capire il “linguaggio-cliente”. Sembrava che si dovesse tradurre tutto in questa nuova lingua. Ma di cosa stavamo parlando?

Parlare il linguaggio-cliente significa dimenticare l’organigramma interno dell’azienda, le rivalità tra i suoi diversi dipartimenti, il gergo aziendale e, soprattutto, gli obiettivi di business. Se vuoi che la tua comunicazione sia efficace, è meglio conoscere bene chi la sta ricevendo. E fare di tutto affinché chi ti ascolta ti capisca veramente.

Dopo questa riflessione, anche la marca più rigida e conservatrice ha capito ormai che è meglio non dare più del “voi” ai destinatari dei propri messaggi e abbandonare i tecnicismi. Meglio cercare di parlare come se fosse un messaggio personalizzato. Come se ti lascio leggere il mio diario privato.

Questo approccio informale, indipendente e personale è parte essenziale della definizione di ciò che sono sempre stati i blog. Da una parte c’erano i siti internet: grandi, ufficiali, statici e con un tono serioso. Dall’altra parte c’erano i blog, che ti dicevano le stesse cose ma spiegate come se a parlare fosse tuo cugino.

Molti anni dopo, si cominciò a chiamare questo modo di parlare “linguaggio-cliente” e tutti i siti e tutte le piattaforme digitali (compresa quella della Polizia) smisero di dare del “voi” ai destinatari delle proprie comunicazioni.

5. Perché hanno ancora il miglior rapporto qualità-prezzo

Alla fine della discussione, quando tutti hanno già sfoderato le proprie argomentazioni più ingegnose e intellettuali, arriva il momento di fare i conti. I budget non sono mai infiniti e tutti vogliono sapere dove vale veramente la pena investire ciò che possono spendere.

La verità è che, fra tutte le attività digitali possibili, il blog ha ancora oggi un rapporto qualità-prezzo difficilmente superabile. Una volta pubblicato, il post di un blog dà i suoi frutti (traffico verso il sito, notorietà, leads) per anni e senza bisogno di spendere un solo euro in più.

Il tuo pubblico arriverà a te perché sarà arrivato a te il robot di Google. Così come quello di Alexa, e quello del prossimo sistema di intelligenza artificiale che verrà inventato. Il tuo messaggio sarà sempre lì, disponibile, senza bisogno di alcuno sforzo da parte tua per mantenerlo visibile.

Ogni volta che avrai bisogno di contenuti per ispirare la tua prossima campagna, avrai già a disposizione un’ampia scorta di idee da consultare. E ogni volta che il tuo pubblico avrà bisogno di ricordare quali sono i tuoi valori, da dove vieni e chi sei, potrai indicare loro l’indirizzo del tuo “focolare domestico”.

 Ma come si fa un blog?

Quello che all’inizio era il diario di bordo di alcuni appassionati di digitale, è diventata un’arte che richiede tempo e risorse.

Se vuoi essere davvero competitivo e riuscire a differenziarti, distinguerti dagli altri ed essere trovato facilmente, è meglio che ti affidi a dei professionisti.

Tra tutte le agenzie di Marketing Digitale, ti consigliamo di affidarti a quelle specializzate in Content Marketing e blogging. Queste, infatti, sapranno aiutarti a creare un progetto su misura per te. Consulta i seguenti contenuti per saperne di più su cosa ti può offrire concretamente un’agenzia di contenuti.

Uso de cookies

Este sitio web utiliza cookies para que usted tenga la mejor experiencia de usuario. Si continúa navegando está dando su consentimiento para la aceptación de las mencionadas cookies y la aceptación de nuestra política de cookies, pinche el enlace para mayor información.

L'uso di cookies

Questo sito utilizza cookies per voi di avere la migliore esperienza utente. Se si continua a navigare si sta dando il suo consenso all'accettazione dei cookie e l'accettazione della nostra politica dei cookie di cui sopra, fare clic sul link per maggiori informazioni.

ACEPTAR
Aviso de cookies