Italia: una nuova impresa su 3 è guidata da un under 35

Italia: una nuova impresa su 3 è guidata da un under 35

Secondo i dati del Registro delle Camere di Commercio, pubblicati da Unioncamere e Infocamere nel comunicato dello scorso 10 agosto, il numero totale di imprese giovanili in Italia a fine giugno è di 551.761 unità.

 

Nel complesso, il peso dell’imprenditoria giovanile sul totale delle imprese è del 9,1% ma, analizando il trimestre aprile-giugno 2018, l’impatto delle imprese giovanili è alquanto rilevante: le imprese di under 35 hanno infatti rappresentato il 30,8% di tutte le iscrizioni di nuove imprese ai registri camerali.

 

Tra i principali settori di attività, quelli in cui la presenza di imprese giovanili è più elevata sono le attività dei servizi per edifici e paesaggio (pulizie e giardinaggio), dove gli under 35 hanno una quota del 14,6%, le altre attività di servizi per la persona (tra cui lavanderie, parrucchieri, centri benessere) dove sono il 14,3% e le attività dei servizi di ristorazione (13,9%).

 

La Calabria è la regione in cui le imprese giovanili rappresentano la quota più elevata sul totale (il 12,8%), seguita a ruota dalla Campania (12,6%) e dalla Sicilia (11,8%). In valori assoluti, la classifica della crescita nel secondo trimestre del 2018 è guidata dalla Campania (+3.004 imprese guidate da ‘under 35’), seguita da Lombardia (+2.341) e Lazio (+2.082).

 

Lo studio rileva però che, rispetto alla media delle imprese, quelle giovanili scontano una fragilità maggiore dal punto di vista patrimoniale. Con riferimento alle imprese costituite in forma di società e con un capitale dichiarato, la quota di imprese under 35 con capitale sociale superiore ai 10mila euro è nettamente inferiore alla media in ognuna delle classi.

 

Quanto alla rappresentatività della società italiana, rispetto alla media generale l’imprenditoria giovanile vede una presenza relativamente maggiore di imprese femminili (il 28,9% contro una media generale del 21,9%) e della componente straniera di provenienza extraUE (il 15,9% contro il 7,7%)

 

Per maggiori informazioni: link al comunicato di Unioncamere e Infocamere

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Cresce il fatturato del frachising nella ristorazione in Spagna

Cresce il fatturato del frachising nella ristorazione in Spagna

Secondo quanto nel report “La Franquicia en España 2018” (“Il Franchising in Spagna 2018”), pubblicato dall’ Asociación Española de Franquiciadores (AEF), il settore Alberghi/Ristoranti è il secondo in ordine di rilevanza nel sistema dei frachising in Spagna – preceduto solo dall’Alimentazione – e continua il suo trend di crescita anche nel 2017 in termini di numero di catene che lo compongono, di apertura di stabilimenti, posti di lavoro generati e fatturato totale.

 

Secondo gli ultimi dati annuali disponibili,  sono 198 le reti attive in questo settore, 11 in più rispetto al 2016, grazie soprattuttto al ruolo dei sottosettori Ristoranti/Hotel, con 65 marche e Fast Food, con 45.

 

Relativamente al fatturato, questa attività ha ottenuto un volume d’affari di 5.553,8 milioni di euro nel 2017, con un incremento di 99,3 milioni rispetto al dato del 2016.

 

Considerando i sottosettori, il fatturato maggiore corrisponde alle catene di Fast Food, con 2.678,1 milioni di euro, seguiti da quelle di Ristoranti/Hotel (2.243,6 milioni).

 

Relativamente alle catene di Fast Food, gli stabilimenti operativi in Spagna sono 8.659, 6 in più rispetto al 2016. Le marche di Fast Food  contano su un totale di 3.066 locali, mentre sono 3.011 quelle riferite al sottosettore Ristoranti/Hotel.

 

Sempre secondo il report, il settore Alberghi/Ristoranti dà impiego a 61.226 persone (+525 rispetto al 2016), di cui 30.338 sono da associare ai fast Food e 20.676 a Ristoranti/Hotel.

 

Per ultimo, lo studio della AEF segnala che il settore Alberghi/Ristoranti comprende 53 marche cje operano in 77 paesi, con un totale di 1.577 stabilimenti.

