Il numero di imprese dedicate al franchising in Spagna nel 2018 raggiunge le 1.355 catene, che operano in 52 settori di attività attraverso 70.840 unità operative, secondo quanto pubblicato dalla “Guía de Franquicias de España 2019”, edita da Barbadillo y Asociados.
Anche nel 2018, il settore alberghiero-ristorativo, è quello con il maggior numero di marche attive (228), seguito dalla moda (197) e dal settore dei prodotti e servizi specializzati (107). Più indietro si posizionano l’estetica e bellezza (76 marche) ed i negozi di alimentazione (54).
Rispetto all’anno precedente, il numero di centrali continua a crescere, anche se in maniera piuttosto sottile. L’incremento reghistrato è infatti dello 0,95% dalle 1.342 catene registrate in Spagna nel 2017.
Con 399 centrali di franchising, Madrid continua a mantenere la leadership tra le regioni spagnole in questo settore, al regsitrare anche un’importante crescita rispetto alle 377 dell’anno precedente (+5,5%). Al secondo posto si trova la Catalogna, nonostante il numero di marche attive (264) sia inferiore rispetto a quello registrato nel 2017 (274; -3,6%). Le due regioni accolgono il 48,9% del totale delle centrali di franchising nel paese. Nelle prime posizioni anche l’Andalusia (159) e la comunità valenciana (157).
Il 48% delle catene di franchising (650) richiedono un investimento inferiore ai 60.000 euro per poter iniziare l’attività. La maggior parte di queste (430 marche) si inseriscono nella frangia di incvestimenti dai 30.000 ai 60.000 euro.
L’interesse per l’espansione internazionale delle catene spagnole è cresciuto negli anni più duri della crisi e si è mantenuto fino a raggiungere nel 2018 la cifra di 349 marche “internazionali” (il 25,7% del totale). Altre 108 catene hanno espresso la prorpia intenzione di internazionalizzarsi nei prossimi anni, un ulteriore indicatore della salute e forza del sistema.
Fonte: Restauración News