Il traffico portuale spagnolo prevede una chiusura d’esercizio record

Il traffico portuale spagnolo prevede una chiusura d’esercizio record

Il traffico totale dei 46 porti di interesse generale della Spagna, ha raggiunto nei primi nove mesi dell’anno 425.366.644 tonnellate, con un aumento del 5% rispetto allo stesso periodo del 2021. Rispetto all’ultimo anno record, il 2019, il traffico portuale di merci è pressoché pari a una differenza di solo -0,64% (2,7 milioni di tonnellate). In questo modo, quasi la metà delle Autorità Portuali (A Coruña, Alicante, Baia di Cadice, Barcellona, Cartagena, Castellón, Gijón, Las Palmas, Malaga, Pasaia, Valencia, Vigo e Vilagarcía) hanno già superato i record del 2019.

In vista della chiusura dell’esercizio 2022, il traffico annuale degli ultimi dodici mesi ha già superato i dati del 2019 con una media superiore a 564,5 milioni di tonnellate, prevedendo una chiusura di esercizio record.

Per volume di traffico e forma di presentazione, la merce generale, con 208,1 milioni di tonnellate, assorbe oltre il 50% del totale, e la merce generale in container, con 144,5 milioni di tonnellate, rappresenta circa il 70%. Tuttavia, la merce generale convenzionale, con 63,6 milioni di tonnellate, continua a crescere con forza (+9,7%), spinta dall’aumento di prodotti come legno e sughero (+17%) e minerali (+13%).

Le rinfuse liquide, il secondo gruppo di merci più voluminoso con 136,4 milioni di tonnellate, sono cresciute del +8% grazie al forte aumento (+53%) del movimento del gas naturale, arrivando a superare i 16,5 milioni di tonnellate nei primi nove mesi dell’anno. Anche altri prodotti come la benzina (+16%) e il petrolio greggio (+15,5%) hanno contribuito a sostenere questa crescita.

Le rinfuse solide, con 69,5 milioni di tonnellate, sono state le merci che hanno registrato il maggior incremento (+10,1%), dovuto soprattutto al l’aumento del movimento del carbone (+64%) che ha superato i 13,3 milioni di tonnellate, e i cereali e le loro farine (+31,5%) con 10,7 milioni di tonnellate.

Il traffico RO-RO, veicoli commerciali carichi di merci che si imbarcano, è cresciuto del +11,3% superando i 53,7 milioni di tonnellate.

Il movimento dei container, il formato maggiormente utilizzato per il movimento della merce generale, ha superato i 13,2 milioni di TEUs (container da venti piedi). Questa modalità ha mantenuto un buon ritmo nell’import/export (+3,2%), bilanciando la perdita di traffico in transito (-4%).

La ripresa del traffico passeggeri è stata spettacolare in questi ultimi mesi. I 25,4 milioni di passeggeri registrati nei primi nove mesi del 2022 rappresentano oltre l’85% dei passeggeri che si sono spostati negli stessi mesi del 2019. Sia i passeggeri di linea, oltre 20 milioni di persone, sia i 5,3 milioni di crocieristi, stanno progressivamente recuperando i livelli prepandemiali.

Il numero di navi in transito nei porti è salito a 119.200 unità, con un aumento del +14,3% rispetto al 2021. Sebbene tale cifra sia inferiore del 10% a quella registrata nel 2019, le unità di stazza lorda (GRT) delle navi nel 2022 superano di 56,6 milioni di unità quelle di quell’anno, il che conferma la maggiore dimensione delle navi attualmente.

Fonte: www.monedaunica.net

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I porti spagnoli registrano un nuovo record in termini di movimento merci

I porti spagnoli registrano un nuovo record in termini di movimento merci

Il cargo del sistema portuale spagnolo ha raggiunto un nuovo massimo storico con un movimento merci di 277,7 milioni di tonnellate nel primo semestre dell’anno.

 

Tra i mesi di gennaio e giugno, la crescita è risultata essere pari a 6 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2017. Il cargo generale, con 133 milioni di tonnellate ed una crescita dell’8,2%, è diventata la principale voce per i porti spagnoli, rappresentando il 48% del totale. I ¾ del totale del carico generale (94,6 milioni) hanno viaggiato in contenitori.

 

La seconda voce è rappresentata dal carico di liquido sfuso, che, con più di 89 milioni di tonnellate, ha sperimentato una crescita del 3,5%. Il solido sfuso risulta essere il terzo gruppo (46,5 milioni e +6,1%).

