Il piano straordinario per il “made in Italy”

Il piano straordinario per il “made in Italy”

La valorizzazione dell’immagine del Made in Italy nel mondo, l’ampliazione del numero delle imprese italiane che operano sul mercato globale e l’espansione delle quote del commercio internazionale tra gli obiettivi fissati dal Governo italiano per il triennio 2015-17

 

Il Governo italiano ha stanziato 260 milioni di euro per l’attuazione del Piano per la promozione straordinaria del Made in Italy e l’attrazione degli investimenti in Italia, presentato nel corso della quarta riunione della Cabina di Regia sull’Internazionalizzazione che si è svolta al Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 26 febbraio.

 

Questi i principali obiettivi:

 

  1. incrementare il volume dell’export, espandendo la presenza internazionale, in particolare nei Paesi in cui il potenziale è maggiore. Si punta ad incrementare i flussi di export di beni e servizi di circa 50 miliardi di euro entro il triennio.
  2. Aumentare il numero complessivo delle imprese esportatrici, trasformando le aziende potenzialmente esportatrici in esportatrici abituali. Negli ultimi anni il numero medio di imprese che operano con l’estero si è aggirato intorno alle 200.000: nell’ambito di tale numero, si ritiene che potrebbe crescere di circa 20.000 unità il numero delle imprese stabilmente esportatrici (tra le 70.000 circa che ne hanno le potenzialità).
  3. Cogliere le opportunità legate alla crescita della domanda globale e all’incremento della classe media nei mercati emergenti, sempre più orientata verso modelli di consumo più vicini al modello di specializzazione produttiva dell’export italiano. Si stima una crescita della classe media mondiale di circa 800 milioni di persone nei prossimi 15 anni.
  4. Accrescere la capacità di intercettare investimenti esteri; si punta ad ottenere 20 miliardi di dollari di flussi aggiuntivi.

 

 

La presentazione del Piano è disponibile attraverso il seguente link: Il piano straordinario per il “made in Italy”

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“Expo Business Matching” la piattaforma per fare business in Italia

“Expo Business Matching” la piattaforma per fare business in Italia

Una grande opportunità per gli operatori interessati alla ricerca di potenziali partner commerciali tra le imprese partecipanti a Expo 2015

 

In vista dell’imminente inaugurazione di Expo 2015, l’Esposizione Universale ospitata quest’anno dalla città di Milano, è stata realizzata una piattaforma interattiva che permette a tutti gli operatori economici esteri, siano essi fornitori, acquirenti, rappresentati, distributori o investitori, di accedere alle informazioni relative alle aziende presenti durante l’EXPO 2015 e di fissare incontri B2B con i responsabili delle stesse.

 

“Expo Business Matching”, disponibile all’indirizzo www.expobusinessmatching.com, si presenta quindi come una grande opportunità per rafforzare i legami economici e commerciali dei Paesi partecipanti non solo con L’italia, ma anche con il resto del mondo, dato che l’Esposizione Universale vuole essere una piattaforma di contatti, incontri e affari a beneficio di tutti gli operatori.

 

Promossa dalla Camera di Commercio di Milano e realizzata da PricewaterhouseCoopers, la piattaforma si basa su un algoritmo che, attraverso le infromazioni inserite dalle imprese italiane e straniere (per quest’ultime il servizio è gratuito) sui settori di attività e le loro necessità, indentifica i migliori artner potenziali e propone incontri a coppie di imprese. Se le parti accettano la proposta di incontro, possono riunirsi per conto proprio opure utilizzando i servizi logistici di “Expo Business Matching”, che mette a disposizione spazi appena fuori dall’area Expo e servizi di interpretariato.

 

La piattaforma è disponibile in 6 diverse lingue: italiano, inglese, francese, spagnolo, russo e cinese.

 

SCARICA LA PRESENTAZIONE DELLA PIATTAFORMA (IN INGLESE)

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Presentato a Madrid il quinto Rapporto di Responsabilità Sociale d’Impresa del Gruppo Ferrero

Presentato a Madrid il quinto Rapporto di Responsabilità Sociale d’Impresa del Gruppo Ferrero

L’evento organizzato dalla CCIS si è svolto nella sede dell’Ambasciata d’Italia il 4 marzo 2015

 

Il Gruppo Ferrero ha presentato a Madrid il suo quinto Rapporto di Responsabilità Sociale d’Impresa, in un evento organizzato dalla CCIS nella prestigiosa sede dell’Ambasciata d’Italia lo scorso 4 marzo.

 

Il Rapporto CSR 2013, disponibile in inglese e in italiano all’interno di un nuovo sito dedicato agli impegni di responsabilità sociale del Gruppo (www.ferrerocsr.com), riflette le attività concrete svolte dal gruppo italiano in tutto il mondo dal 1 settembre 2012 al 31 agosto 2013, nonché la strategia di lungo periodo dallo slogan “condividere valori per creare valore”, con i 10 obiettivi da raggiungere entro il 2020.

 

Questa quinta edizione è stato redatta sulla base dei parametri del GRI (Global Reporting Initiative).  Per il terzo anno consecutivo il Gruppo Ferrero ha raggiunto il livello di applicazione A+, che è il più alto livello di rendicontazione sostenibile verificato e confermato da una dichiarazione del GRI. Il rapporto prende in considerazione anche: i “Dieci Principi” del Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC) e le “Linee Guida dell’OCSE destinate alle Imprese Multinazionali”.

Presentato a Madrid il quinto Rapporto di Responsabilità Sociale d’Impresa del Gruppo Ferrero

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