 

Fonte: Restauración News

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A Verona la 27ª convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’estero

A Verona la 27ª convention mondiale delle Camere di Commercio Italiane all’estero

La 27a Convention Mondiale delle Camere di commercio italiane all’estero si terrà a Verona dal 10 al 13 novembre 2018. Organizzata dalla CCIAA di Verona e da Assocamerestero, in collaborazione con Unioncamere, la convention sarà l’occasione per analizzare gli scenari economici nazionali ed internazionali, la situazione delle imprese italiane ed il ruolo delle CCIE nell’ambito dell’internazionaliazione delle imprese.

Faranno parte della delegazione della CCIS il presidente, Marco Pizzi, ed il Segretario Generale, Giovanni Aricò.

 

Il programma prevede due giornate di lavori associativi e due giornate aperte al pubblico:

– la mattina di lunedì 12 novembre si svolgerà un Convegno in cui verranno presentate le opportunità di business nei paesi in cui opera il network delle CCIE e illustrati gli scenari macroeconomici per l’export italiano nel mondo.

– La giornata di martedì 13 novembre sarà dedicata agli incontri tra i rappresentanti delle CCIE e le imprese della provincia di Verona interessate a conoscere i servizi messi a disposizione dalle Camere a favore del sistema imprenditoriale italiano ed a verificare le opportunità di business nei mercati in cui operano le CCIE;

 

È possibile iscriversi all’evento tramite la piattaforma https://27convention.b2match.io/ (disponibile fino al 5 novembre), dove biosognerà fornire una breve descrizione della propria attività e selezionare i mercati di interesse al fine di consentire la predisposizione delle agende degli incontri. 

 

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I pernottamenti negli stabilimenti alberghieri spagnoli diminuiscono a luglio ma aumenta il loro fatturato

I pernottamenti negli stabilimenti alberghieri spagnoli diminuiscono a luglio ma aumenta il loro fatturato

Secondo il comunicato pubblicato dall’Instituto Nacional de Estadística lo scorso 24 agosto, durante il mese di luglio i pernottamenti negli stabilimenti alberghieri in Spagna superano i 42,6 milioni, il 2,2% in meno rispetto allo stesso periodo del 2017. I pernottamenti dei viaggiatori residenti in Spagna diminuiscono dell’1,1% e quelle dei non residenti del 2,7%. La durata media dei pernottamenti scende dello 0,3% rispetto a luglio 2017, attestandosi a 3,7 pernottamenti per viaggiatore. Durante i primi sette mesi del 2018 i pernottamenti sono diminuiti dello 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Andalusia, Comunità Valenciana, Catalogna e Canarie sono le destinazioni principali dei viaggiatori residenti in Spagna nel mese di luglio, con tassi annuali di variazioni del numero dei pernottamenti rispettivamente del 4,9%, -0,6%, -7,2% e 1,0%.

La principale destinazione scelta dai viaggiatori non residenti è rappresentata dalle Isole Baleari, con il 35,0% del totale dei pernottamenti. In questa regione i pernottamenti sono aumentati dell’1,1% rispetto a luglio2017. Le altre destinazioni dei non residenti sono la Catalogna (con il 20,7% del totale dei pernottamenti e una diminuzione del 6,2%) e le Canarie (con il 18,9% del totale e una diminuzione del 5,4%).

 

Occupazione alberghiera

A luglio è stato coperto il 71,1% dei posti letto disponibili, con una variazione annuale del -2,4%.  Le Isole Baleari presentano il maggiore tasso di occupazione a luglio (89,5%), seguito dalle Canarie (80,7%) e dalla Comunità Valenciana (74,0%).

 

Pernottamenti secondo il paese d’origine dei viaggiatori

I viaggiatori provenienti dal Regno Unito e dalla Germania concentrano rispettivamente il 24,9% ed il 19,9% del totale dei pernottamenti dei non residenti in stbilimenti alberghieri a luglio.Il mercato britannico scende del 2,5% mentre quello tedesco dell’11,4%. I pernottamenti dei viaggiatori proveniente dalla Francia, dai Paesi Bassi e dall’Italia (i successivi mercati di emissione) registrano tassi annuali rispettivamente del 2,9%, -8,7% e -3,0%.

 

Redditività del settore alberghiero

Il fatturato medio giornaliero degli alberghi per ogni camera occupata (ADR) è di 101 € a luglio, con un aumento del 3,1% rispetto allo stesso messe del 2017. Inoltre, l’introito medio giornaliero per camera disponibile (RevPAR), condizionato dall’occupazione registrata negli stabilimenti alberghieri, raggiunge i 75 €, con un incremeto del’1,2%. In quanto alle categorie, il fatturato medio per gli hotel di 5 stelle è di 219 €, quello per 4 è di 108,9 € e 88 € per quelli di 3 stelle.