 

Per Comunità Autonoma, i porti di interesse generale dello Stato in Andalusia, con 80,2 milioni di tonnellate, sono stati quelli che hanno mosso più merci, grazie soprattutto all’Autoridad Portuaria de Algeciras, che ha gestito più del 67% delle merci, diventando così il leader nazionale con le sue 53,8 milioni di tonnellate. Importanti volumi di movimenti si sono registrati anche nei porti di Motril ed Almeria, che hanno rispettivamente sperimentato una crescita del 33% e 11,2%.

 

Seguono per importanza i porti catalani con 49,9 milioni di tonnellate. Barcellona, con i suoi 33,8 milioni di tonnellate, è risultato essere il secondo porto nazionale per crescita sperimentata (17,8%).

 

La Comunità Autonoma Valenziana, con più di 49,1 milioni di tonnellate, è la terza per importanza. L’Autoridad Portuaria de Valencia, con le sue 37,3 milioni di tonnellate, si piazza seconda nel ranking nazionale.

 

I porti di interesse generale delle Canarie, con le Autoridades Portuarias de Las Palmas y S.C. Tenerife, hanno mosso 19,9 milioni di tonnellate di merci. I due porti hanno visto transitare anche 1,3 milioni di crocieristi. Questo dato permette a quella Canara di essere la Comunità Autonoma che più crocieristi ospita.

 

Per quanto riguarda il traffico passeggeri, le linee regolari tra la Penisola e le Isole, così come quelle inter-Isole, hanno visto transitare più di 9,9 milioni di passeggeri (crescita del 3,8%). Il traffico passeggeri crocieristi, in linea con l’incremento dei turisti che si è sperimentato negli ultimi anni, è cresciuto del 23,5%, superando i 4,4 milioni di crocieristi.

 

Fonte: Moneda Única

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I porti spagnoli continuano a battere record

I porti spagnoli continuano a battere record

I 46 porti di interesse generale, coordinati da Puertos del Estado, hanno registrato un nuovo massimo storico, muovendo 544.957.382 tonnellate nel 2017 (+6,96% rispetto al 2016). Si conferma così il progressivo recupero dell’economia spagnola considerato che l’85% delle importazioni ed il 60% delle esportazioni spagnole si sono realizzate per via marittima. Nel 2017, 202,3 milioni di tonnellate (38%) mosse corrispondevano ad importazioni e 96,7 milioni (18,2%) ad esportazioni.

 

La crescita dei porti spagnoli duplica quella dei porti del Nord Europa. Rotterdam, il principale porto europeo, ha fatto registrare una crescita dell’1,3%, Amberes, il secondo, del 4,4% ed Amburgo, il terzo, ha visto una diminuzione dell’1,2%. Questi dati evidenziano la crescita d’importanza dei porti dell’Europa del Sud, soprattutto dei porti spagnoli, che continuano a conquistare quote di mercato nel flusso delle merci da altri continenti verso/da l’Unione Europea.

 

Tutti i tipi di merci hanno visto un incremento dei flussi. Le merci generali, le più numerose, rappresentano il 47,5% del totale mosso (252,5 milioni di tonnellate) ed hanno registrato una crescita del 7%. I carichi liquidi, il secondo grande gruppo di merci (33,5% del totale), sono cresciute del 6,6% fino a superare quota 178,5 milioni di tonnellate. I carichi solidi (19% del totale) hanno registrato la maggiore crescita: +9,8% ed in termini assoluti superamento della quota 101 milioni di tonnellate.

 

I porti spagnoli continuano ad essere visti come una buona opzione per il transito delle merci destinate a Paesi terzi, come dimostrano le quasi 137 milioni di tonnellate mosse, che rappresentano il 25% del totale (nel 2017, crescita del 12%). Cresce anche il trasporto marittimo come alternativa a quello su gomma: i veicoli industriali caricati su navi per evitare di percorrere lunghi tragitti su strada hanno superato quota 57 milioni di tonnellate nel 2017 (+6,8%). Questo tipo di trasporto comporta l’attivazione di una serie di attività collaterali (logistiche e non solo) che si ripercuotono positivamente sull’occupazione.

 

Secondo i dati provvisori registrati, la tendenza al rialzo registrata nel 2017 parrebbe confermata nel primo mese del 2018. Inoltre, il traffico totale di merci ha superato le 46,2 milioni di tonnellate nel primo mese dell’anno (+10% rispetto a gennaio 2017). Influenzano questo andamento sia i carichi solidi (+16,7%) che liquidi (+11,7%). Crescono meno, invece, le merci generali (+6,8%).

 

Se si dovessero mantenere durante l’anno queste tendenze, verrebbero superate le previsioni realizzate dalle Autoridades Portuarias, che stimavano il traffico relativo al 2018 intorno alle 550 milioni di tonnellate.

 

Fonte: Moneda Única

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