In occasione della visita a Madrid del presidente della Repubblica popolare cinese, Xi Jinping, dello scorso 28 novembre, Spagna e Cina hanno sottoscritto due Protocolli sanitari per l’esportazione di uva, prodotti stagionati e carne suina spagnola nel paese asiatico.
Prodotti a base di carne suina
Il nuovo protocollo sulla carne suina permette alla Spagna di ampliare significativamente la gamma dei prodotti autorizzati all’export, che si estende ora alla carne fresca ed ai prodotti curati come il jamón, la paleta, il lomo, la salsiccia ed il chorizo.
Tra i prodotti elaborati, fino ad oggi la Spagna poteva esportare solo prosciutto disossato. Con questo nuovo protocollo si autorizza l’acceso a prodotti ad alto valore aggiunto, come il prosciutto con osso e altri prodotti stagionati, che apre grandi possibilità per l’industria della carne di accedere al più grande mercato del mondo in condizioni molto vantaggiose. Inoltre, il nuovo testo consentirà l’esportazione di carni fresche refrigerate ed aprira al paese iberico l’ingress ad una nuova nicchia di mercato con prodotti di alta qualità e maggiormente differenziati.
La Cina è di gran lunga il più grande mercato per i prodotti a base di carne suina. Consuma infatti circa il 50% del totale che si produce in tutto il mondo. Questo tipo di carne rappresenta i due terzi del consumo totale di carne nella dieta dei consumatori cinesi e, sebbene siano anche i principali produttori al mondo, costituiscono il primo mercato di importazione. Negli ultimi anni la Spagna si è convertita nel primo esportatore di maiale in Cina e il quarto esportatore di frattaglie con un totale di 373.000 tonnellate nel 2017, per un valore pari a 574 milioni di euro. Si tratta del prodotto spagnolo maggiormente esportato in Cina in termini di valore.
Uva
Il protocollo relativo all’esportazione di uva da tavola permetterà di avviare le relazioni commerciali tra i due paesi per questa tipologia di frutta. Fino ad oggi la Spagna poteva esportare nel mercato cinese solo agrumi, in virtù del protocollo firmato nel 2005, otre a pesche e prugne secondo il protocollo firmato nel 2016.
Sebbene la Cina sia il principale produttore di frutta al mondo, è anche il principale consumatore e le sue importazioni sono aumentate di anno in anno. I principali esportatori di uva verso la Cina sono i paesi dell’emisfero australe, il Cile, il Perù, l’Australia e il Sudafrica, oltre agli Stati Uniti. L’interesse principale della Cina è per la frutta di alta qualità, principalmente senza semi e per nuove varietà nel mercato che possono fare la differenza con la produzione nazionale. All’uva spagnola verrà applicato un dazio del 13% e l’IVA all’11%.
Fonte: diariodegrastronomia.com