L’Ebitda raggiunge i 134 milioni e il risultato netto 25 milioni
Cellnex Telecom ha presentato i risultati relativi alla chiusura del primo semestre 2016. I ricavi sono stati pari a 338 milioni di euro e l’ebitda ha raggiunto i 134 milioni. Il risultato netto si è attestato a 24 milioni di euro rispetto ai 18 milioni del primo semestre 2015.
L’Amministratore Delegato di Cellnex, Tobías Martínez, ha valutato “positivamente i principali dati economici di Cellnex in questo primo semestre che sono allineati con le previsione per il periodo. La società è chiaramente in crescita come è dimostrato dai principali indicatori : ricavi, ebitda, ratio di condivisione delle nostre infrastrutture e “punti di presenza” (PoPs) . A questo ultimo proposito va sottolineato il ritmo di crescita: 415 PoPs rispetto ai 346 del precedente semestre, vale a dire un +20%.”
Dal canto suo il Presidente di Cellnex, Francisco Reynés, ha sottolineato che sono “due gli elementi che caratterizzano questo primo semestre: la crescita degli indicatori chiave dell’attività e del business in linea con le aspettative del mercato e la capacità del management di identificare non solo le opportunità di crescita in Europa, ma anche di definirne le priorità e di attuarle”.
Sulla stessa linea, Tobías Martínez, che ha indicato come oltre alla gestione “non siano state trascurate le dinamiche del mercato in Europa. Cellnex ha dimostrato agilità e capacità di risposta. I tre importanti accordi chiusi –i 949 siti che formano la rete di small cells e sistemi distribuiti d’antenna (DAS ) di CommsCon in Italia; i 230 siti di Bouygues Telecom in Francia; e i 261 di Protelindo in Olanda−, confermano la vocazione di operatore a dimensione europea e un modello operativo in cui i vettori di crescita sono: una maggiore condivisione delle infrastrutture e una maggiore densità delle reti grazie alle “small cells” e al sistema DAS per fornire una risposta efficace ai servizi di banda larga mobile”.
Crescita organica, miglioramento del tasso di occupazione, investimenti, nuovi canali televisivi in Spagna
Per area di attività, le infrastrutture per telefonia mobile hanno prodotto il 55% dei ricavi pari a 84 milioni di euro. L’attività nel settore delle reti di diffusione audiovisiva ha prodotto il 33% dei ricavi pari a 113 milioni di euro. Mentre l’attività incentrata sulle reti di sicurezza e emergenza e sulle soluzioni per la gestione intelligente delle infrastrutture urbane (IoT e Smart cities) hanno prodotto il 12% dei ricavi pari a 41 milioni di euro.
Alla chiusura del primo trimestre 2016 ,Cellnex Telecom contava su un totale di 15.135 siti (7.718 in Italia e 7.417 in Spagna), ai quali si aggiungono i 949 nodi (DAS e piccole celle) gestiti da CommsCon .
La crescita organica dei punti di presenza sulla base esistente delle torri ha raggiunto un +2% rispetto allo stesso periodo del 2015, mentre il ratio di occupazione per sito ha raggiunto 1,56 rispetto all’ 1,50 del giugno 2015 (si tratta del primo periodo in cui sono stati consolidati gli attivi di Galata in Italia,) e all’ 1.54 del primo trimestre 2016. Questo è il risultato dell’attività commerciale, che ha stipulato nuovi accordi di servizi con operatori di telefonia mobile , operatori di tlc e gruppi di comunicazione audiovisiva in Italia e in Spagna.
In quest’ultimo caso, i ricavi del periodo comprendono l’inizio delle trasmissioni di 6 nuovi canali di TV a fine aprile in Spagna. Nell’accumulato dei 6 mesi quest’area di attività non è ancora omogenea con quella del primo trimestre 2015 in cui era stato effettuato un “simulcast” (trasmissione parallela in due diverse frequenze) in coincidenza con la migrazione e la liberazione della banda da 800 MHz.
Gli investimenti del periodo hanno totalizzato 46 milioni di euro: 19 milioni relativi all’acquisizione di CommsCon, mentre 27 milioni sono stati destinati alla manutenzione della capacità installata e a investimenti vincolati a generare nuovi ricavi e maggior efficienza come il miglioramento dei costi operativi per la rinegoziazione di contratti riguardanti i luoghi in cui vengono ubicate le infrastrutture di telefonia mobile gestite dalla società .
Struttura del debito: ampliamento di 125 milioni delle linee di credito disponibili
Cellnex mantiene alla chiusura del primo semestre una struttura di debito stabile, a lungo termine, con una vita media di 5,6 anni, con un costo medio annuo di 2,1%, e con un 57% a tasso fisso. Il debito di Cellnex Telecom non è soggetto ad alcun tipo di covenant.
Cellnex ha ampliato di 125 milioni le linee di credito disponibili con scadenza tra il 2019 e il 2021 ad un costo dell’1%. In tal modo il limite totale del debito è aumentato a 1,225 milioni.
Il debito netto della compagnia al 30 giugno si è attestato a 872 milioni di euro rispetto ai 927 milioni alla chiusura del 2015, con una riduzione del 6%. Il ratio annualizzato debito netto/ebitda è stato del 3,3x rispetto al 3,7x del dicembre 2015.
Lo scorso 30 marzo Cellnex Telecom è entrata nell’elenco delle obbligazioni societarie eleggibili come collaterali della Banca Centrale Europea in operazioni di politica monetaria. Tale azione si iscrive nell’ambito del programma di acquisto del debito societario (Corporate Sector Purchase Programme, CSPP), che lo scorso 10 marzo è venuto a completare il programma di acquisto di asset finanziari (Asset Purchase Programme, APP) già precedentemente attuato dalla BCE.
Le emissioni di Cellnex Telecom mantengono il rating “investiment grade” (grado di investimento) di Fitch (BBB- con prospettiva stabile). Inoltre, lo scorso giugno S&P ha confermato il rating BB+ migliorando la prospettiva da stabile a positiva
Riguardo a Cellnex Telecom
Cellnex Telecom è il principale operatore indipendente europeo di infrastrutture di telecomunicazioni wifi, con un portafoglio totale di 15.135 siti (alla chiusura del 1S 2016). Cellnex svolge le proprie attività in Spagna, Italia, Olanda e Francia.
Cellnex opera in tre diverse aree di attività: infrastrutture per la telefonia mobile; reti di diffusione audiovisiva; servizi di reti di sicurezza e emergenza e soluzioni per la gestione intelligente delle infrastrutture e servizi urbani (smart city e ” Internet delle cose” (IoT)).