I dati del settore del franchising italiano nel 2020 e aspetti normativi

I dati del settore del franchising italiano nel 2020 e aspetti normativi

L’importanza del sistema del franchising in Italia è dimostrata anche dai dati recentemente raccolti e pubblicati dall’Associazione italiana franchising “Assofranchising” nel suo rapporto annuale, che analizza dati e cifre sugli andamenti e scenari del sistema relativamente all’anno 2020.

Nonostante l’inevitabile impatto negativo generato dalla crisi economica causata dalla pandemia di Covid-19, in generale, il rapporto conferma il consolidamento del sistema franchising nel tessuto imprenditoriale italiano: un trend che può tradursi in una buona resistenza e crescita del sistema di franchising in Italia.

I dati mostrano che, nonostante la crisi pandemica abbia causato un calo significativo del numero di marchi (-10,5%), le reti di franchising medio-grandi hanno resistito bene, oltre a mantenere il proprio fatturato, i franchisee e l’occupazione e sono rimaste attive nel mercato.

Nello specifico, il volume d’affari del franchising in Italia nel 2020 è stato di 27.058.533.300 euro, il 3,5% in più rispetto all’anno precedente, e anche il numero di negozi in franchising in Italia è cresciuto dell’1,3%, mentre le reti con sede all’estero, che operano in Italia solo attraverso franchising, hanno continuato a crescere.

Pertanto, in una prospettiva di lungo periodo, il sistema franchising in Italia mostra dati positivi; espressione di un settore in buona salute, che ha risposto molto bene alla pandemia perdendo solo le reti più piccole e meno strutturate, e che è pronto a riattivarsi nel 2021 e negli anni successivi.

La legislazione italiana sul franchising

In Italia la figura del franchising è regolata principalmente dalla Legge n. 129 del 6 maggio 2004, che disciplina la definizione giuridica, i contenuti e i requisiti minimi che il contratto di franchising deve rispettare, nonché i rapporti tra il franchisor e il franchisee.

La Legge 129/2004 pone particolare enfasi sulle informazioni precontrattuali che il frannchisor deve fornire al franchisee prima della sottoscrizione del relativo contratto di franchising. In tal senso, il franchisor deve fornire al franchisee un insieme completo di informazioni, ad eccezione di quelle  riservate o sensibili o la cui divulgazione può violare diritti di terzi, almeno 30 giorni prima della firma del contratto. Il contenuto del documento informativo varia a seconda che il franchisee operi solo in Italia o anche all’estero.

Inoltre, la Legge stabilisce che il franchisor deve aver testato sul mercato il proprio concetto di business prima di avviare la propria rete in franchising, attraverso una o più unità pilota, e deve avere – sebbene la legge non lo preveda espressamente – un durata minima non inferiore ad un anno.

Fatte salve le particolarità imposte dalla Legge n. 129/2004, il contenuto del rapporto contrattuale è, peraltro, liberamente determinabile dalle parti e/o dal codice civile italiano, nei limiti delle vigenti leggi inderogabili, sia nazionali che europee.


Fonte: Rödl & Partner Abogados y Asesores Tributarios S.L.P.

Para más información: www.roedl.com/es

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Il franchising si consolida in Spagna

Il franchising si consolida in Spagna

Il numero di imprese dedicate al franchising in Spagna nel 2018 raggiunge le 1.355 catene, che operano in 52 settori di attività attraverso 70.840 unità operative, secondo quanto pubblicato dalla “Guía de Franquicias de España 2019”, edita da Barbadillo y Asociados.

 

Anche nel 2018, il settore alberghiero-ristorativo, è quello con il maggior numero di marche attive (228), seguito dalla moda (197) e dal settore dei prodotti e servizi specializzati (107). Più indietro si posizionano l’estetica e bellezza (76 marche) ed i negozi di alimentazione (54).

 

Rispetto all’anno precedente, il numero di centrali continua a crescere, anche se in maniera piuttosto sottile. L’incremento reghistrato è infatti dello 0,95% dalle 1.342 catene registrate in Spagna nel 2017.

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Con 399 centrali di franchising, Madrid continua a mantenere la leadership tra le regioni spagnole in questo settore, al regsitrare anche un’importante crescita rispetto alle 377 dell’anno precedente (+5,5%). Al secondo posto si trova la Catalogna, nonostante il numero di marche attive (264) sia inferiore rispetto a quello registrato nel 2017 (274; -3,6%). Le due regioni accolgono il 48,9% del totale delle centrali di franchising nel paese.  Nelle prime posizioni anche l’Andalusia (159) e la comunità valenciana (157).