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Cresce l’export italiano nei primi sei mesi dell’anno

Cresce l’export italiano nei primi sei mesi dell’anno

Secondo quanto pubblicato dall’ISTAT lo scorso 10 agosto, l’export italiano mantiene il trend di crescita positivo degli ultimi anni. Nel mese di giugno 2018 si stima una crescita congiunturale per le esportazioni (+4,6%) e un più contenuto aumento per le importazioni (+0,3%). Il sostenuto incremento congiunturale dell’export è da ascrivere prevalentemente alla crescita delle vendite verso i mercati extra Ue (+8,0%), dovuta principalmente ai mezzi di navigazione marittima, mentre quella verso l’area Ue è meno intensa (+2,1%).

 

Nel secondo trimestre del 2018, rispetto al primo, si registrano incrementi per entrambi i flussi, più intensi per le importazioni (+2,5%) che per le esportazioni (+1,1%).A giugno 2018 l’aumento dell’export su base annua è pari a +6,6% e coinvolge sia l’area extra Ue (+8,0%) sia i paesi Ue (+5,6%).

 

Tra i settori che contribuiscono in misura più rilevante alla crescita tendenziale dell’export nel mese di giugno, si segnalano mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+47,0%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+10,2%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+15,4%) e prodotti petroliferi raffinati (+20,1%) mentre nello stesso mese contribuiscono negativamente gli autoveicoli (-3,1%).

 

Su base annua, i paesi che contribuiscono maggiormente all’incremento delle esportazioni sono Svizzera (+55,1%), Stati Uniti (+18,8%), Francia (+10,3%), Germania (+4,1%) e Paesi Bassi (+20,8%), mentre nel caso della Spagna si registra un calo dell’8,1%, anche se il tasso di crescita rimane positivo (+1,7%) se si considerano i primi sei mesi dell’anno.

 

Nel periodo gennaio-giugno 2018, la crescita tendenziale dell’export è pari a +3,7% ed è principalmente determinata da metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+7,0%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+4,6%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+11,9%), articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+6,5%) e apparecchi elettrici (+4,1%).

 

Si stima che il surplus commerciale aumenti di oltre mezzo miliardo di euro (da +4.504 milioni a giugno 2017 a +5.071 milioni a giugno 2018). Nei primi sei mesi dell’anno l’avanzo commerciale raggiunge +18.955 milioni (+38.179 milioni al netto dei prodotti energetici).

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#TePresento1Socio: intervista a Rafael Herrera (Camposur)

#TePresento1Socio: intervista a Rafael Herrera (Camposur)

Rafael Herrera è il titolare di Comercial Agrícola Herrera Montoro – CampoSur Ibérica S.L., uno degli ultimi soci collaboratori che si sono incorporati alla Camera di Commercio e Industria Italiana per la Spagna (CCIS). Rafael Herrera faceva parte della delegazione dei buyer selezionati dalla CCIS che, a novembre 2017, sono stati a Reggio Emilia per conoscere e comprare prodotti fabbricati da imprese italiane del settore della meccanica agricola. Dopo di questo viaggio, ha deciso di associarsi alla Camera.

 

CampoSur è un’impresa che fabbrica macchine agricole di alta qualità dal 1982. In questi 36 anni, ha costantemente sviluppato nuovi modelli e prodotti con disegni all’avanguardia, tutti protetti con marchi e brevetti propri. Il lavoro in R&S ha fatto sì che CampoSur disponga di una grande accettabilità e credibilità sia nel mercato europeo, che in quelli africano ed americano.

 

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D: Da quanti anni lavora nel settore dei macchinari agricoli?

R: Sono già più di 40 che mi dedico alla fabbricazione, vendita e riparazione di macchine agricole (in particolare macchine agricole fitosanitarie).

 

D: Qual è la sua relazione commerciale con l’Italia?

R: La nostra relazione commerciale con l’Italia è molto importante, considerato che il 90% dei componenti di nostra fabbricazione sono di origine italiana.

 

D: Ci racconta un aneddoto sulla missione commerciale a Reggio Emilia dello scorso novembre, alla quale partecipò in qualità di buyer selezionato dalla CCIS?

R: In particolare nessun aneddoto perché tutto fu perfetto, dal minuto uno fino al ritorno a Madrid. Tutto fantastico!

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