Nel periodo estivo, la Spagna accoglierà 30,4 milioni di turisti internazionali, secondo le ultime previsioni del governo spagnolo, che, inoltre, indicano che la spesa totale dei visitatori potrebbe superare i 34 miliardi di Euro. Entrambe le cifre, visite e spesa, rappresenterebbero una crescita rispetto allo stesso periodo del 2017.
Reyes Maroto, ministra d’Industria, Commercio e Turismo, il passato Giovedì 5 luglio, ha spiegato che, tra luglio e settembre, arriveranno in Spagna 30,4 milioni di turisti, quasi il 2,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2017. Tale dato rappresenterebbe un record di arrivi. La spesa dei turisti potrebbe superare i 34 miliardi di Euro (+4,1%). Questi dati sono stati elaborati sulla base delle informazioni di Turespaña e le statistiche delle ricerche di FRONTUR ed EGATUR dell’Instituto Nacional de Estadística (INE).
Turisti e sostenibilità
Partendo dal fatto che la Spagna è il secondo Paese più visitato al mondo, Reyes Maroto ha spiegato che il governo attiverà una strategia turistica sostenibile riguardante tre aspetti: economica, cercando un turismo di qualità; medioambientale, attraverso un miglioramento dell’ambiente; territoriale, basata su un riequilibrio affinché la ricchezza che genera il turismo si distribuisca tra tutti i territori ed agenti.
Da questo punto di vista, la ministra ha commentato i primi due strumenti che sono stati adottati:
– In primo luogo, la costituzione di una Rete di Destinazioni Turistiche Intelligenti che lavorerà su tre concetti: innovazione, sostenibilità ed accessibilità. Questa Rete contribuirà in questo modo alla coesione, allo scambio di buone pratiche ed alla costituzione di sinergie tra destinazioni turistiche.
– In secondo luogo, un tavolo di dialogo, che si aprirà il 18 luglio, dove i vari territori potranno esporre i propri problemi, sfide ed opportunità con l’obiettivo di lavorare ad una strategia comune. Il tavolo di dialogo servirà per affrontare tematiche quali la normativa turistica e le condizioni lavorative degli impiegati nel settore, dato che, secondo la ministra, i dati sono positivi per quanto riguarda il numero di lavoratori, ma non lo sono relativamente alle condizioni lavorative.
Fonte: Diariodegastronomia.com