 

Il 48% delle catene di franchising (650) richiedono un investimento inferiore ai 60.000 euro per poter iniziare l’attività. La maggior parte di queste (430 marche) si inseriscono nella frangia di incvestimenti dai 30.000 ai 60.000 euro.

 

L’interesse per l’espansione internazionale delle catene spagnole è cresciuto negli anni più duri della crisi e si è mantenuto fino a raggiungere nel 2018 la cifra di 349 marche “internazionali” (il 25,7% del totale). Altre 108 catene hanno espresso la prorpia intenzione di internazionalizzarsi nei prossimi anni, un ulteriore indicatore della salute e forza del sistema.

 

Fonte: Restauración News

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Cresce il fatturato del frachising nella ristorazione in Spagna

Cresce il fatturato del frachising nella ristorazione in Spagna

Secondo quanto nel report “La Franquicia en España 2018” (“Il Franchising in Spagna 2018”), pubblicato dall’ Asociación Española de Franquiciadores (AEF), il settore Alberghi/Ristoranti è il secondo in ordine di rilevanza nel sistema dei frachising in Spagna – preceduto solo dall’Alimentazione – e continua il suo trend di crescita anche nel 2017 in termini di numero di catene che lo compongono, di apertura di stabilimenti, posti di lavoro generati e fatturato totale.

 

Secondo gli ultimi dati annuali disponibili,  sono 198 le reti attive in questo settore, 11 in più rispetto al 2016, grazie soprattuttto al ruolo dei sottosettori Ristoranti/Hotel, con 65 marche e Fast Food, con 45.

 

Relativamente al fatturato, questa attività ha ottenuto un volume d’affari di 5.553,8 milioni di euro nel 2017, con un incremento di 99,3 milioni rispetto al dato del 2016.

 

Considerando i sottosettori, il fatturato maggiore corrisponde alle catene di Fast Food, con 2.678,1 milioni di euro, seguiti da quelle di Ristoranti/Hotel (2.243,6 milioni).

 

Relativamente alle catene di Fast Food, gli stabilimenti operativi in Spagna sono 8.659, 6 in più rispetto al 2016. Le marche di Fast Food  contano su un totale di 3.066 locali, mentre sono 3.011 quelle riferite al sottosettore Ristoranti/Hotel.

 

Sempre secondo il report, il settore Alberghi/Ristoranti dà impiego a 61.226 persone (+525 rispetto al 2016), di cui 30.338 sono da associare ai fast Food e 20.676 a Ristoranti/Hotel.

 

Per ultimo, lo studio della AEF segnala che il settore Alberghi/Ristoranti comprende 53 marche cje operano in 77 paesi, con un totale di 1.577 stabilimenti.

 

Fonte: Restauración News

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Spagna davanti a Germania e Gran Bretagna per quanto riguarda il Franchising

Spagna davanti a Germania e Gran Bretagna per quanto riguarda il Franchising

Secondo quanto registrato da Franchise Consultants Network, nel 2016, la Spagna è arrivata 1.123 franchisee e 63.792 unità nel 2016. In un mercato europeo dominato dalla Francia (con 1.834 franchisee e 99.100 unità, la Spagna si è posizionata seconda, davanti a Germania e Gran Bretagna.

 

 

Il settore europeo è caratterizzato da 9.100 centrali di franchising in venti Paesi e da 496.743 unità, secondo quanto esposto dall’International Franchise Consultants Network, la rete di consulenza sul franchising, nella quale Baradillo e Asociados rappresentano la Spagna. L’IFCN assicura che la crescita del fenomeno del franchise nell’ultima decade sia stata superiore al 30%. Il 65% delle centrali sono concentrate in cinque Paesi: Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna ed Italia.

 

Il lider europeo del settore è la Francia, con 1.834 centrali e 99.100 unità, seguita da Spagna (1.123 e 63.792), Germania (1.018 e 57.827), Gran Bretagna (998 e 56.100) ed Italia (947 e 53.794). Una grande crescita del franchising viene evidenziata in Romania, dove, nonostante tale modello di business sia presente da solo una decina di anni, sono presenti 185 centrali e 7.525 unità.

 

In Spagna, i franchisee hanno fatturato 26.600 milioni di Euro nel 2015, con un incremento del 15% rispetto all’anno percedente. Anche il numero dei dipendenti ha registrato una crescita, segnando un +6,8% rispetto al 2014 (253.100 occupati totali).

 

Specializzazione e nuovi modelli

Il rapporto dell’IFCN mostra come il mercato europeo del franchising sia caratterizzato da specializzazione e da nuovi modelli. La specializzazione è una delle chiavi del settore: per conquistare nuovi mercati, i franchisor devono adeguare l’offerta alla domanda. In alcuni Paesi il franchising si sta sviluppando in terreni finora non considerati, come la psicologia e la robotica (vedi Spagna) o la ristrutturazione di edifici (Regno Unito).

 

Inoltre, si sta assistendo ad un’espansione delle centrali ed all’arrivo di marchi statunitensi, specialmente in Paesi come la Gran Bretagna e l’Italia, dove 50 degli 80 marchi stranieri sono domiciliati negli States.

 

In Francia, i settori caraterizzati dal franchising sono quelli della moda, dei servizi, dei fast-food e degli altri tipi di ristorazione. In Germania, invece, i servizi raggruppano il 40% delle centrali (di questo 16% , il 40% è rappresentato dai servizi alberghieri).

 

Tra i nuovi modelli di franchising spicca il co-branding, formula di collaborazione commerciale attraverso la quale il franchisor permette ad un franchisee di accogliere nel proprio negozio uno stand della marca del franchisor (piuttosto che dedicargli l’intero spazio). Un altro modello è rappresentato dal multi-franchising: i franchisor decidono di aprire molti punti vendita per aumentare le possibilità di ritorno dei propri investimenti.

 

Fonte: Moneda Única

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Cresce il sistema del franchising in Spagna

Cresce il sistema del franchising in Spagna

Il report pubblicato dall’Asociación Española de Franquiciadores (AEF) mette in evidenza i risultati positivi in termini di fatturato e di occupazione registrati nel 2015

 

Il Servizio di Studi Statistici dell’Asociación Española de Franquiciadores (AEF) ha realizzato, in collaborazione con il Gruppo Cooperativo Cajamar, il report “Il Franchising in Spagna 2016”, nel quale la principale conclusione è che il sistema di franchising si trova in un momento di crescita e ha lasciato definitivamente alle spalle la crisi

 

Il sistema di franchising spagnolo è formato da un totaale di 1.232 marche, il 2,7% in più rispetto al 2014. Di queste, il maggior numero corresponde al segmento “Moda”, con 204 reti, seguito da “Alberghi/ristorazione” con 174 catene.

 

L’insieme del sistema di franchising alla chiusura del 2015 ha ottenuto un fatturato di 26.482 milioni di euro, il 2,3% in piùrispetto ai 25.879,5 raggiunti nel 2014. Gli stabilimenti in proprio hanno fatturato 11.305,1 milioni, il 0,6% in più rispetto al 2014, mentre quelli in franchising hanno fatturato 15.176,8 milioni, il 3,5% in più rispetto all’anno precedente.

 

Il settore che ha registrato il maggior fatturato è stato quello dell’Alimentazione, con un totale di 10.042,6 milioni di euro (607,9 milioni in più rispetto al 2014), seguito da “Ristorazione/Fast Food”, con 2,643,5 milioni (39,3 milioni in più); e “Ristorazione/Hotel”, con un fatturato di 2.151,5 milioni di euro (+12,9 milioni €).

 

Relativamente ai posti di lavoro generati dal franchhising, nel 2015 sono stati 253.913 i lavoratori contrattati nell’insieme del sistema. 4.999 in più rispetto al 2014, con un incremento del 2%.

 

Per settori, quelli che che hanno geenrato un maggior numero di posti di lavoro sono stati “Alimentazione”, con 63.766 lavoratori contrattati (4.950 in più rispetto al 2014); “Ristorazione / Fast Food”, con 29.271 lavoratori (+736), “Ristoranti/Hotel”, con 17.790 lavoratori (+65); “Servizi/ trasporti” che da lavoro a 12.290 persone (-153) e “Bellezza/ Estetica”, nel quale lavorano 11.989 persone (-1.390).

 

Secondo Xavier Vallhonrat, presidente della AEF, ”il numero i reti continua a crescere anno dopo anno dal 2005, e ciò dimostra la fiducia a livello di imprenditoria nei confronti della formula del franchising quando si vuole espandere la propria attività. Inoltre, stiamo vivendo una fase di recupero di certi settori con molto protagonismo nel sistema del franchising, come l’immobiliario, quello della bellezza/estetica o quello della cartoleria, che hanno contribuito alla crescita di tutto il sistema.”

Relativamente al fatturato, Vallhonrat assicura che “l’incremento del 2,3% in termini di fatturato globale del sistema del franchising è una conferma del recupero economico e dell’addio definitivo alla crisi. Inoltre, bisogna sottolineare che si è registrata una crescita del 3,5% nel fatturato degli stabilimenti franchigiati, e ciò indica un cambio di tendenza, dovuto in particolare al fatto che le entità bancarie concedono finanziamenti e questo aiuta l’espansione delle reti”.

 

Fonte: Restauración News

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